Agosto in Versilia - foto di @gloriaghioni |
Anche questo caldissimo agosto è giunto alla fine: avete portato con voi in vacanza delle belle letture? I nostri consigli di lettura di luglio sono stati letti davvero moltissimo e speriamo che vi abbiano dato spunti divertenti, rilassanti e anche, perché no?!, in grado di farvi riflettere.
Proseguiamo con l'ultimo #LibriSottoLombrellone dell'anno; poi torneremo al solito #Rileggiamo con voi.
Ottime letture e buon rientro!
La Redazione
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Alessandra consiglia
"Il buio oltre la siepe" di Harper Lee (Feltrinelli)
Perché: perché è una bellissima storia che avvicina e che non divide, che rimane impressa e che non vorresti finisca. Perché è un classico che consiglierei di leggere a tutti.
A chi: a chi ha letto sotto l'ombrellone molti testi leggeri e vorrebbe chiudere in bellezza le proprie letture estive con un bel classico d'effetto, non troppo datato e non troppo pesante.
Carolina consiglia
"L'Arminuta" di Donatella di Pietrantonio (Einaudi)
Perché: è una storia difficile e bella sulla maternità, sulle difficoltà dei ritorni, sulla necessità di crescere; perché fa star male, ma alla fine consola; perché fa pensare, ma non lascia l'amaro in bocca. E perché è scritto magistralmente, e non si può essere mai sazi della buona letteratura.
A chi cerca letture dense e mai banali; a chi è disposto a sospendere i giudizi morali e calarsi interamente nella vicenda narrata; a chi vuole rientrare a casa dopo le vacanze senza lasciar andare definitivamente il profumo della terra e il baluginare del mare, che in questo libro si incontrano magistralmente.
Cecilia consiglia
Marina di Pietrasanta al tramonto - @gloriaghioni |
"Ombre. Racconti ispirati ai dipinti di Edward Hopper" di AA. VV. (Einaudi)
Perché: perché si tratta di un progetto editoriale ambizioso e pienamente riuscito, che non deluderà né gli estimatori di Hopper né gli amanti della letteratura americana contemporanea; perché è una raccolta di tredici storie possibili che non vieta al lettore di immaginarne altrettante a partire dagli stessi dipinti; perché riesce a dare voce all'assordante silenzio che distingue alcune tra le opere più iconiche di un maestro della pittura statunitense del Novecento.
A chi: a chi crede che nelle intersezioni tra le arti e nell'assenza di gerarchie; a chi è curioso di scoprire come lo sguardo pittorico possa trovare un equivalente narrativo senza mai scadere nella banalità; a chi dipinge, e sa quanto l'allusione possa essere infinitamente più stimolante delle descrizione.
Claudia consiglia
"Propizio è avere ove recarsi" di Emmanuel Carrère (Adelphi Edizioni)
Perché è una raccolta di testi pregevoli e di momenti lontani tra loro nel tempo e nello spazio, uniti da una prima persona inconfondibile, quella di Carrère.
A chi ha voglia di un viaggio in compagnia di uno dei più affascinanti scrittori contemporanei. Fa ridere, riflettere, commuovere.
foto di +Debora Lambruschini |
Debora consiglia
"Swing time" di Zadie Smith (Mondadori)
Perché: Zadie Smith è tra le voci più importanti della narrativa inglese contemporanea. Un romanzo politico ed intimo insieme, che si interroga su identità, razza, famiglia, amicizia, maternità.
A chi: aspetta sempre con trepidazione ogni nuovo romanzo, ogni nuovo saggio o racconto di una scrittrice raffinata come Smith. A chi ama i romanzi ricchi di spunti e tematiche, per scegliere di seguire il proprio punto di vista nella comprensione della storia.
Perché: nel libro si trovano gli stessi forti sentimenti provati nella vita reale, trattati mai banalmente in una prosa così limpidamente pulita e densa da conferire potere ad ogni parola senza mai appesantire il tono della lettura.
A chi: ha visto la trasposizione cinematografica di Joe Wright del 2007 con Keira Knightley e James McAvoy e vuole ritrovare la stessa forza e intensità in una lettura che segna, per sempre e in modo definitivo, la propria sensibilità.
A chi: ha visto la trasposizione cinematografica di Joe Wright del 2007 con Keira Knightley e James McAvoy e vuole ritrovare la stessa forza e intensità in una lettura che segna, per sempre e in modo definitivo, la propria sensibilità.
Francesca Romana consiglia
"Padre Mosè" di Mussie Zerai con Giuseppe Carrisi (Giunti)
Perché: perché le migrazioni sono la più grande sfida dell'Italia. L'atmosfera rilassata di fine estate è il momento migliore per approfondire il tema e farsi un'idea.
A chi: a chi a inizio agosto ha seguito la cronaca e vuole saperne di più di don Zerai, accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, e capire la sua storia e il suo punto di vista.
A chi: a chi a inizio agosto ha seguito la cronaca e vuole saperne di più di don Zerai, accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, e capire la sua storia e il suo punto di vista.
Giulia consiglia
"Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali" di Ransom Riggs (Rizzoli)
Perché: il rientro dalle vacanze è ormai prossimo e bisogna tornare ad immergersi nella vita "adulta" di tutti i giorni. Serve una transizione dolce e una saga magica è proprio quello che ci vuole. La storia di questi ragazzi dai poteri speciali vi farà fare il pieno di determinazione.
A chi: a chi ha bisogno di assorbire poteri extra umani per affrontare di nuovo il mondo fuori dai confini dell'ombrellone.
Foto di @gloriaghioni |
Gloria consiglia
"Un adulterio" di Edoardo Albinati (Rizzoli)
Perché: un romanzo breve scritto benissimo, con il profumo della salsedine sulla pelle di due amanti che, loro malgrado, sanno che la prima doccia cancellerà le tracce di tutto, anche della loro fuga di passione. Il tutto, scritto benissimo (Albinati è una garanzia).
A chi: a chi vuole scoprire un adulterio moderno, con il retrogusto amaro della labilità di tutto, anche del desiderarsi.
Sabrina consiglia:
"Stoner" di John Williams (Fazi editore)
Perché: è stato definito il romanzo perfetto e vale la pena di scoprire il perché. Poi perché è un romanzo carsico, appare, scompare, ma c'è. Sempre. E al rientro dalle vacanze, periodo in cui si dà fondo alla pila di libri sul comodino, sicuramente qualcuno vi chiederà: Hai letto Stoner? Guai fare la faccia smarrita...
A chi: vuole scoprire il lato eroico di una vita quotidiana, magari la propria. A chi ama una lettura nitida, nuda, pulita e non cerca per forza di cose il colpo di scena o la scarica di adrenalina. Ma al contempo sa mettere in gioco le proprie emozioni e sa immedesimarsi nell'uomo qualunque che diventa eroe dello spezzone di tempo che gli è concesso di vivere.
Samantha consiglia
"La più amata" di Teresa Ciabatti (Mondadori)
Perché: per riscoprire cosa ci rende gli adulti che siamo, per capirci con la volontà di analizzarci in rapporto al contesto e a chi ci sta intorno. E anche perché questo libro è un esempio di tenacia. Quella tenacia che ha reso Teresa Ciabatti la scrittrice che è, nonostante le stroncature del suo romanzo di esordio e la mancata conquista dello Strega; fragile e splendida donna, capace di svelarci quanto costi essere scrittrici e quanto pesi la forza di una scelta.
A chi: a chi non crede al futuro già scritto, a chi deve cancellare un passato scomodo o vuole semplicemente dimenticare le ansie di un'estate già finita e che non vogliamo ancora archiviare, perché la vita comoda...in fondo...ci piace troppo.
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