Al brunch Longanesi |
Domenica, 11 ottobre 2015
In casa editrice Longanesi riprendono i brunch con gli autori.
Chi è un esperto fonico forense? Tutti sentiamo parlare di intercettazioni, ma quanti di noi immaginano la vita di sacrifici, privazioni, di... "voci" di chi ci lavora? In più c'è la pressione della libera professione, dell'empiria (una scuola vera e propria non è ancora stata creata, la professione si impara sul campo se si parte dal talento giusto), l'ansia del tribunale e della testimonianza...
Alessandra Monasta, da poco in libreria per Longanesi con La cacciatrice di bugie (che ho avuto il piacere di leggere in anteprima - queste sono le gioie del lavoro!), ha scelto questa strada quando era giovanissima. O meglio, come racconta agli interessatissimi e curiosi blogger, giornalisti, scrittori e twitstar presenti, è stata quasi prescelta. Lei si era accorta di avere un dono, ovvero l'empatia, che le permetteva di accorgersi delle bugie dall'inflessione, dal tono di voce, dalle pause nel discorso. Quel famoso sesto senso che molti di noi accantonano ha fatto sì che Alessandra venisse scelta ed educata a un ascolto assoluto.
Ho imparato a non distrarmi mai: quando lavoro, esiste solo quello. Il problema è che poi i miei sensi sono tutti acuiti e, se esco a cena, sono in grado di ascoltare i discorsi di cinque tavoli vicini. Contemporaneamente. Immaginate che mal di testa!
Come ci racconta, è indispensabile avere dei "riti di scarico", per liberarsi dal peso delle ore con cuffie e trascrizioni, ad ascoltare migliaia di conversazioni (a volte, per un'indagine anche oltre 150.000!). Se allora non può dedicarsi alla cucina, sua grande passione, compie un rituale di respirazione, prima e dopo il lavoro: solo così può liberarsi dalle sensazioni spesso spiacevoli che accompagnano l'ascolto di tante vite private. Infatti, gran parte delle intercettazioni riguarda telefonate quotidiane, e spesso la percentuale di chiamate utili all'indagine è veramente irrisoria.
A volte ho la sensazione di conoscere quasi meglio loro di me!
Da sinistra: Fabrizio Cocco, editor narrativa; Giuseppe Strazzeri, direttore editoriale; Alessandra Monasta. |
Ad Alessandra piace scherzare, ma nel suo discorso c'è un fondo di verità: persino nel libro, un imputato chiederà di parlarle, non per aggredirla verbalmente - anzi! -, ma per confrontarsi con lei, dal momento che lei non si è limitata a indagare, ma lo ha "ascoltato" davvero.
Insomma, immaginate al brunch quante domande e curiosità ci fossero! Da un lato, anche un po' di timore: Alessandra ha due bellissimi occhi che accompagnano il suo orecchio assoluto: e se facesse la macchina della verità vivente anche con noi?
Insomma, immaginate al brunch quante domande e curiosità ci fossero! Da un lato, anche un po' di timore: Alessandra ha due bellissimi occhi che accompagnano il suo orecchio assoluto: e se facesse la macchina della verità vivente anche con noi?
In realtà la curiosità ha subito la meglio, anche perché Alessandra ci ha incoraggiati a osare, a chiederle liberamente. E si va a finire per parlare di vita privata: quali conseguenze ha un lavoro come il suo in amore? Ce ne sono molte, perché le bugie non hanno scampo con una grande ascoltatrice come lei! Eppure lei stessa ci confessa di aver filtrato tante volte le sue sensazioni, di averle messe a tacere: niente di più sbagliato. Se si vuole costruire qualcosa di maturo, molto meglio confrontarsi apertamente, meta-comunicare insomma le emozioni e le sensazioni che proviamo, anche quelle spiacevoli. E l'autenticità premia.
Quanto si scherza poi! Alessandra confessa che tra le pagine del romanzo, liberamente ispirato alla sua professione, oltre a casi realmente affrontati, si affaccia anche qualche ex fidanzato. Tutti (fidanzati e imputati), però, protetti da un nome fasullo. Eppure la bontà delle storie è tutta nella loro profonda e umana realtà: Alessandra ha scelto, tra i tantissimi casi, quelli più diversi:
Ho voluto offrire tante storie, e non tutte negative! Siamo circondati da scandali e storture; perché non dare ogni tanto spaccati di speranza? Accanto al poliziotto corrotto c'è anche quello ingiustamente coinvolto, il pregiudizio verso lo straniero viene messo in dubbio, e così molte altre storie smentiscono gli stereotipi... Avevo tantissime storie tra cui scegliere. Questo è un libro casto; il secondo... chissà!
Tutto suona come una piccola anticipazione, e noi presenti non vediamo l'ora! Intanto brindiamo insieme al primo traguardo letterario e c'è una certezza diffusa, che serpeggia tra i presenti: Alessandra Monasta ha un mondo intero da raccontare, e tante voci da ascoltare e da far ascoltare, con una certezza:
GMGhioniLe intercettazioni hanno anche un valore conservativo. Il reato non è che un momento, nella vita di una persona. Non è la persona. Per ascoltare davvero, bisogna sospendere completamente il giudizio.
Per riprendere tutto il brunch, ecco i tanti tweet della giornata: leggi lo storify