Viola M. Marconi |
Bookrepublic, libreria italiana online specializzata nella vendita di ebook, quest'anno ha pensato per i suoi lettori un'iniziativa originale, nata nel periodo festivo ma che ha tutto il potenziale per diventare una nuova tecnica di racconto dei libri sulla piattaforma e sui suoi canali social. A Christmas Gif(t) è un calendario dell'Avvento in cui al posto dei cioccolatini si trovano ebook. Dai classici della letteratura alle ultime novità sul mercato, ogni giorno sono stati offerti ai lettori consigli e titoli in promozione per sole 24 ore.
La novità sta nella tecnica di racconto dei testi: delle gif animate a metà tra il booktrailer e la video recensione.
È nata così una narrazione inedita che ha sfruttato uno dei fenomeni social-culturali del momento, le gif animate che popolano il newsfeed di Facebook, la timeline di Twitter e Tumblr e che si rivelano ancora più adatte a social network dall'anima più giovane come Instagram e Snapchat.
Bookrepublic ha portato online le storie, anche quelle più classiche e spesso viziate da una fruizione "scolastica", operando un remix & mashup di contenuti già esistenti, spesso iconici o virali.
Bookrepublic ha portato online le storie, anche quelle più classiche e spesso viziate da una fruizione "scolastica", operando un remix & mashup di contenuti già esistenti, spesso iconici o virali.
Chi l'avrebbe detto che si potesse raccontare Canto di Natale di Charles Dickens con l'aiuto di IT e di Yoda?
O che Macaulay Culkin con la sua espressione furbetta potesse richiamare il giovane Sigmund Freud?
Nelle Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli fanno la loro comparsa la magia di Harry Potter, uno psichedelico Einstein e Sheldon di The Big Bang Theory.
Colpiti dall'iniziativa, abbiamo intervistato Viola M. Marconi che lavora in Bookrepublic da tre anni e si occupa di Content & Community & Social Media. Ecco quello che ci ha raccontato.
Reinventare il racconto dei libri attraverso uno strumento nativo dei social network: come è nata l'idea di A Christmas Gif(t)?
In Bookrepublic siamo grandi appassionati di gif e da tempo pensavamo a come poterle utilizzare per quello che facciamo tutti i giorni, ovvero parlare di libri. Non sono certo un “formato” nuovo, ma se prima gravitavano perlopiù intorno alla nicchia degli utenti di Tumblr, negli ultimi mesi sono approdate su Facebook e Twitter e c’è stata una vera e propria esplosione di produzione e di condivisione. Era il momento giusto per provare a fare qualcosa di diverso, e nessuno ci aveva ancora provato nel nostro settore. Inoltre, parallelamente a queste riflessioni stavamo lavorando sulla comunicazione del periodo natalizio: abbiamo deciso di unire le due cose ed è nato il Calendario dell’Avvento “A Christmas Gif(t)”. Abbiamo, insomma, unito l’utile al dilettevole, perché ci siamo davvero divertiti durante la produzione.
"Storytelling" è oggi una parola molto di moda, anche un po' troppo abusata. Ma il vostro esperimento ne è un riuscito esempio. Cosa devono avere le storie per arrivare ai lettori grazie alla rete e diventare "notizia"?
È vero, possiamo dire che “A Christmas Gif(t)" è un esperimento di storytelling ma paradossalmente durante la lavorazione non ci siamo mai detti “adesso facciamo lo storytelling dei libri”. Nessuno tra noi ha mai nemmeno pronunciato questa parola. È strano ma, pensandoci un momento, credo che riguardi il fatto che per tutto il tempo ci siamo davvero concentrati sui libri: sulle storie raccontate nei libri e non sull’aspetto più “commerciale” che ormai questo termine richiama. Oltre a determinati e consolidati tratti universali che fanno sì che ci appassioniamo a certi racconti e ci immedesimiamo in essi, non sono certa di che cosa renda una storia “notiziabile”. Forse ciò avviene non solo grazie alle storie in sé, ma anche grazie al modo in cui la storia viene raccontata: forse il modo migliore per arrivare davvero a chi ti legge è proprio stare sulla storia: esprimere, raccontare, condividere, confrontare cosa di un racconto ci colpisce, cosa e perché ci smuove qualcosa, quali emozioni un libro ci suscita e perché. Insomma: parlare sinceramente delle proprie passioni è il modo migliore per far sì che se ne parli.
Qual è stato il coinvolgimento degli editori - ed eventualmente anche degli autori - nell'iniziativa?
Il calendario di “A Christmas Gif(t)” l’abbiamo deciso in maniera molto informale. Da una parte volevamo parlare di libri che fossero più o meno nelle corde di tutti, e quindi abbiamo guardato ai classici, dall’altra volevamo anche raccontare i libri che ci sono piaciuti quest’anno, quelli di cui si parla in questo momento e che forse, se non avessimo lavorato alle gif, nemmeno avremmo mai sfogliato! Il risultato: dalla saggistica agli editori indipendenti, dalla narrativa di consumo ai classici della letteratura, c’è davvero un po’ di tutto. Mentre per molti titoli si è trattato di semplici consigli di lettura, su altri abbiamo costruito delle promozioni giornaliere, concordate con l'editore. Qualcuno non ha capito subito di che cosa si stava trattando (“...avete fatto un booktrailer?” ci siamo sentiti dire), ma in generale siamo molto soddisfatti perché l’iniziativa ha riscosso il successo che speravamo e sia editori che autori, di volta in volta, ci hanno ringraziato e aiutato nella condivisione sui loro canali.
Queste gif raccontano testi di tutti i generi: da Il Grande Gatsby di Fitzgerald alle Opere complete di Freud, passando per Volo, Ammanniti, Rovelli e Dickens. È stato più divertente reinventare i classici o lavorare sui testi contemporanei?
Giocare sul nonsense, sulla contraddizione tra testi e gif, passare ore ed ore per cercare la gif veramente perfetta per esprimere un determinato concetto è stato molto divertente e un ottimo esercizio di sintesi e scrittura. Con i classici ci siamo sbizzarriti perché non avevamo il timore di cadere nello spoiler: abbiamo raccontato libri le cui trame fanno ormai parte dell’immaginario comune… e credo che con le #Christmasgift ne abbiamo anche un po’ “riattualizzate” alcune. Ci hanno scritto che vedendo i nostri video ad alcuni è venuta voglia di riprendere in mano i libri per una rilettura: uno degli scopi era questo e direi che l’abbiamo raggiunto! Per quel che riguarda i testi contemporanei abbiamo cercato di stare più attenti, non è facile fare una recensione senza svelare particolari che potrebbero togliere il piacere della lettura a chi ancora non conosce il libro. Speriamo anche in questo caso di esserci riusciti e di aver fatto conoscere nuovi libri ed autori.
A Christmas Gif(t) è un'operazione che contamina linguaggi diversi: libri, cinema, cultura pop, musica. È un'idea che apre nuove strade. Avete già in mente come farla vivere, al di là del periodo natalizio? Raccoglierete anche contributi dalla community che vi segue?
Per chi lavora con i libri, su internet per di più, la contaminazione dei linguaggi è fondamentale per una comunicazione che sia davvero efficace. E in questo senso le gif, per loro stessa natura sono perfette perché spaziano in moltissimi campi. Continueremo certamente la produzione e la condivisione sui nostri canali. Dalla newsletter, a Youtube alle nostre pagine social senza abiti natalizi ma con lo stesso spirito: vogliamo davvero essere dei librai di fiducia per i nostri clienti. Oltre al rapporto quasi personale che cerchiamo di avere con loro, la vera sfida oggi consiste nel riuscire con lo stesso strumento, in questo caso le gif, a parlare davvero al maggior numero possibile di persone che hanno età, storie e immaginari molto diversi tra loro. Ci stiamo lavorando e speriamo di diventare sempre più bravi. E certo, l’idea di raccogliere contributi direttamente dalla community ci piace moltissimo, stiamo ragionando su come poterlo fare, dal punto di vista “logistico” nel modo più adatto.
Vi impegnate a proporre una scelta di titoli più ampia possibile, dai bestseller alle novità, unita e una serie di percorsi di lettura differenziati. Che ruolo hanno i vostri canali social in questa proposta e come li mettete in dialogo, ciascuno con le proprie caratteristiche, con la libreria online?
Rivolgendoci a un pubblico molto diversificato la nostra scommessa è di riuscire a offrire una proposta commerciale altrettanto variegata ed è quello che facciamo tutti i giorni con la newsletter, che rappresenta il principale strumento di dialogo con i nostri lettori. Sui social, ovviamente, comunichiamo spessissimo le promozioni, gli speciali dedicati gli autori e i percorsi di lettura più verticali che creiamo di volta in volta. Però lasciamo molto spazio anche al racconto di quello che facciamo, al racconto dei libri, di ciò che le persone leggono o vorrebbero leggere. La community di Bookrepublic è prima di tutto una community di persone che amano i libri e la lettura e, come dicevo prima, Facebook e Twitter sono il luogo perfetto per chiedere consigli e condividere opinioni. Chi è interessato alla nostra proposta commerciale può iscriversi alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato su tutte le promozioni (o può consultare la nostra pagina con le offerte quotidiane: https://www.bookrepublic.it/ebook-promo/); invece chi, più che acquistare, desidera parlare di libri con persone che li amano moltissimo, può seguirci sui social.
A Christmas Gif(t) è la prova che, indipendentemente dal mezzo su cui trovano vita, i libri non perdono mai la loro essenza più profonda di aggregati di storie.
La rete e i suoi strumenti sono solo alcuni dei nuovi linguaggi con cui rielaboriamo queste storie in modi potenzialmente infiniti perché tale è la natura delle storie, fatte di infinite porte che si aprono una dopo l'altra.
E poi ci ricorda anche - cosa mai troppo scontata - che i libri sono un dono e che il regalo migliore che possiamo fare a qualcun altro è una storia. Non solo a Natale.
A Christmas Gif(t) è la prova che, indipendentemente dal mezzo su cui trovano vita, i libri non perdono mai la loro essenza più profonda di aggregati di storie.
La rete e i suoi strumenti sono solo alcuni dei nuovi linguaggi con cui rielaboriamo queste storie in modi potenzialmente infiniti perché tale è la natura delle storie, fatte di infinite porte che si aprono una dopo l'altra.
E poi ci ricorda anche - cosa mai troppo scontata - che i libri sono un dono e che il regalo migliore che possiamo fare a qualcun altro è una storia. Non solo a Natale.
A cura di Claudia Consoli
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