di Matteo Corradini
illustrazioni di Pia Valentinis
Rueballu (collana Jeunesse ottopiù), 2015
pp. 128
20 euro
Improvviso scherzo notturno. Il titolo gioca sui componimenti del grande Chopin, ma il libro è molto più di un divertissement per ragazzi. È un’opera elegante e piena di spunti interessanti, intrisa di musica e mistero. Il tutto confezionato splendidamente, in un volume ricco di colori e incantevoli illustrazioni, dove ogni pagina è un piccolo capolavoro.
Si tratta di un racconto che evoca le atmosfere di ETA Hoffmann ma scritto e ambientato ai giorni nostri. Un camionista, appassionato musicofilo, sta trasportando un pianoforte. Ben presto si rende conto di avere un clandestino a bordo: un tale che dice di chiamarsi Fryderyk, che suona divinamente e pare venire da un altro mondo. L’epilogo è, come tutto il libro, misterioso e divertente.
Mi sveglio ma non sto sognando, non sto sognando ma sento bene che qualcuno suona. Spengo la radio senza pensare che non l’avevo accesa, tanto che a schiacciarla lei s’accende e parla di previsioni del tempo. La spengo sul serio. Ci vuole silenzio: suona. Il pianoforte suona. D’accordo, è quello che ogni pianoforte deve fare e anzi deve farlo bene, ma un pianoforte imballato e stretto con le cinghie in un container vuoto non deve suonare, neanche per sbaglio. (p. 24)
Nel titolo di ogni capitolo compare una nota, o meglio a una tonalità, a cui è abbinata una composizione per pianoforte di Chopin. La lettura dunque diventa una sorta di guida all’ascolto, dove il brano scelto sposa e amplifica le suggestioni di ogni capitolo. Provare per credere.
Ho sempre pensato che scrivere la musica è raccontare storie perché la gente possa dormire e sognare. Oppure perché la gente possa restare più sveglia di prima. (p. 56, da accompagnare al Preludio Op. 28 no 4 in mi minore)
Corradini mantiene una prosa leggera e sempre ben dosata che gli permette di arrivare dove vuole, persino a spiegare con semplicità concetti musicalmente complessi. Come il rubato.
Quando cucini, se segui la ricetta perfettamente avrai un buon cibo. Ma se fai una piccola modifica, per esempio se metti un pizzico di burro in più, o una manciata di farina in meno, avrai una ricetta ottima. Ovvio: ogni volta ci sarà il rischio di rovinare tutto. E così avviene anche per il rubato. (p. 64)
Il profano – magari adolescente – che si avvicina al mondo di Chopin potrà conoscerne diversi aspetti della biografia. Il lettore più smaliziato invece apprezzerà la sottigliezza delle citazioni musicali e dei riferimenti a episodi della vita del compositore. Entrambe ne gusteranno le illustrazioni e la resa grafica, impeccabile e curatissima. Bravo Corradini, brava l’illustratrice Pia Valentinis, e che bravi alla rueBallu!
Manuela Cortesi