La tesi di laurea in Scienze della formazione. Progetto, ricerca, scrittura,
di Saverio Santamaita
Roma, Carocci, 2009
pp. 142
€ 14.40
di Saverio Santamaita
Roma, Carocci, 2009
pp. 142
Il volume a cura di
Saverio Santamaita, ordinario di Storia della Pedagogia, si presenta come un
utilissimo strumento per chi si accinge, dopo aver terminato la fase
“preliminare” dedicata agli esami scritti e orali di ogni corso universitario
scelto, a preparare la propria tesi di Laurea. Il termine preliminare, infatti, allude proprio ad una fase precedente alla
stesura della tesi, che dovrebbe essere di preparazione e di “introduzione” a
ciò che invece è il centro del
proprio interesse universitario.
Se i cambiamenti
normativi e istituzionali hanno da tempo suddiviso il percorso universitario in
una prima fase triennale e in un’ultima di specializzazione denominata magistrale, non cambia il valore
assegnato ad un lavoro finale e personale, che dovrebbe arricchire ed
entusiasmare lo studente.
Il libro spiega, con
precisa e ottima chiarezza espositiva, le varie fasi che conducono lo studente
alla scrittura di tesi finale: dalla scelta dell’argomento al progetto iniziale, alla ricerca bibliografica,
fino a giungere alla stesura conclusiva.
Innanzitutto, quali sono
le motivazioni che spingono lo studente a presentare un’idea di tesi? A quale
professore rivolgersi? È giusto affidarsi completamente alle idee o anche in
qualche caso imposizioni del proprio relatore? Quali sono i confini che devono
essere stabiliti tra lo studente ed il relatore? L’Università è sede di
formazione e di ricerca e ciò presuppone che al termine del percorso
universitario lo studente abbia una sufficiente padronanza delle discipline affrontate,
e che verranno coinvolte nella preparazione di tesi, come raccordo,
trasversalità e competenza finale. La parte iniziale del volume chiarisce i
punti nodali di ciò che si intende come progetto di tesi, tenendo conto oltre
che del sapere disciplinare, che risulta indispensabile conoscere la
metodologia della ricerca intesa come capacità di impiegare le fonti, gli
strumenti e i sistemi propri dell’indagine scientifica in quella disciplina.
Santamaita non nasconde le difficoltà emerse
negli ultimi anni riguardo uno scarso approccio
alla scrittura da parte degli studenti maggiormente coinvolti nelle nuove
tecnologie. Se da un lato ciò ha permesso di aumentare in modo esponenziale i
canali di fruizione della ricerca su Internet, dall’altro si avverte la
mancanza di una scrittura di rielaborazione personale sui dati raccolti, che
spesso finisce per essere intessuta di frasi non proprie e di troppi errori di
tipo sintattico e grammaticale.
È necessario confrontarsi
con il relatore sulla tipologia di tesi da presentare: se compilativa, non una tesi di collazione, ma riguardante invece una
serie panoramica teorica, che pone in evidenza alcuni studi rispetto ad altri, in
cui non deve mancare l’apporto personale di rielaborazione e il confronto tra
le differenti inquadrature critiche rispetto ad un determinato argomento; sperimentale, quando si presenta un lavoro che parte da alcuni assunti teorici
fondamentali e viene applicato empiricamente a esperienze didattico-metodologiche
concrete; al resoconto di un’esperienza
professionale, anch’esso di
primario interesse perché frutto di un lavoro condotto “sul campo” presumibilmente
con un’equipe di qualificati esperti della disciplina.
La scelta dell’argomento di tesi e la
conseguente ideazione non nascono all’improvviso, ma hanno bisogno di un tempo
specifico di analisi e di riflessione su cui possono certamente pesare il desiderio
di terminare in fretta per questioni personali, economiche o di altra natura.
Il consiglio è quello di un tempo idoneo necessario a focalizzare, dopo la scelta
dell’argomento, i vari nuclei dell’intero progetto di tesi. Se infatti le
possibilità di scelta possono essere innumerevoli, è anche opportuno che tutto
sia calibrato secondo gli interessi dello studente, sull’effettiva possibilità
di reperimento del materiale bibliografico e sulla novità del progetto di tesi.
Una buona delimitazione dell’argomento favorisce, inoltre, la stesura di un
primo indice di lavoro e di lettura delle fonti raccolte come spoglio iniziale.
Prima di iniziare la
scrittura della tesi, sono necessarie altre fasi intermedie di raccolta dati. Scelto
l’argomento, la ricerca bibliografica risulta essere particolarmente
impegnativa. Fondamentale è la distinzione tra le fonti primarie (ciò che riguarda la produzione di un autore e che
rientra nell’argomento scelto) e le fonti
secondarie, che riguardano i saggi critici scritti da altri autori inerenti
l’oggetto di tesi. Le biblioteche offrono un validissimo aiuto sia per quanto
riguarda il reperimento del materiale, sia per un supporto specifico messo a
disposizione da esperti interni. La ricerca via Internet su siti specializzati
e su cataloghi nazionali di riferimento della specifica disciplina si è
ampliata notevolmente negli ultimi anni. Ciò permette allo studente un
arricchimento e soprattutto una facilitazione a vantaggio della ricerca
iniziale. Dopo questa prima fase è necessario procedere con uno schema o indice
provvisorio, che sarà poi discusso con il relatore.
La scrittura di tesi
prevede la conoscenza delle regole della lingua italiana, l’utilizzo di un buon
dizionario, una sufficiente capacità argomentativa che si coniuga con una buona
padronanza espositiva. La passione per lo studio e la ricerca dovrebbero
sorreggere lo studente alle prese con il “prodotto” finale del proprio percorso
di studio. La rilettura delle parti scritte e le opportune modifiche apportate
successivamente devono precedere il lavoro che comunque farà il relatore con la
propria lettura critica. I docenti sono certamente a disposizione dello
studente, ma con le modalità e gli accordi presi all’inizio della costruzione
del percorso di tesi.
L’utilizzo dello
strumento informatico per la stesura è un grosso vantaggio perché permette una
scrittura veloce, una rilettura rapida, la segnalazione di errori di vario
tipo, la possibilità di avere a portata di mano un dizionario digitale, un aiuto
nella formattazione e presentazione del prodotto finale.
Il volume, infine, chiarisce
numerosi dubbi riguardo l’utilizzo delle citazioni e delle note su cui i pareri
discordano anche notevolmente da autore ad autore. Un buon commento alle citazioni
e una particolare cura alle note sono oggetto di grande attenzione per la
valutazione finale della tesi, da parte sia del relatore che della Commissione
giudicatrice.
Un libro facilmente consultabile,
scorrevole, scritto con un linguaggio accessibile e molto accurato in ogni
singola parte. Il percorso che porta alla discussione della tesi, sebbene irto
di difficoltà, è tra i più intensi nella vita di ogni studente e rimane
un’esperienza unica. È un tempo prezioso in cui lo studente si impegna in un
lavoro di costruzione del proprio futuro.
Non sprechiamo un’occasione
così ricca di opportunità.
Mariangela Lando
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