La Liguria - Foto di © Debora Lambruschini |
Cari lettori,
come alla fine di ogni mese, ci diamo appuntamento con i consigli di lettura: settembre, si sa, è sempre un mese di passaggio, pieno di progetti e di lavoro, ma anche di pomeriggi e serate in casa per festeggiare il primo freschino autunnale con un bel libro. Per questo, vi suggeriamo titoli adatti a chi ha poco tempo, altri a chi vuole e può prendersi tempo per concentrarsi.
Buona lettura,
La redazione
***
Debora consiglia...
Eccoci qui e Dal diario di una signora di New York di Dorothy Parker
(leggi la recensione)
Perché: la Parker è stata una delle menti più brillanti della sua generazione; caustica e diretta, in questi racconti rivive l'America contraddittoria che dietro la facciata di perbenismo nasconde miserie e cattiverie quotidiane. Un ottimo modo per riscoprire una scrittrice eccellente e chissà, convincere qualcuno tra gli addetti ai lavori a ristampare le sue opere
A chi: cerca dei racconti capaci di rappresentare i sentimenti e la società del proprio tempo con sguardo acuto, voce diretta ed ironia pungente. Vizi e virtù raccontati dalla penna graffiante dell'indimenticabile Dottie.
Perché: la Parker è stata una delle menti più brillanti della sua generazione; caustica e diretta, in questi racconti rivive l'America contraddittoria che dietro la facciata di perbenismo nasconde miserie e cattiverie quotidiane. Un ottimo modo per riscoprire una scrittrice eccellente e chissà, convincere qualcuno tra gli addetti ai lavori a ristampare le sue opere
A chi: cerca dei racconti capaci di rappresentare i sentimenti e la società del proprio tempo con sguardo acuto, voce diretta ed ironia pungente. Vizi e virtù raccontati dalla penna graffiante dell'indimenticabile Dottie.
Foto di © Debora Lambruschini |
Elena consiglia...
Numero Zero di Umberto Eco
(leggi la recensione)
Perché: una redazione improbabile alle prese con un progetto strampalato, creare un giornale fatto di supposizioni su di un Domani ancora da verificare o attingere a episodi del passato da riproporre al pubblico. Sullo sfondo una Milano allucinata, il 1992, la Bbc, i servizi segreti e un giallo irrisolto.
A chi: a che voglia un Eco irreverente, ironico, sottile. Una satira acuta del mondo del giornalismo e non solo, in un 1992 troppo spaventosamente vicino al nostro 2015.
(leggi la recensione)
Perché: una redazione improbabile alle prese con un progetto strampalato, creare un giornale fatto di supposizioni su di un Domani ancora da verificare o attingere a episodi del passato da riproporre al pubblico. Sullo sfondo una Milano allucinata, il 1992, la Bbc, i servizi segreti e un giallo irrisolto.
A chi: a che voglia un Eco irreverente, ironico, sottile. Una satira acuta del mondo del giornalismo e non solo, in un 1992 troppo spaventosamente vicino al nostro 2015.
Giulia consiglia...
Come donna innamorata di Marco Santagata
(leggi la recensione)
Perché: perché siamo così abituati a pensare a Dante Alighieri come una figura mitica e astratta che perdiamo di vista la sua umanità e il suo amore per la scrittura. Perché dietro la perfezione degli endecasillabi bisogna leggere le difficoltà e le delusioni di uno scrittore, quale che sia l’epoca in cui è vissuto.
A chi: agli studenti di ieri e oggi. Per quelli di ieri, per rivalutare uno degli autori più odiati dei compiti in classe. Per quelli di oggi, per non cadere nell’errore delle generazioni passate.
Perché: perché siamo così abituati a pensare a Dante Alighieri come una figura mitica e astratta che perdiamo di vista la sua umanità e il suo amore per la scrittura. Perché dietro la perfezione degli endecasillabi bisogna leggere le difficoltà e le delusioni di uno scrittore, quale che sia l’epoca in cui è vissuto.
A chi: agli studenti di ieri e oggi. Per quelli di ieri, per rivalutare uno degli autori più odiati dei compiti in classe. Per quelli di oggi, per non cadere nell’errore delle generazioni passate.
Gloria consiglia...
I due Hotel Francfort di David Leavitt
Perché: è il grande e atteso ritorno di David Leavitt, in una Lisbona durante la Seconda Guerra Mondiale. Insolito per Leavitt? Ecco, appunto. Solita e fortunatamente spietata come suo solito l'analisi dei rapporti sociali e lo scavo psicologico di personaggi che vorrebbero essere più liberi di quanto consentono loro le convenzioni e l'estrazione sociale.
A chi: a chi si è sentito, almeno una volta, in un posto senza volerlo!
Foto di ©Debora Lambruschini |
Mattia consiglia...
La Saga di Paperon de' Paperoni
(leggi la recensione della mostra)
Perché: è un albo basilare per capire un certo tipo di America e un certo tipo di uomo americano, una rivisitazione moderna dell'"homo faber".
A chi: lo consiglio ai ragazzi e alle ragazze che hanno sofferto per amore perché Paperone per diventare ricco rinuncia alla donna, anzi alla papera, forse, della sua vita. Egli è veramente felice non quando guadagna ma quando vive una nuova avventura (cioè, in misura minore, un nuovo amore).
La Saga di Paperon de' Paperoni
(leggi la recensione della mostra)
Perché: è un albo basilare per capire un certo tipo di America e un certo tipo di uomo americano, una rivisitazione moderna dell'"homo faber".
A chi: lo consiglio ai ragazzi e alle ragazze che hanno sofferto per amore perché Paperone per diventare ricco rinuncia alla donna, anzi alla papera, forse, della sua vita. Egli è veramente felice non quando guadagna ma quando vive una nuova avventura (cioè, in misura minore, un nuovo amore).
Stefano consiglia...
Beowulf
Beowulf
Perché: è un bellissimo poema che narra di draghi e cavalieri, scritto proprio al tempo dei draghi e dei cavalieri.
A chi: agli appassionati di fantasy, a chi ha amato le storie di Artù e dei suoi Cavalieri, a chi vuol vedere come era possibile narrare l'avventura qualche secolo prima dell'Anno Mille.
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