Foto "gustate" da +Debora Lambruschini |
Buona Pasqua a tutti!
Si sa che a Pasqua, mediamente, si dedicano poche ore ai libri e tante alla buona cucina e allora... abbiamo pensato di portare un po' di letteratura a tavola, tra saggi, romanzi e curiosità!
Vi consigliamo libri che non scadono, buoni a pranzo, a cena e persino per chi è a dieta. Li potete divorare di giorno o di notte, da soli o con qualcuno, accompagnandoli con un buon tè o anche con un bicchiere di vino (o di digestivo, se dopo il pranzo di Pasqua!).
Tanti auguri,
La Redazione
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Barbara consiglia:
"La Repubblica del maiale" di Roberta Corradin (Chiarelettere)
Perché: la Pasqua e i suoi bagordi gastronomici possono essere l'occasione per dedicarsi a una lettura che delizi l'intelletto e l'immaginario culinario, unendo la storia d'Italia a quella delle tradizioni enogastronomiche del Belpaese. Un viaggio gustoso nelle ricette che hanno segnato un'epoca, dagli anni Cinquanta a oggi: l'occasione per riscoprire sapori superati, ma ancora godibili.
A chi: a tutti noi italiani, che viviamo la tavola come un luogo in cui ritrovarsi, mangiando; volersi bene, mangiando; prendersi cura l'uno dell'altro... mangiando (e bevendo)!
Cecilia consiglia:
"Al ristorante. Una storia culturale dalla pancia della modernità" di Christoph Ribbat (Marsilio)
Perché: perché l'autore sceglie di raccontare la storia della ristorazione scardinando le regole della trattazione cronologica e manualistica, omaggiando anche dal punto di vista stilistico la vitalità e il dinamismo che caratterizzano questa innovazione tipica del periodo moderno.
A chi: a chi è abituato a frequentare i ristoranti e a chi si concede questo "lusso" solo nelle occasioni di festa (Pasqua e Pasquetta in primis): entrambi scopriranno che ogni luogo in cui viene servito un pasto a pagamento è prima di tutto un ambiente simbolico in cui convivono importanti significati storici, politici, sociali e culturali.
Debora consiglia:
"Mi piace essere golosa" di Sidonie Gabrielle-Colette (Voland)
Perché: la penna raffinata ed arguta di Colette emerge anche in questi articoli scritti per la neonata rivista Marie Claire, il cibo come punto di partenza per parlare alle sue lettrici di molte altre cose
A chi: vuole (ri)scoprire un'inedita Colette, alle prese con la vita quotidiana, le lettere delle lettrici, i sentimenti: da una rubrica di cucina, a riflessioni più ampie.
Elena e Claudia consigliano:
"Ricettario amoroso di una pasticciera in fuga" di Louise Miller (Sonzogno)
Elena - Perché: è un romanzo d'amore e di cucina, semplice e rilassante, ma col pregio di dipingere un simpatico ritratto della provincia americana, lontana dalle metropoli e ancora un po' "all'antica",
A chi: all'amica o sorella che ha bisogno di prendersi un momento di evasione, ma con intelligenza. E che abbia voglia di cimentarsi nella ricetta di torte di mele più buona della East Coast.
Claudia - Perché: Zucchero, viaggio, amore e fantasia: la ricetta di un libro che profuma di torta di mele senza essere stucchevole.
A chi: a chi ha voglia di una pausa dalla città e dalla pesantezza del quotidiano. La soluzione sta sempre in un libro. Meglio ancora se dolce.
Gloria consiglia:
"I racconti della tavola" di Massimo Montanari (Laterza)
Perché: conoscere le abitudini in cucina, ma anche le leggende e il folclore che accompagna una delle nostre abitudini più affascinanti è un modo per avvicinarsi ai popoli delle diverse epoche e carpire qualche dettaglio delle loro vite. In più, certe abitudini stravaganti dei secoli passati possono ispirare qualche originale cuoco fai-da-te!
A chi: ai lettori che amano la storia e la cucina; anzi, a quei lettori che, a tavola, si chiedono con curiosità da dove vengano le ricette, gli accostamenti di sapori e di colori che hanno davanti.
Samantha consiglia:
"Spezie" di Francesco Antinucci (Laterza)
Perché: Perché se è vero che l'essenziale è invisibile agli occhi è spesso nel superfluo che ci rispecchiamo, e la storia delle Spezie è un avvincente viaggio alla ricerca spasmodica del superfluo, sfatando miti storici sulla conservazione dei cibi e raccontandoci, attraverso il passato, quanto poco sia cambiato il nostro modo di rapportarci alle cose che desideriamo, pur non avendone bisogno.
A chi: Ai fanatici del cibo, della bellezza di una pietanza, della moda del foodporn come trofeo, come cimelio, come surrogato dell'essere ed essenza di bellezza. Un lusso che passa attraverso il buon cibo, il suo aspetto, il suo desiderio ancestrale oggi icona di benessere, nella sostanziale sublimazione che fu sulla tela per gli artisti della pop art e che è passa dai filtri di Instagram per i moderni amanti del "fotografo, gusto e getto".
Valentina consiglia:
"La cuoca di d'Annunzio" di Maddalena Santeroni e Donatella Miliani (Utet)
Perchè: per scoprire un lato inedito della vita di D'Annunzio, entrando nella sua cucina e spiando le preparazioni della sua cuoca, e anche, perchè no, prendere qualche spunto in vista del pranzo di Pasqua!
A chi: agli appassionati del Vate, agli amanti della buona cucina e anche ai semplici curiosi!
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