Foto di ©Debora Lambruschini |
Buongiorno Lettori!
Come ogni fine-mese, ecco i nostri consigli, tratti dalla letteratura di diversi anni e nazioni!
Cliccando sul link, vedrete di volta in volta le nostre recensioni e articoli.
Buona scelta e ottima lettura,
La Redazione
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Carolina consiglia
Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov
(qui l'invito alla lettura)
Perché è un'opera straordinaria, poliedrica, travolgente. Perché i personaggi debordano dalle pagine e non ti lasciano più. Perché l'autore è un mago nell'armonizzare i diversi piani narrativi, costruendo una trama dai risvolti sorprendenti.
A chi l'ha letto una volta e vorrebbe rileggerlo una seconda e poi una terza; agli studenti che cercano stimoli intellettuali e buona letteratura; agli appassionati delle versioni alternative, delle ipotesi non scontate, dei protagonisti impensabili; infine a chi non è ancora riuscito a trovare un'affinità con la letteratura russa, perché questa potrebbe essere la volta buona.
Claudia consiglia
Finzioni di Jorge Luis Borges
(leggi l'invito alla lettura)
Perché: È un viaggio unico dentro il mondo di Borges, pieno di echi letterari, vertiginoso, impossibile da mettere a sistema.
A chi: a chi ha amato Borges poeta, saggista, traduttore. Persino a chi ha già letto Finzioni perché il suo è un racconto infinito che va riletto più volte. Possiamo sempre continuare a immaginarlo ma mai conoscerlo perfettamente.
Debora consiglia
The Hollow Crown
(leggi l'articolo)
A chi e perchè: a 400 anni dalla morte di Shakespeare, un anno di celebrazioni, riletture, trasposizioni e omaggi dedicati all'opera immortale del drammaturgo inglese. Questa bellissima miniserie della Bbc si avvale di un cast eccezionale per mettere in scena tre drammi storici intensi ed ancora attualissimi. Passioni, intrighi, potere, confronto generazionale: l'uomo, creato da Shakespeare.
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Il nome della rosa di Umberto Eco
(leggi la recensione)
Perché: in una lectio magistralis Eco lo ha definito il suo romanzo più brutto. Magari ha ragione, forse Baudolino è ancora più bello, ma il suo esordio da romanziere non si può perdere. Semplicemente, un Classico che ha avuto, tra gli altri meriti, quello di riportare il romanzo in Italia, nel 1980.
A chi: a tutti, ma soprattutto a chi dice di non amare la lettura. Cambierà idea.
Giulia consiglia
Funny Girl di Nick Hornby
(leggi la recensione)
Perché: perché dopo i lunghi mesi invernali, marzo è davanti a noi con le energie della primavera e nuovi progetti da incominciare. Quale modo migliore per motivarsi e caricarsi se non leggere dell’intraprendenza e della passione della giovane e divertente Sophie?
A chi: a chi ha bisogno di affrontare gli impegni e le sfide della primavera. Lo sfizioso humor inglese di Hornby vi porterà a farlo con la giusta dose di ironia.