di Marcello Frixione, Samuele Iaquinto, Massimiliano Vignolo
Editori Laterza, 2016
Collana: Bibiloteca di cultura moderna
pp. 206
€ 20.00
Cos'è un operatore modale? E perché l'interpretazione degli enunciati in cui compare dipende da un insieme di circostanze alternative al mondo attuale, comunemente chiamate mondi possibili? Siamo nel campo, per nulla pacificato e irto di pericoli, della logica e della filosofia del linguaggio, dove è l'essenza stessa della comunicazione a essere oggetto di indagine e formalizzazione.
Le logiche modali sono infatti un'estensione della logica classica e lo studio che qui ne viene proposto si connota come un viaggio attraverso il lavoro di filosofi moderni al fine di introdurre – come giustamente anticipato nel titolo – la materia stessa. Gli operatori logici (congiunzione, negazione, disgiunzione inclusiva, ecc.) che determinano, nella logica classica, il valore di verità delle proposizioni sono detti "verofunzionali" ovvero il loro comportamento è completamente determinato dal valore di verità delle proposizioni coinvolte. Qualcosa di diverso succede invece con gli operatori modali:
"Un connettivo (o un operatore) enunciativo si dice vero-funzionale se e solo se il valore della verità dell'enunciato complesso dipende esclusivamente dal valore di verità degli enunciati che lo compongono. (...) Se invece un conettivo (o un operatore) non è vero-funzionale, ci saranno casi in cui la verità o la falsità dell'enunciato composto non dipenderà esclusivamente dal valore di verità dei componenti."
A partire da queste premesse, atte a determinare i fundamenta della materia, il testo si snoda, in qualità di efficace excursus, tanto descrivendo gli apporti forniti dal lavoro di importanti filosofi quali Rudolf Carnap, Saul Kripke, David Lewis, quanto cercando di fissare nella mente del fruitore, nel modo più agile possibile, il linguaggio formale che costituisce la base delle logiche modali, oltre a offrire una serie di chiari esempi che possono venire in aiuto di chi si avvicina alla disciplina per la prima volta.
La parte iniziale del testo concerne l'operato di Gottlob Frege, la sua distinzione tra senso e riferimento e il principio di composizionalità del significato, secondo cui "in un linguaggio, il significato di un'espressione complessa è funzione del significato delle sue parti e della sua struttura sintattica", per arrivare quindi alla sintassi dei mondi possibili, o relazionale, di Saul Kripke.
La parte iniziale del testo concerne l'operato di Gottlob Frege, la sua distinzione tra senso e riferimento e il principio di composizionalità del significato, secondo cui "in un linguaggio, il significato di un'espressione complessa è funzione del significato delle sue parti e della sua struttura sintattica", per arrivare quindi alla sintassi dei mondi possibili, o relazionale, di Saul Kripke.
Vengono propriamente approfondite le logiche deontiche (che impiegano cioè gli operatori modali "è obbligatorio che", "è permesso che"), temporali (che esprimono il carattere temporale degli enunciati del linguaggio naturale) e condizionali, tutte rappresentazioni dell'applicazione della semantica dei mondi possibili, per poi passare alla definizione delle logiche modali epistemiche in cui vengono forniti esempi di semantica delle logiche del sapere e semantica delle logiche del credere.
L'ultima parte del volume è dedicata infine alla logica modale quantificata: dopo una parte essenzialmente esplicativa, ne sono approfonditi alcuni aspetti prettamente filosofici tra cui i rapporti tra le nozioni modali, il linguaggio e la metafisica.
Le connessioni tra quest'ultima e le logiche modali costituiscono una delle parti più interessanti del libro, in quanto in essa si manifesta meglio l'importanza dell'utilizzo della logica modale per studiare le proprietà degli enunciati che costituiscono il linguaggio naturale e si pone l'accento su come il fine ultimo sia quello di sondare la validità degli argomenti costruiti con tali enunciati e dunque la solidità dei ragionamenti che con essi vengono compiuti.
"Introduzione alle logiche modali", nato dall'occasione propizia di un seminario dedicato all'argomento tenutosi all'Università di Genova nel giugno 2013, deve essere considerato e circoscritto come strumento di lavoro per studenti e ricercatori che vogliano avvicinarsi allo studio della logiche modali e impadronirsi del linguaggio formale attraverso cui esse vengono codificate nel campo della logica matematica: a tal fine si prospetta come manuale di studio chiaro ed efficace, dotato di un apparato d'appendice pratico e funzionale.