Bookabook è una giovane realtà milanese che, da qualche anno a questa parte, ha fatto molto parlare di sé: non solo per la qualità dei libri pubblicati ma anche per la "filosofia" che sottende l'intera linea editoriale. Vi avevamo già anticipato di questo progetto di crowdfunding editoriale nel 2014 (leggi l'articolo di Claudia Consoli), e a due anni dal lancio dell'iniziativa abbiamo incontrato il fondatore, Tomaso Greco, assieme a Emanuela Furiosi, per parlare dei loro risultati e dei loro progetti.
Come è nato Bookabook e quale finalità vi eravate proposti all'inizio?
Come è nato Bookabook e quale finalità vi eravate proposti all'inizio?
Nell’estate del 2013 io e Emanuela abbiamo iniziato a mettere a punto l’idea, ma il lancio vero e proprio è dell’aprile 2014. Erano gli anni in cui il crowdfunding iniziava a imporsi come fenomeno di massa anche fuori dagli Stati Uniti. Nei mesi di preparazione abbiamo cambiato molte cose, ma non le finalità del progetto: unire le potenzialità del crowdfunding, la sua attitudine a creare comunità, con la ricerca della qualità propria dell’editoria tradizionale. Non volevamo replicare il lavoro di piattaforme come Kickstarter e Indiegogo, così ci siamo imposti una rigida selezione qualitativa delle proposte, affidata a editor professionisti.
Quindi la vostra, sin da subito, è stata una dimensione molto internazionale...
Cerchiamo di tenere un occhio su tutto quello che si muove nell’innovazione editoriale: Stati Uniti, Inghilterra, ma anche Europa continentale. Allo stesso tempo vogliamo avere le radici saldamente piantate nell’editoria italiana, che ha le sue particolarità e dove si innova più di quanto si sarebbe portati a credere.
Come è composta la vostra redazione?
Nonostante bookabook abbia un’anima digital, la componente tradizionale è importante e ben presente. Infatti ci avvaliamo di figure professionali come editor e grafici che si prendono cura dei vari volumi su cui lavoriamo. Abbiamo un team di circa 7-8 persone più una rete di collaboratori sparsi sul territorio.
Poniamo il caso che un autore, giovane o meno giovane, voglia pubblicare con voi: cosa deve fare?
Innanzi tutto può andare sul nostro sito https://bookabook.it/ e compilare il form. Una volta fatto questo, il manoscritto sarà visionato dai nostri editor. Sia in caso di esito positivo sia in caso di esito negativo noi rispondiamo entro quindici giorni: ce lo siamo imposti per essere trasparenti al massimo. Se la risposta è affermativa, costruiamo insieme all’autore la strategia più adatta per raggiungere il massimo numero di lettori. Quando la campagna ha costruito un pubblico, inizia la fase editoriale vera e propria: editing, revisione, progetto grafico. E distribuzione con un partner professionale. Naturalmente per l’autore è sempre tutto gratis: non chiediamo un euro né prima né durante né dopo.
E avete ottenuto dei buoni risultati?
Sì, al di là delle più rosee aspettative. La cosa più stimolante è che attorno ad ogni libro si costruisce una comunità di persone che se ne innamora prima ancora che sia pubblicato. E dietro al libro si nascondono spesso delle storie interessanti. Ad esempio, parlando di un libro in prossima uscita, in Papà, Van Basten e altri supereroi (la cui campagna ha sforato il 171%) l'autore, Edoardo Maturo, ha ideato delle storie con protagonista il Milan degli Anni d'Oro, quello di fine anni Ottanta e inizio Novanta, sotto forma di favole da raccontare al figlio: un modo originale per rivivere e far rivivere le emozioni di un’intera generazione. Anche La guerra degli animali di Paola Forte è una storia particolarissima: una sorta di "Il Pianeta delle Scimmie”, ma con un’analisi dei personaggi e un’introspezione molto diverse. È anche capitato che alcuni autori passassero per bookabook per poi uscire con una major dell’editoria: è il caso di Elisa Luv e del suo Un albero al contrario, che uscirà presto con Rizzoli.
Avete partecipato anche al Renew the Book, un contest internazionale molto conosciuto...
Beh quella è stata una specie di avventura! Quando abbiamo deciso di candidarci non avremmo mai pensato di arrivare a giocarci la finalissima come migliore start-up europea in ambito editoriale. Puoi immaginare la sorpresa quando siamo stati scelti nella rosa delle cinque start-up più promettenti a livello europeo. Abbiamo passato 40 giorni ad Amsterdam per la finale, dove abbiamo avuto l’opportunità di incontrare alcuni dei principali attori dell’innovazione editoriale. Non solo start-up, ma soprattutto editori e grandi gruppi che sentono la necessità di sperimentare, di abbracciare il cambiamento. Alla fine abbiamo sfiorato la vittoria. Se ci penso, e ci penso spesso visto che è capitato tutto meno di un anno fa, non mi sembra vero!
In ultima analisi che tipo di lettori sono i vostri?
Dovresti chiederlo a loro! Battute a parte, su bookabook i lettori passano da essere consumatori di un prodotto editoriale a protagonista della vita dei libri che scelgono. Ci piace pensare che sia l’inizio di una rivoluzione. Così come gli scrittori possono trovare in bookabook una realtà meritocratica, dove i loro testi sono valutati qualitativamente da dei professionisti e dai lettori e, se giudicati positivamente, accedere all'editoria, quella “vera".
Mattia Nesto