Buongiorno, lettori!
Anche questo novembre dal tempo decisamente imprevedibile sta volgendo al termine e, come ogni mese, vi teniamo compagnia con i nostri consigli di lettura.
Presto il #Rileggiamoconvoi si trasformerà nei consigli di #Librisottolalbero, in vista degli acquisti natalizi, ma per ora godetevi questo libero viaggio nella lettura!
Buone letture,
La redazione
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Carolina consiglia:
Terremoto di Chiara Barzini (Mondadori)
Perché: è un romanzo di formazione duro e straniante, in cui tuttavia si aprono spiragli di poesia. Perché la protagonista, Eugenia, vive un'esperienza di spaesamento violento che molti potranno riconoscere, e si pone interrogativi spesso scomodi, ma a cui è necessario dare una risposta in ogni itinerario di crescita.
A chi: non agli adolescenti, anche se la protagonista si inserisce in quella fascia d'età, ma a chi con gli adolescenti si trova in contatto, per ricordare com'è mettersi addosso una tuta di gomma. E ancora a chi ama i romanzi di formazione, a chi è affascinato dalla Los Angeles degli anni '90, a chi cerca uno stile narrativo incisivo e che non lascia scampo.
Cecilia consiglia:
Storia inimitabile del Dandy di Ellen Moers (Odoya)
Perché: perché questo studio di Ellen Moers, pubblicato per la prima volta nel 1960, è ancora oggi in grado di illuminare e intrattenere raccontando con rigore storico e gusto dell'aneddoto l'epopea del dandismo, fenomeno multiforme e sfaccettato che ebbe tra i suoi rappresentanti ed estimatori personaggi del calibro di Honoré de Balzac e Charles Dickens, Oscar Wilde e Charles Baudelaire...
A chi: a chi crede che il dandy sia semplicemente un "elegantone", e a chi non sopporta proprio gli "elegantoni": ci sarà da ricredersi a proposito di entrambe le categorie.
Debora consiglia:
The Outsiders di S. E. Hinton (Rizzoli)
Foto di ©deboralambruschini |
Perché: a cinquant'anni dalla prima edizione, il romanzo di Hinton è ancora una lettura coinvolgente e ricchissima di spunti. Il disagio di un'adolescenza ribelle e violenta, ma che non si arrende ed è capace, nonostante tutto, di riconoscere la bellezza.
A chi: ai ragazzi di oggi e di ieri, a chi ha amato il film che Coppola ha tratto da questo romanzo, a chi è capace di stupirsi di fronte ad un tramonto. A chi legge Robert Frost. A chi non si arrende.
Perché: non c'è mai abbastanza dolcezza nella nostra vita e una buona dose quotidiana iniettata da un libro può aiutare a superare le innumerevoli difficoltà che spesso sembrano insormontabili.
A chi: ama il Giappone e tutte le sue affascinanti peculiarità, a chi non vuole impegnare troppo la mente in letture di difficile interpretazione, ma al tempo stesso non si accontenta di storie banali e a chi ama i gatti, ovviamente.
Giulia consiglia:
La stanza profonda di Vanni Santoni (Laterza)
Perché: perché tutti noi lettori abbiamo voluto, almeno per una volta, vivere in un mondo letterario. Abbiamo voluto (e ancora vogliamo) viaggiare con Frodo verso Mordor, andare all'assalto di pianeti con i soldati di Heinlein e provare a combattere contro il conte Dracula. L'unico modo per poter vivere, per un po', nei mondi narrativi dei nostri sogni è giocando di ruolo.
A chi: a chi non ha mai giocato di ruolo. Così si potrà fare un idea del magico mondo che si nasconde dietro fogli ricoperti di pallini e macchiati di birra e soprattutto la smetterà di chiedere "Ma allora, alla fine, chi sta vincendo?".
Gloria consiglia:
Il bambino che disegnava parole di Francesca Magni (Giunti)
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Perché: il mondo della dislessia è difficile da raccontare, ma ancor più da vivere. Francesca Magni riesce a trasporre in romanzo tante esperienze autobiografiche vissute con l'angoscia ma anche con la forte speranza di chi ogni giorno comprende quanto è complesso stare vicino a un figlio dislessico.
A chi: agli insegnanti, ai genitori di figli dislessici e non, perché troppe volte si parla di disturbi dell'apprendimento senza andare oltre un'etichetta fredda, impersonale.
Ilaria consiglia:
L'anno del ferro e del fuoco di Ezio Mauro (Feltrinelli)
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Gloria consiglia:
Il bambino che disegnava parole di Francesca Magni (Giunti)
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Perché: il mondo della dislessia è difficile da raccontare, ma ancor più da vivere. Francesca Magni riesce a trasporre in romanzo tante esperienze autobiografiche vissute con l'angoscia ma anche con la forte speranza di chi ogni giorno comprende quanto è complesso stare vicino a un figlio dislessico.
A chi: agli insegnanti, ai genitori di figli dislessici e non, perché troppe volte si parla di disturbi dell'apprendimento senza andare oltre un'etichetta fredda, impersonale.
Ilaria consiglia:
L'anno del ferro e del fuoco di Ezio Mauro (Feltrinelli)
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Perché: Quest'anno ricorre il centenario della Rivoluzione russa e, tra i tanti saggi che invadono le librerie, quello di Ezio Mauro costituisce un'occasione unica per approfondire in maniera chiara, completa ed accurata gli eventi che accaddero nella Russia dello zar Nicola II, partendo dal dicembre 1916 per poi giungere a quell'ottobre 1918 che avrebbe cambiato le sorti non solo di un Paese, ma del mondo intero.
A chi: Grazie anche ad un ottimo apparato fotografico e ad una accuratissima bibliografia, questo bel saggio costituisce una cronaca avvincente, un ottimo reportage di tutti gli eventi e le circostanze che hanno condotto alla Rivoluzione di ottobre, uno degli eventi che più sconvolsero il '900, ma con un occhio critico che nulla ha della fredda impersonalità che si può trovare nei libri di storia, bensì restituendoci un ritratto fatto anche di passioni, di quotidianità, di uomini che hanno demolito il giogo del potere zarista.
Mattia consiglia:
L'impero del sogno di Vanni Santoni (Mondadori)
Perché giocare con la fantasia non fa mail, soprattutto se lo si fa in modo consapevole, acculturato e affondando i propri riferimenti nel folklore.
A chi non ha mai smesso di essere un ragazzo pur essendo adulto da un pezzo.
Sabrina consiglia:
Sabrina consiglia:
Tony e Susan di Austin Wright (Adelphi)
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Perché: perché è uno dei romanzi più interessanti degli ultimi anni, un gioco metaletterario che avvolge il lettore in una ragnatela di orrore e di domande. E poiché tra poco il clima natalizio ci renderà tutti più buoni e ci indurrà a leggere libri più dolci e rilassanti, sono questi gli ultimi giorni per godersi un vero thriller, dove il mondo dei cattivi irrompe nella quotidianità e la avvelena.
A chi: consigliato a chi ama lasciarsi trasportare dalla suspence, a chi ama i thriller soprattutto se, oltre che ben congegnati, sono anche scritti come si deve.
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Perché: perché è uno dei romanzi più interessanti degli ultimi anni, un gioco metaletterario che avvolge il lettore in una ragnatela di orrore e di domande. E poiché tra poco il clima natalizio ci renderà tutti più buoni e ci indurrà a leggere libri più dolci e rilassanti, sono questi gli ultimi giorni per godersi un vero thriller, dove il mondo dei cattivi irrompe nella quotidianità e la avvelena.
A chi: consigliato a chi ama lasciarsi trasportare dalla suspence, a chi ama i thriller soprattutto se, oltre che ben congegnati, sono anche scritti come si deve.