di Chiara Frugoni
Laterza, 2001
pp. 186
€ 16 (cartaceo)
Questo è proprio un bel libro. Da leggere ovviamente, ma anche da toccare, sfogliare, tenere in libreria. Trovate strano iniziare una recensione con un giudizio di valore? Se proverete a immergervi nel viaggio nel passato offerto da Chiara Frugoni, cambierete idea. Dimenticate le guerre, le date e ciò che ha spesso reso il Medioevo un periodo "pesante" del vostro libro di testo di scuola; Chiara Frugoni indaga le grandi innovazioni portate in quello che per anni è stato ritenuto un periodo buio della storia, semplicemente un'epoca di transizione (Medio-evo) tra l'antichità e la modernità. Da tempo gli storici si battono per contrastare questo pregiudizio, senza dubbio polveroso ma duro a morire: con questo libro, anche i lettori più storio-scettici dovranno ricredersi. Sì, perché alla base dello studio ci sono le curiosità: sapevate, ad esempio, che gli occhiali sono stati inventati nel Medioevo e che la loro paternità è incerta? E chi li portava, aveva di certo una custodia appesa alla cintura per trasportarli. O ancora: chi sa quando le finestre hanno iniziato a lasciar passare la luce grazie ai vetri?
Se la pratica della scrittura su pergamena e la sua successiva sostituzione con la carta sono cose note, meno lo sono i procedimenti che subiva la pelle prima di diventare pergamena, e così le fasi della scrittura dei copisti e l'impiego della pecia nelle prime università.
Anche tanti dei nostri divertimenti sono nati nel Medioevo: così le carte da gioco e gli scacchi, inizialmente invisi ai religiosi, perché probabili strumenti di perdizione. E che dire del calendario, così profondamente ritmato da feste religiose che proprio nel Medioevo vengono regolamentate (si pensi, ad esempio al Carnevale)?
Tra invenzioni che misurano il tempo (l'orologio) e lo spazio (la bussola), che aiutano la navigazione (il timone girevole) e cambiano nella sostanza la vita quotidiana (i bottoni, le forchette, il caminetto, gli occhiali), come la vita in battaglia (il ferro, il carroccio, la polvere da sparo), il percorso appassionante proposto da Chiara Frugoni si avvale di una fitta iconografia su pagine patinate a ottima risoluzione. Sono le miniature, spesso, a rivelare usi e costumi (e non mancano immagini impudiche!); altre volte sono ingrandimenti di personaggi secondari dei quadri che suggeriscono la routine medievale.
Un bellissimo campionario di innovazioni che dimostra l'infinita capacità dell'uomo di creare strumenti che gli semplifichino e migliorino la vita.
GMGhioni
Tra invenzioni che misurano il tempo (l'orologio) e lo spazio (la bussola), che aiutano la navigazione (il timone girevole) e cambiano nella sostanza la vita quotidiana (i bottoni, le forchette, il caminetto, gli occhiali), come la vita in battaglia (il ferro, il carroccio, la polvere da sparo), il percorso appassionante proposto da Chiara Frugoni si avvale di una fitta iconografia su pagine patinate a ottima risoluzione. Sono le miniature, spesso, a rivelare usi e costumi (e non mancano immagini impudiche!); altre volte sono ingrandimenti di personaggi secondari dei quadri che suggeriscono la routine medievale.
Un bellissimo campionario di innovazioni che dimostra l'infinita capacità dell'uomo di creare strumenti che gli semplifichino e migliorino la vita.
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