Giunti, 2015
pp. 272
€14
Quella volta che le lesse la sua lista dei desideri alla nonna venne un ictus. Sarà che la vita di una quasi quarantenne barese trapiantata a Milano sembra fatta di eventi tragicomici, di corse rocambolesche per trovare un po’ di calma.
Lei è Penelope Stregatti, nient’altri che la travolgente protagonista del nuovo romanzo di Chiara Moscardelli, Quando meno te lo aspetti, uscito quest’anno per Giunti.
Penelope non chiede tanto. È laureata in Lettere, conosce cinque lingue e ha due master in giornalismo, tuttavia nel capoluogo lombardo ha trovato lavoro come addetta stampa della Pimpax, un’azienda di pannolini. La campagna del momento? Il lancio di innovativi assorbenti al profumo lavanda.
In città e in ufficio è circondata da donne in forma che mangiano solo vegan e fanno pilates: possono chiederle di tutto, ma al calzone con le cipolle che le manda mamma, Penelope proprio non se la sente di dire no.
Prova a coronare il vecchio sogno di vincere il Pulitzer scrivendo oroscopi e test sessuali per un magazine femminile: preferenze e trasgressioni a letto sono il suo pane, ma per lei nemmeno da quel punto di vista le cose vanno bene. Penelope è alla costante ricerca dell’amore e alla nonna cartomante, che nel frattempo crede di essersi ripresa dall’ictus fumando marijuana, chiede continui consulti. Ogni 6 dicembre nonna Berta la trascina da San Nicola, che protegge le donne non ancora maritate, per convincerla che il potente Santo l’aiuterà. Intanto deve pazientare perché il bello arriva quando meno ce lo si aspetta.
Maldestra e con la testa sempre altrove, un giorno mentre pedala sulla sua Jennifer Beals (sì, come la protagonista di Flashdance), Penelope finisce letteralmente addosso all’uomo della sua vita, Alberto Ristori.
Cerca di salvarlo con una busta di minestrone surgelato e, dopo essersi assicurata in ospedale che stia bene, sembra essere tutto dimenticato. Non per Penelope che alla Pimpax rivede Ristori nelle vesti di nuovo consulente chiamato a risollevare le sorti dell’azienda. E non è finita qui, perché lei sarà la sua segretaria. Peccato che l’uomo si faccia chiamare Riccardo Galanti e dell’incidente non sappia niente.
Penelope già lo ama, ma quel Galanti non la convince. Ecco allora che per lei iniziano una serie di avventure esilaranti in cui penserà di essere pazza, si lancerà in inseguimenti a bordo di un taxi e rischierà di finire nelle mani della mafia russa tra l’incredulità degli amici che la conoscono bene: ogni tanto esagera con il bloody mary.
Penelope non si rassegna e vuole scoprire quali segreti nasconda Galanti/Ristori anche se, alla fine, sarà sempre lui a rassicurarla e proteggerla. Addirittura a farle conoscere qualcuno di importante nel giornalismo, il suo grande sogno. Ma che bisogno c’era di cambiare identità? E chi è quella donna misteriosa che all’ospedale diceva essere il suo avvocato?
Mentre la Pimpax è in piena crisi, Penelope sta vivendo la sua favola anche se non corrisposta, ma quando lui nel magazzino dell'azienda la prende per i fianchi e la fa ballare sulle note di Nina Simone, Penelope si domanda che cosa voglia davvero quell’uomo. Aspetta Penelope, ci pensa Sande Necòla.
Dopo il successo del precedente Volevo essere una gatta morta, Chiara Moscardelli scrive un libro in cui le donne possono ritrovare quello che si ripetono da sempre e cioè che si può vivere bene anche da sole, che la lista delle aspettative può cambiare. Penelope si demoralizza facilmente, ritorna persino a indossare il vecchio pigiama con la faccia Simon Lebon, ma come incolparla se, quando meno se lo aspettava, la ruota inizia a girare? Sande Necòla le ha fatto il miracolo?
Leggetevi la Stregatti mentre siete sul materassino al mare o sulla metro senza aria condizionata, certamente vi farà morire dalle risate o sorprendere quello che stavate cercando.
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