di Tiziana Frosali
La Tana del Bianconiglio, 2015
pp. 300, € 18.50
Ve le ricordate le fanzine? Chi ha intorno ai 40 anni (e anche più) certamente ne avrà sfogliate, collezionate, forse anche realizzate. E più erano artigianali e "underground" più parevano belle e interessanti. Nel romanzo L’estate che non passerà di Tiziana Frosali proprio una fanzine è al centro della storia.
Siamo nell'estate del 1998, e un gruppo di amici toscani, fan dei Duran Duran a cui hanno dedicato - appunto - una fanzine, casualmente scopre la band italiana dei Bluevertigo che è impegnata a portare in giro il Metallo Non Metallo Tour. Il loro entusiasmo si trasforma in un fedele "vagabondaggio" per l'Italia seguendo per quanto possibile le tappe del tour e via via scaturisce l'amicizia con Morgan, Livio, Andy e Sergio, i componenti della band. Ma fra un concerto e l'altro, le chiacchiere sulla musica e sulla vita e un progetto un po' folle che li coinvolge tutti, l'amicizia rischia di trasformarsi, per alcune delle ragazze, in un sentimento più complesso che può rovinare il fantastico clima di un'estate da non dimenticare.
Il romanzo - tributo ai Bluvertigo ma anche ai Duran Duran e a tutta la musica degli anni '80 e '90 - scritto con ritmo e uno stile fresco e coinvolgente, mi ha fatto fare un viaggio a ritroso e credo lo farà fare anche a molti altri lettori, un bell'amarcord per chi con quella musica ci è cresciuto.
Ma è anche occasione per le generazioni più giovani di immergersi nelle atmosfere e nella musica di quegli anni e di farne una conoscenza più approfondita: ci si può persino creare una playlist tutta da scoprire individuando a quali canzoni si riferiscono i titoli dei capitoli - che rimandano a brani famosi degli ultimi decenni del XX secolo - e prendendo spunto dalla set list al termine del libro.
Eravamo ragazzini in gita scolastica, con la faccia da adulti e la rara fortuna di coloro che ancora per un po’ possono permettersi di sentirsi leggeri, di giocare, cantare, ballare e tenersi per mano per non perdersi, per non essere portati via dall’entusiasmo della folla.Il Nucleo, So Low, Vertigoblu, Storiamedievale, Oggi hai Parlato Troppo si susseguirono in un crescendo di passione spensierata. C’era un’atmosfera particolarmente festosa in quella notte settembrina in val Padana: il cielo nero era limpido e terso, pieno di piccoli puntini luminosi e un’enorme luna piena a fare sfoggio di sé e della sua perfetta rotondità.Forse perché eravamo in tanti e ci divertivamo a ballare il twist, forse perché cantavamo tutti assieme, o perché i ragazzi erano in splendida forma e continuavano a sorridere tutti, anche Morgan che guardava verso di noi e gli scappavano sorrisi pieni. Forse per tutto questo o solo per il fatto di essere insieme in mezzo alla musica, eravamo felici.
Carla Casazza
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