Foto di Giulia Pretta |
Buongiorno Lettori!
Come ogni fine mese, eccoci con i nostri consigli di lettura, che però stavolta diventano singolarmente "a tema"... Dopo il successo dello scorso anno, torna un #RileggiamoConVoi di Halloween... Attenzione, a volte gli spettri sono quelli dentro di noi!
Buone letture
La redazione
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Carolina consiglia:
Cime tempestose di Emily Brontë (Garzanti)
Perché è una storia di passioni e di tormenti, di morte e di sentimenti estremi; perché l'angoscia che vivono i personaggi si rispecchia in quella del lettore, lo avvince e non lo abbandona; perché i fantasmi che riemergono dal passato tornano a inquietare i vivi, e non è dato testo più adatto allo spirito di Halloween.
A chi ancora non l'ha letto, perché è una mancanza a cui è necessario porre rimedio; a chi l'ha letto da giovane e vuole tornare a provare lo stesso brivido lungo la schiena; a chi è stato un po' Heathcliff, un po' Catherine, e se lo ricorda ancora.
Cecilia consiglia:
Il Dio selvaggio di Al Alvarez (Odoya)
Perché: perché le anime dei suicidi sono notoriamente tra le più inquiete, e in questo famoso studio di Al Alvarez (appena ristampato da Odoya dopo quasi cinquant'anni dalla prima pubblicazione per Rizzoli) si parla di quei portavoce più sensibili dell'umanità contemporanea - scrittori e scrittrici illustri - che a un certo punto della loro vita decisero di "non essere più" e si levarono dal mondo.
A chi: a chi vuole approfondire la tematica del suicidio nel suo complesso rapporto con la letteratura; agli estimatori di Sylvia Plath, poetessa indimenticata che scelse di darsi la morte nel 1963, di cui Al Alvarez fu amico ed estimatore e alla quale è dedicato l'intenso prologo del volume.
Claudia consiglia:
L'Addio di Antonio Moresco (Mondadori)
Perché: è un romanzo sul male, su una società uccisa dalla sua stessa ferocia. Una riflessione sull'origine del dolore nel mondo e sulla (im)possibilità di salvezza.
Preparatevi a un inizio da brividi: una grande città buia e un gruppo di bambini che canta su un grattacielo, quasi una preghiera.
A chi: ai lettori che amano la capacità visionaria di Antonio Moresco, a chi è attratto dalle storie di cortocircuito tra vita e morte.
Debora consiglia:
Lincoln nel Bardo di George Saunders (Feltrinelli)
Perché: l’atmosfera sospesa tra fatti storici e finzione letteraria, il velo sottile che separa il mondo dei vivi da quello dei defunti. Un romanzo ambizioso e struggente, con cui Saunders ha vinto il Man Booker Prize 2017, perfetto - anche - per la notte di Halloween
A chi: si lascia guidare dalla storia, sospendendo il giudizio su ciò che è realtà e ciò che non lo è, fidandosi di un narratore esperto come Saunders.
Giulia consiglia...
Death Note di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata (Planet Manga)
Perché: in questo periodo tradizionalmente consacrato al culto dei morti, è interessante vedere come la morte possa essere vista in ottica né tragica né poetica. Così si potrà sorridere dello scanzonato shinigami Ryuk che lascia utilizzare il proprio quaderno dal potere mortale solo per noia e rabbrividire per il freddo e calcolato progetto di Light Yagami, disposto a utilizzare la morte come veicolo per rendere il mondo un posto migliore.
A chi: a chi cerca il sovrannaturale, ma ha bisogno di aggancio con la realtà per vedere come poteri ultraterreni possano diventare parte di un enorme piano politico ed ideologico per cambiare il mondo. Se in bene o in male, spetta al lettore di questo manga deciderlo.
Gloria consiglia...
È così che si uccide di Mirko Zilahy (Longanesi)
Perché: ci sono spettri che covano dentro di noi, ricordi che non riusciamo a chiudere, quegli stralci di passato che continuano a fare male e che possono portarci a fare male agli altri... Questo non è solo un thriller, è molto di più: macabro, scuro come il sangue rappreso delle vittime, perturbante come i traumi che hanno allevato un serial killer spietato e razionale nel suo... delirio.
A chi: a chi non ha paura di immergersi in una Roma da incubo, segnata dalla pioggia e dal male, mentre un'indagine quasi disperata punta a collegare i fili di un intricatissimo caso. E a chi ama gli investigatori tormentati dal loro passato, che li rende intuitivi ma al tempo stesso fragili.
Sabrina consiglia:
Le intermittenze della morte di José Saramago (Feltrinelli)
Perché: Innanzitutto perché è di Saramago e, come sempre, questo scrittore riesce a stupirci e a trasportarci in un altro mondo. In questo caso, letteralmente. Un mondo dove non si muore più, dove la Morte ha deciso di non svolgere più il suo lavoro. E poi perché l'autore ci dà l'occasione di riflettere sulla vita che sarebbe una volta sconfitto il nostro timore più grande. Una festa? Mah... Leggete il libro e lo scoprirete.
A chi: al lettore che è disposto a sciogliere i propri legami con la realtà, almeno per la durata del libro. Al lettore che, seguendo il flusso delle parole di Saramago, disposto anche a superare le difficoltà di una scrittura ininterrotta, voglia riflettere sulle tematiche che da sempre tormentano l'uomo: che cos'è la vita? Che cos'è la morte? Che cos'è un essere umano? Lo sapremo sempre meno, come si affretta a dirci Saramago stesso.
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