Può piacere più di un'altra cosa, questo si. Ma appunto, si parla di piacere, di fare una cosa perché ci appassiona e per un poco ci fa felici. I miei genitori non mi hanno mai regalato un libro e non li ringrazierò mai abbastanza di questo. Mi portavano però una volta la settimana in biblioteca, ma solo perché glielo chiedevo io: nessun obbligo, nessuna costrizione, e lo hanno fatto dalla terza elementare fino al termine delle scuole medie. Mi ci lasciavano un pomeriggio intero, fino all'orario di chiusura e io quel giorno non facevo i compiti perché mi credevano abbastanza maturo da saper gestire il tempo dello studio. Falso. Non li facevo e basta, non studiavo, sceglievo i libri e cominciavo a leggerli finché non tornavano a prendermi.
Ho trent'anni, faccio l'impiegato, non sono laureato e ho un diploma ridicolo conseguito in un Istituto Professionale scelto perché potevo studiare pochissimo e leggere tantissimo. Un bilancio abbastanza fallimentare. Dai libri ho imparato poco o niente, però mi piace ancora leggerli perché nessuno mi ha mai obbligato a farlo. E questo si che è stato proprio un bel regalo.
Matteo Contin
Matteo Contin
@matteo contin