Io sono vivo, voi siete morti
di Emmanuel Carrère
Adelphi, 2016
pp. 351
€ 19,00
(Questo
test è concepito per provocare una reazione emotiva, i tempi di reazione sono
importanti quindi vi prego di fare attenzione, dovete rispondere rapidamente.
Da questo momento la macchina è accesa…)
07/03/2017
Il
più bel libro di Philip Dick l’ha scritto E. Carrère, è una biografia su Philip
Dick.
(1 - Sono
le 4.00 del mattino, svegliati di soprassalto dal citofono, andate a
rispondere ancora storditi, una voce biascica qualcosa, voi riuscite a distinguere
solo queste parole: Donna è morta!)
Ora
so bene dell’uscita in economica, ma lasciatemi dire, quando l’anno scorso ho
visto la copertina nella collana Fabula,
pensai al gran peccato di non essere un utilizzatore di sostanze e non poter
realizzare un bel foglio di francobolli imbevuti di jello mello, dunque
recuperiamola. Sicuri di vedere bene? Oceano giallo, il colore della follia,
dove naufraga un frammento in bianco e nero da un'opera grafica di Robert Crumb, il sottinteso "rovescio
dell’ecfrasi” ancora una volta andato a segno! Noterete che tocco all’ambiente
posizionato di piatto su una mensola in salotto, con l’ubikuo titolo a
ricordare la vostra condizione di morti viventi in un immenso centro commerciale,
in una landa desolata e gnostica o alla vera luce nella caverna di turno.
(2 - Dalla
scuola di vostro figlio, 8 anni, vi comunicano che la maestra lo ha sorpreso in
cortile, durante l’intervallo, a mangiare formiche.)
Ok,
passiamo al contenuto. Vuole fortuna, quando nel ‘93 fu pubblicato, che il
livello di narcisismo dell’autore non toccasse le vette attuali, permettendoci
così di intravedere le mutazioni della vita presa in custodia... Idealista
ostinato, scrittore ossessivo, navigato outsider, vivace intrattenitore,
visionario odontoiatromantico, vulnerabile, occulto imbonitore, seduttore
impenitente, eremita tossicodipendente, esperto musicofilo, oniroscriba
ribelle, trasandato idiopatico.
Vanitosamente
verosimile dato il procedere di Carrère che compone il suo arazzo a partire
dalla narrativa dickiana.
(3 - Siete
appena usciti dalla seduta settimanale dell’Anonima Os-com, alzate gli occhi al
cielo e al suo posto vedete un enorme faccione metallico avanzare verso di voi
e sillabare Piz-za! Piz-za! )
Ormai
Philip Dick non può leggere tutte le aberrazioni sul suo conto, culto posticcio
compreso, di chi l’ha saccheggiato fino al midollo, l’ha paragonato a Paolo di
Tarso e vedere la sua opera normalizzata dalla società degli spettacoli.
Vero,
fino a qualche giorno fa…
Ora
mi pento quel lontano maggio del 2003, per non aver chiesto
di più a Jean Baudrillard riguardo ai simulacri…
(4 - Seduti
in poltrona fissate su una mensola la copertina della vostra copia di Winnie Puh. Osservando più attentamente vi
sembra ci sia qualcosa di strano, andate a prenderla e vi accorgete che
l’angolo in basso a destra sembra strappato via da un morso. Accanto ci sono
alcuni libri impilati, “Ticket express”, “La zona morbida”, “Internova”)
Insensibile
a dietrologie e teorie del complotto di qualsiasi natura, mentre scrivevo su questo
libro con quasi un anno di ritardo ripensando proprio a quel maggio, i media hanno pubblicato le prime foto, le avete viste tutti vero? Sinceramente non
so cosa pensare… In apparenza nulla di strano, ritraggono Donald Trump il 2
marzo durante la cerimonia di insediamento alla Casa Bianca. E’ la tasca
sinistra della giacca cui nessuno ha badato fino a quando in rete non sono
apparsi i frame ingranditi, si vede spuntare qualcosa oltre il risvolto
e visualizzare chiaramente un nome, Ubik. Tutta una montatura, uno scherzo o il
neoeletto 45° presidente degli Stati Uniti d'America portava con sé una copia del romanzo di
Dick?
(5 - La
vostra fidanzata ha appena preparato le lasagne, vi chiede di andare a prendere
qualcosa nello stanzino. Aprite la porta e cercate la cordicella della luce ma
non la trovate. Colti dal panico, agitate le mani e sulla parete scoprite un interruttore.
Seduti a terra in stato confusionale, pensate che effettivamente non c’è mai
stata una cordicella e che la vostra fidanzata cucina da schifo...)
E poi
le date… Morto il 2/03/1982 Dick ebbe le sue visioni a partire dalla data ormai
celebre 2/3/1974 (feb/mar del 1974) 8 anni prima, mentre 35 anni dopo (3 +
5 = 8) un presidente si insedia proprio il 2/03/2017 con un suo libro in tasca.
Ora sarebbe interessante conoscere l’opinione di Carrére su tutto questo ma
dopo l’unanime stroncatura in patria della sua autobiografia, risulta
irreperibile.
Restano
irrisolti molti interrogativi, forse è giusto così perché la realtà è
subordinata al valore dell’arte prodotta. Troppe risposte farebbero vacillare
la base della nostra comprensione della natura di fondo dell’universo e le
poche certezze residue, tranne una.
(6 - Siete
in libreria e mentre sfogliate “La cavalletta non si alzerà più” di Abendsen vi
si avvicina una commessa, - Non venderà nulla lasci perdere quella robaccia - vi dice, porgendovi l'ultimo libro di Carrère. Notate sul taschino
della sua camicetta un nome ricamato in giallo, Donna…)
Il
più bel libro di E. Carrère è una biografia, su Philip Dick.
(potete
inviare le vostre reazioni alle situazioni del test a: voigtkampff1982@gmail.com)
(si consiglia, durante la lettura, l'ascolto del brano Aphex Twin - Jynweythek)
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