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Rileggiamo con voi - Gennaio 2016

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Foto di Debora Lambruschini

Buongiorno lettori! 
Eccoci all'appuntamento mensile con i consigli di lettura che ci hanno appassionato, tra best-seller, novità, emergenti, ripescaggi d'autore... Come sempre, insieme alle valide ragioni per leggere questo o quel libro, uniamo il link a recensioni, interviste, ecc., perché capiate al meglio se la proposta è davvero indecente o se non fa per voi. 

Buona lettura, nei "giorni della merla" più caldi da secoli,
La Redazione 


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Barbara consiglia 
L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera
(leggi la prima recensione
e qui la seconda)
Perché: perché offre spunti riflessivi che, anziché puntare all'incomprensione tipica della dottrina filosofica, poggiano solide basi sull'esistenza quotidiana di tutti noi: l'amore, il disagio dei sentimenti, l'incapacità di volare leggeri sopra avvenimenti e decisioni da cui sentiamo, erroneamente, dipendere tutta la nostra vita. Lo consiglio perché fruga dentro ognuno di noi e porta alla luce realtà inconsapevoli e spietate. È un esercizio di verità.
A chi: a chi non ha paura di guardarsi dentro, a chi ha amato una volta e torna a riamare ancora, a dispetto della disillusione.

Carolina consiglia
La nemica di Irène Némirovsky
(leggi la recensione)
Perché: quella che si consuma all'interno della famiglia è la più funesta e luttuosa delle tragedie, e l'autrice riesce a narrarla con la consueta efficacia e immediatezza, ma anche con un toccante coinvolgimento emotivo.
A chi ha qualche conto in sospeso con la propria vita, a chi ama la Némirovsky e vuole avere l'impressione di conoscerla meglio, a chi non crede che i legami di sangue siano più forti delle affinità elettive. 
Debora consiglia 
Shotgun Lovesong di Nickolas Butler 
(Qui trovi la recensione e qui l'intervista all'autore)
Perché: è un romanzo lirico e bellissimo, di amicizie messe alla prova, di vita, sogni e segreti. Storia di uomini e rapporti imperfetti in un paesaggio di straziante bellezza.
A chi: sogna un viaggio nell'America rurale splendidamente rievocata da Butler, a chi ha nostalgia dei vecchi amici, a chi sogna di tornare.  

Elena consiglia 
1984 di George Orwell 
(scopri l'invito alla lettura)
Perché: un classico senza tempo che ha saputo, allora, guardare avanti e che sa, ora, mantenersi sempre attuale. Orwell mostra nel suo romanzo un futuro possibile, dominato dall'oppressione e dall'angoscia, e resta per noi lettori odierni un costante monito.
A chi: a chi voglia riflettere sul tema focale dei totalitarismi, di ogni genere, e della manipolazione.

Federica consiglia 
La Generazione di Flavia Biondi 
(leggi il CritiCOMICS)
Perché: non si parla mai abbastanza della differenza profonda tra amare e sfruttare un pregiudizio per nascondersi dietro le proprie paure
A chi: a tutti quelli che vogliono vivere in un mondo migliore e credono che un cambiamento sia possibile.

Giulia consiglia 
Oltremare di Marco Steiner 
(leggi la recensione)
Perché: perché sono tanti i libri e i resoconti di viaggio, tante le poesie che invitano a mollare l'ancora e a partire. Ma nessun compagno di viaggio sarà mai come Corto Maltese e da nessun altra parte potrete vedere il mondo con lo stesso lirismo.
A chi: gennaio è il mese cronologicamente e statisticamente più lontano da ogni vacanza e possibilità di avventura. Ai viaggiatori che devono restare incollati alle scrivanie. 

Gloria consiglia
Primo non nuocere di Henry Marsh
Perché: il mondo della medicina non si limita a lunghissimi e complicati studi e alla loro messa in pratica; è anche carne, dolore, frustrazione, esaltazione. Le aspettative di un neurochirurgo tra i più grandi trovano spazio accanto alle sue sconfitte e ai suoi successi, con una sincerità a tratti sconvolgente. 
A chi: A chi vuole scoprire il mondo della medicina da una prospettiva diversa, quella che tiene in considerazione l'uomo e non solo la patologia. E poi è irrinunciabile per chi sta affrontando un percorso complesso nella propria carriera e ha bisogno di rincuorarsi, con l'esempio di chi ha realizzato un sogno.

Mattia consiglia 
Il grande futuro di Giuseppe Catozzella 
(leggi la recensione e l'incontro con l'autore)
Perché: è un libro arioso e diviso in due, anzi in tre, anzi in quattro insomma un libro molto complesso come complesse sono le diverse "facce" di ogni uomo. Ma anche semplice, come il volersi bene
A chi: a tutti quelli che hanno ancora voglia di viaggiare oltre i confini dei pregiudizi.