di Martina Colligiani
Illustrazioni
di Stefano Tartarotti
Ensemble, 2015
pp. 124
12,00€
12,00€
In A bath’s life diventa reale
una delle fantasie più comuni tra i bambini: immaginare un mondo che prende
vita lontano dagli occhi umani e che è abitato dagli oggetti usati nella vita
di tutti i giorni.
Proprio per questo la storia ideata da Martina Colligiani
non brilla per originalità: illustre precedente cinematografico è il disenyano
Toy Story; di fronte al tripudio di emozioni della pellicola targata Pixar,
un’avventura ambientata nel luogo meno romantico della casa, il bagno, corre il
rischio di partire svantaggiata. Tuttavia il potere della letteratura, anche
quella dell’infanzia, risiede nella sua capacità di stimolare senza freni la
fantasia e A bath’s life, che accompagna i bambini della fascia di età 7-10
anni, assolve perfettamente a questo compito. Le illustrazioni di Stefano
Tartarotti, disegnatore pungente e geniale che settimanalmente propone la sua
personale visione della vita si Il Post, divertono e coinvolgono rendendo la
storia intensa e accattivante.
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Come per i migliori viaggi, anche
quello del gruppo da beauty case non è importante tanto per la meta (che nel
loro caso è la salvezza di un progetto) quanto per il percorso, che in A bath’s
life viene compiuto insieme ai piccoli lettori. Il peso educativo della storia,
come vedremo tra poco, è ingente e risulta ben calibrato dalle scelte linguistiche
e artistiche adottate. Tre sono gli aspetti stilistici che impreziosiscono il
racconto.
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Il linguaggio è intelligente e
curato, con giochi di parole arditi e originali. Quando Nello si arrabbia tutti constatano che ha un diavolo per setola; se Den è affaticato e sudato per lo sforzo perde tutta la sua essenza alla menta; i biscottini che aiutano il team durante la missione hanno un temperamento tenero; la saponetta Mini, infine, si è consumata per soccorere il gruppo al momento del bisogno.
Il font, infine, è quasi una
chicca esclusiva di questo testo; il carattere tipografico e la grandezza
cambiano in base al significato della parola o nel caso di momenti
particolarmente concitati o salienti. Un escamotage per mantenere viva
l’attenzione dei bambini, certo, ma anche una tecnica quasi artistica, a
cavallo tra il volume illustrato, la letteratura per l’infanzia e il fumetto.
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Un
lungo percorso verso il recupero di piani architettonici perduti ma che
alla fine disvela molto di più di un progetto corrotto; alla fine della
storia si scopre che si può essere in grado di superare le porprie
paure e la tristezza derivata dall’assenza di qualcuno che ci sta a
cuore. L’avventura più bella, la vita, da vivere tutta d’un fiato.
Federica Privitera
Tavole riprodotte per autorizzazione della casa editrice
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