29 maggio 2017
Collegio Ghislieri, Pavia
Ieri sera al Collegio Ghislieri l'incontro di #Scrittoriincollegio si è tinto di storia: il sangue delle vittorie e delle sconfitte militari, i tanti colori delle bandiere delle nazioni nascenti, i broccati delle dame del passato, le armature dei soldati antichi,...
Andrea De Alberti, per l'occasione non in veste di poeta (ricordiamo la sua ultima raccolta Dall'interno della specie, Einaudi), ha introdotto Lia Celi e Andrea Santangelo. Avrete visto i loro nomi spesso vicini in copertina, perché i due scrittori hanno come credo la "storioterapia". Non sapete di cosa si tratta? Leggere il loro Mai stati meglio e ve ne farete un'idea. Da quel loro esperimento, sono arrivate in libreria altre brillanti collaborazioni: che dire, ad esempio, di Caterina la Magnifica o di Casanova per giovani italiani? Sono opere che uniscono la precisione storica al divertimento dell'aneddoto acuto, alla battuta di spirito e allo stile incalzante.
Perché questa premessa? Perché anche l'incontro di ieri sera ha tenuto fede allo stile dei libri: piacevolezza, vivacità nello scambio di battute, tanti stimoli e curiosità su secoli di storia. Tra i due temi della presente edizione, gli autori si sono soffermati molto di più sull'odio, partendo dal presupposto che
Senza l'amore non avremmo la letteratura, senza l'odio né la storia né tutto sommato la geografia.
Andrea Santangelo, Lia Celi e Andrea De Alberti nel cortile del Collegio Ghislieri Foto di ©GloriaGhioni per CriticaLetteraria |
Per quanto riguarda l'amore, Lia Celi ha fatto notare che l'amore passionale, adesso vissuto con libertà, è una concessione decisamente recente, dal momento che «ogni ragazzina di oggi è molto più libera nella scelte sentimentali e identitarie di quanto lo fosse qualunque donna, anche potente, del passato».
Amore e odio sono molte volte connessi alle guerre: come l'amore ha innescato guerre (pensiamo, ad esempio, all'Iliade), più guerre sono state concluse solo grazie all'amore, o meglio a matrimoni che hanno sedato pacificamente i conflitti tra due paesi. Ed è proprio l'odio ad aver messo in moto tante guerre, che hanno determinato ridefinizioni di confini, rimescolamenti di popoli e, inaspettatamente, unione all'interno dello stesso paese; come riassume Santangelo,
l'odio costruisce nazioni. Pensate alle prime nazioni: avevano un vicino da odiare.
L'inizio della serata |
Gli esempi sono tanti: avete mai pensato che solo con la Rivoluzione Francese l'odio diventa vero e proprio oggetto di propaganda? La guerra stessa, che siamo portati a vedere in modo totalmente negativo, da quando è stata data maggiore importanza alla vita umana, è stata anche una molla per l'evoluzione sociale e tecnologica: molti degli oggetti che ci facilitano la vita ogni giorno traggono origine da tecnologie belliche. O ancora, la ristrettezza di viveri a disposizione ha dato origine a ricette originali, prima impensabili: il pollo alla Marengo, per dirne una!
Tante sono le incursioni nel presente, per verificare la continua osmosi tra passato e presente, pur con sostanziali differenze. Dagli opliti greci all'attualità dell'Isis, un dialogo serrato che speriamo possa ispirare a Lia Celi e Andrea Santangelo una nuova opera!
GMGhioni
Questa sera ci sarà l'ultimo incontro di #Scrittoriincollegio: vi aspettiamo alle 21 con Armando Massarenti e Simone Regazzoni!
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