Un segreto non è per sempre
di Alessia Gazzola
di Alessia Gazzola
collana La Gaja Scienza
Milano, Longanesi, 2012
pp. 416
cartaceo € 17,60
ebook € 8,99
Un segreto non è per sempre è il secondo atteso capitolo dell'ormai celebre saga letteraria di Alessia Gazzola: dopo lo straordinario successo del primo volume della serie (L'Allieva, già recensito su Critica Letteraria), la scrittrice siciliana si è buttata a capofitto nella scrittura del secondo romanzo, dando alle stampe un'opera più complessa della precedente, non solo per il numero di pagine, più elevato, ma anche per il lento svolgersi della trama, un intrico complicato e coinvolgente, tale da tenere il lettore incollato alle pagine.
Siamo a Roma, sempre nell'istituto di medicina legale in cui Alice sta conseguendo la sua specializzazione, e un nuovo caso le piomba tra le mani, stuzzicando la sua curiosità: un famoso scrittore di origini ungheresi, Konrad Azais, viene trovato morto nella sua villa, il giorno del compleanno della nipote prediletta, Clara. Tutta la famiglia era riunita al completo, eppure nessuno sembra aver visto nulla. Solo la ragazza nasconde un segreto e non sarà facile farla parlare. Chi sta coprendo? Cos'è successo davvero? Inoltre, a mischiare le carte ci pensano due colpi di scena: il ritrovamento di una presunta lettera d'addio scritta da Konrad, che potrebbe far pensare ad un suicidio, e l'omicidio di colei che nel testamento è stata dichiarata erede universale. E, secondo la migliore tradizione, il colpevole non è mai quello su cui convergono tutti gli indizi e, soprattutto – si veda la lezione di Agatha Christie –, non è mai uno solo. Saranno le indagini di Alice e dell'ispettore Calligaris – il cui sodalizio è sempre più forte – a risolvere il caso.
Nel frattempo, la vita privata della nostra eroina sembra andare a rotoli: all'inizio il rapporto a distanza con Arthur pare andare a gonfie vele, dando luogo anche a parentesi romantiche che mettono in mostra tutto il talento della nostra autrice, come la descrizione dei tre giorni che i due trascorrono insieme:
Un segreto non è per sempre, quindi, si presenta come una felice conferma del talento della scrittrice, configurandosi non solo come il libro che ha replicato il successo del primo, ma anche come l'opera che ha segnato una decisa maturazione nella scrittura dell'autrice. Restano invece invariati gli elementi che già per il primo libro abbiamo individuato come appartenenti alla letteratura rosa: gli amori e tutti quei dettagli deliziosamente femminili che condiscono la vicenda.
Colpisce, perciò, leggere nei ringraziamenti che l'autrice aggiunge in coda al libro, la definizione di «autrice insicura e confusa» che la Gazzola dà di sé stessa. Un'insicurezza, ben lontana dall'essere evidente tra le righe del libro e certamente coperta da un talento naturale, che la rende immediatamente assimilabile alla sua protagonista. Viene quindi spontaneo chiedersi quanto ci sia di Alessia Gazzola in Alice Allevi, oltre alla professione, quella di medico legale, che svolgono entrambe, una nella finzione letteraria, l'altra nella vita vera. Sarebbe piuttosto azzardato instaurare una somiglianza tra la scrittrice e la protagonista senza avere elementi concreti alla mano, tuttavia, leggendo le interviste, i ringraziamenti già citati e, soprattutto, il giochino letterario pubblicato in coda all'ebook (Alessia Gazzola e il suo personaggio Alice Allevi rispondono al Questionario di Proust), pare evidente che ci sia una forte somiglianza o, quantomeno, un'evidente compatibilità. Le risposte attribuite al personaggio letterario, infatti, sono molto vicine a quelle dell'autrice, soprattutto quelle riguardanti il carattere:
Per la prima volta dall'inizio della serie, come titoli dei capitoli vengono utilizzate citazioni tratte da opere letterarie e non: si va da Alessandro Manzoni – È male minore l'agitarsi nel dubbio che il riposare nell'errore – agli Smiths – Good time for a chance (Please, please, please, let me get what I want) – passando anche da citazioni inventate e attribuite ai personaggi del racconto.
Anche questo libro, come il primo della serie e il successivo (Sindrome da cuore in sospeso), è stato utilizzato per scrivere la sceneggiatura della fiction andata in onda su Rai Uno lo scorso autunno. Per ovvi motivi, legati alle tempistiche televisive, solo il nucleo della vicenda è rimasto invariato ed è stato trasposto sullo schermo. Per quanto riguarda il resto, vengono effettuati molti tagli: vengono accorciate le lunghe indagini, i ripetuti colloqui con Clara, le ricostruzioni meticolose di Calligaris sulla possibilità che si tratti di omicidio. E ancora, rispetto al libro, nella fiction è completamente assente il ritorno in patria di Yukino e il matrimonio del fratello di Alice (nella fiction i due addirittura hanno una storia). Sappiamo bene che nella trasposizione cinematografica spesso si rendono necessari tagli sostanziali o modifiche che rendano il prodotto più appetibile per il pubblico televisivo, tuttavia ciò fa sì che Un segreto non è per sempre risulti, a parte il nocciolo della vicenda, che come già detto resta invariato, una lettura nuova anche per coloro che hanno seguito la fiction.
Milano, Longanesi, 2012
pp. 416
cartaceo € 17,60
ebook € 8,99
Un segreto non è per sempre è il secondo atteso capitolo dell'ormai celebre saga letteraria di Alessia Gazzola: dopo lo straordinario successo del primo volume della serie (L'Allieva, già recensito su Critica Letteraria), la scrittrice siciliana si è buttata a capofitto nella scrittura del secondo romanzo, dando alle stampe un'opera più complessa della precedente, non solo per il numero di pagine, più elevato, ma anche per il lento svolgersi della trama, un intrico complicato e coinvolgente, tale da tenere il lettore incollato alle pagine.
Siamo a Roma, sempre nell'istituto di medicina legale in cui Alice sta conseguendo la sua specializzazione, e un nuovo caso le piomba tra le mani, stuzzicando la sua curiosità: un famoso scrittore di origini ungheresi, Konrad Azais, viene trovato morto nella sua villa, il giorno del compleanno della nipote prediletta, Clara. Tutta la famiglia era riunita al completo, eppure nessuno sembra aver visto nulla. Solo la ragazza nasconde un segreto e non sarà facile farla parlare. Chi sta coprendo? Cos'è successo davvero? Inoltre, a mischiare le carte ci pensano due colpi di scena: il ritrovamento di una presunta lettera d'addio scritta da Konrad, che potrebbe far pensare ad un suicidio, e l'omicidio di colei che nel testamento è stata dichiarata erede universale. E, secondo la migliore tradizione, il colpevole non è mai quello su cui convergono tutti gli indizi e, soprattutto – si veda la lezione di Agatha Christie –, non è mai uno solo. Saranno le indagini di Alice e dell'ispettore Calligaris – il cui sodalizio è sempre più forte – a risolvere il caso.
Nel frattempo, la vita privata della nostra eroina sembra andare a rotoli: all'inizio il rapporto a distanza con Arthur pare andare a gonfie vele, dando luogo anche a parentesi romantiche che mettono in mostra tutto il talento della nostra autrice, come la descrizione dei tre giorni che i due trascorrono insieme:
Le foglie secche, i rami innevati che si intrecciano nel cielo di fumo. L’atmosfera rarefatta di Saint Germain. Piccole piazze in cui ci si sente estranei alla vita che scorre. La bellezza sontuosa. […] Schivare i ritrattisti a Montmartre, anche se in realta` uno di loro aveva accennato una bozza niente male dei suoi occhi. La mia ignoranza davanti a molte opere del Centre Pompidou, che lui si ostinava a definire arte. Le corse, rincorrendoci come bambini, nell’Île le Saint Louis. I cornetti burrosi, il piacere di mangiarli a letto. […] Le notti brevi. Abbandonarsi all’indisciplina. Scivolare beatamente nel sonno sfiorando i suoi capelli. La musica di Edith Piaf e di Vanessa Paradis.Tuttavia le cose sono destinate a cambiare, e un convegno in Sicilia segnerà un punto di non ritorno nella vita di Alice:
E ancora, nascondo a me stessa che esiste una parte di me, non so ancora quanto forte, che prova qualcosa per Claudio, qualcosa che porto dentro da tantissimo tempo. Ogni giorno che e` passato da quando l’ho conosciuto a oggi, Claudio mi ha svelato una piccola parte di se´, come delle gocce distillate, manifestandosi in tutta la sua complessità. E di questo tanto che mi ha mostrato, a volte ho avuto paura di essere innamorata. Molto tempo fa, prima di Arthur, pensavo che fosse qualcosa di confinato tra le parentesi della mia vita agre da studentessa in venerazione di un ragazzo bello, volitivo e brillante. Adesso, dopo tutto quello che è successo, queste mie idee confuse mi riempiono di agitazione e paura.La Gazzola di Un segreto non è per sempre, si presenta come una scrittrice ormai matura, capace di utilizzare i mezzi narrativi con efficacia. Gli indizi, le confessioni a metà, le indagini, i colpi di scena: in questo libro, tutti gli elementi sono sapientemente calibrati al fine di rendere la narrazione appassionante, e anche il finale segna una maturazione rispetto al primo libro. La vicenda di questo secondo capitolo, infatti, non è autoconclusiva, e offre al lettore un finale aperto, con un colpo di scena che costituirà il punto di partenza del libro successivo.
Un segreto non è per sempre, quindi, si presenta come una felice conferma del talento della scrittrice, configurandosi non solo come il libro che ha replicato il successo del primo, ma anche come l'opera che ha segnato una decisa maturazione nella scrittura dell'autrice. Restano invece invariati gli elementi che già per il primo libro abbiamo individuato come appartenenti alla letteratura rosa: gli amori e tutti quei dettagli deliziosamente femminili che condiscono la vicenda.
Colpisce, perciò, leggere nei ringraziamenti che l'autrice aggiunge in coda al libro, la definizione di «autrice insicura e confusa» che la Gazzola dà di sé stessa. Un'insicurezza, ben lontana dall'essere evidente tra le righe del libro e certamente coperta da un talento naturale, che la rende immediatamente assimilabile alla sua protagonista. Viene quindi spontaneo chiedersi quanto ci sia di Alessia Gazzola in Alice Allevi, oltre alla professione, quella di medico legale, che svolgono entrambe, una nella finzione letteraria, l'altra nella vita vera. Sarebbe piuttosto azzardato instaurare una somiglianza tra la scrittrice e la protagonista senza avere elementi concreti alla mano, tuttavia, leggendo le interviste, i ringraziamenti già citati e, soprattutto, il giochino letterario pubblicato in coda all'ebook (Alessia Gazzola e il suo personaggio Alice Allevi rispondono al Questionario di Proust), pare evidente che ci sia una forte somiglianza o, quantomeno, un'evidente compatibilità. Le risposte attribuite al personaggio letterario, infatti, sono molto vicine a quelle dell'autrice, soprattutto quelle riguardanti il carattere:
Il mio difetto più grandeSempre nei ringraziamenti troviamo, inoltre, la prova della scrupolosità scientifica della Gazzola: la precisione e l'attenzione con cui vengono rese le descrizioni delle cause di morte così come delle autopsie trovano il loro fondamento nel fatto che la Gazzola dichiari di consultare le pubblicazioni scientifiche, oltre che, naturalmente, prendere spunto dal suo lavoro.
Alessia L'insicurezza
Alice L'intempestività
La mia qualità più grande
Alessia La creatività
Alice L'intuito
Magari senza
Alessia La mia ansia
Alice La mia indecisione
Per la prima volta dall'inizio della serie, come titoli dei capitoli vengono utilizzate citazioni tratte da opere letterarie e non: si va da Alessandro Manzoni – È male minore l'agitarsi nel dubbio che il riposare nell'errore – agli Smiths – Good time for a chance (Please, please, please, let me get what I want) – passando anche da citazioni inventate e attribuite ai personaggi del racconto.
Anche questo libro, come il primo della serie e il successivo (Sindrome da cuore in sospeso), è stato utilizzato per scrivere la sceneggiatura della fiction andata in onda su Rai Uno lo scorso autunno. Per ovvi motivi, legati alle tempistiche televisive, solo il nucleo della vicenda è rimasto invariato ed è stato trasposto sullo schermo. Per quanto riguarda il resto, vengono effettuati molti tagli: vengono accorciate le lunghe indagini, i ripetuti colloqui con Clara, le ricostruzioni meticolose di Calligaris sulla possibilità che si tratti di omicidio. E ancora, rispetto al libro, nella fiction è completamente assente il ritorno in patria di Yukino e il matrimonio del fratello di Alice (nella fiction i due addirittura hanno una storia). Sappiamo bene che nella trasposizione cinematografica spesso si rendono necessari tagli sostanziali o modifiche che rendano il prodotto più appetibile per il pubblico televisivo, tuttavia ciò fa sì che Un segreto non è per sempre risulti, a parte il nocciolo della vicenda, che come già detto resta invariato, una lettura nuova anche per coloro che hanno seguito la fiction.
Valentina Zinnà