Ci siamo quasi, cari lettori!
Il Natale si avvicina, la corsa ai regali anche. Come ogni anno, vi consigliamo quali romanzi regalare per non deludere i vostri affetti. Quest'anno #LibriSottoLAlbero si è diviso in due appuntamenti: la scorsa settimana è stato tutto dedicato alle uscite del 2017 (se ve lo siete perso, lo trovate qui), invece stavolta ci concentriamo sui... classici regali che sono sempre in grado di sorprendere!
Come sempre, potete cliccare sul link sotto per saperne di più su ogni romanzo e/o autore che vi consigliamo.
Buone letture e buoni "classici" regali natalizi!
La Redazione
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Alessandra consiglia:
"Cent'anni di solitudine" di Gabriel Garcia Marquez (Mondadori)
Perché: perché è bene conoscere lo stile narrativo di un grande scrittore come Marquez, vincitore del premio Nobel e perché è considerato tra le opere più significative della letteratura del Novecento.
A chi regalarlo: a chi ama i classici naturalmente, a chi ama la letteratura straniera e a chi ama le saghe familiari. Un albero genealogico che si avvinghia su tre generazioni che rapiscono e conquistano il lettore.
Il "classico" regalo di Alessandra |
Barbara consiglia:
"Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde (BUR)
Perché: il romanzo che celebra l'estetismo di Wilde è anche quello che lo condanna senza appello. In questo gioco di dicotomie, tra passione per il bello e pericolosa deriva che condanna l'esteta alla perdizione sta tutto il fascino di questo libro. Una storia che appassiona per la sua bellezza formale, ma anche per la morale fiabesca che cela nel suo finale.
A chi: a tutti gli appassionati di storie noir, a chi ama il bello nella sua declinazione letteraria più nobile, a chi, con le feste, vuol trascorrere serate di lettura appassionante.
Il "classico" regalo di Barbara |
Carolina consiglia:
"Il maestro e Margherita" di Michail Bulgakov (Mondadori)
Perché è visionario, rocambolesco, surreale. Perché propone personaggi eterni. Perché, nel tempo del Natale, la storia di Jeshua apre nuove prospettive sulla narrazione evangelica. Perché è una storia sul bene e sul male, sul perdono e le seconde occasioni, la più bella e improbabile tra le storie d'amore. Perché è un libro straordinario, da incontrare e conoscere durante l'adolescenza, da ritrovare in successive età della vita con occhi sempre nuovi.
A chi non ha paura delle versioni alternative, a chi ama farsi coinvolgere poco alla volta in intrecci che imprigionano; a chi ama la letteratura russa e a chi non la ama, perché Bulgakov è un russo inconsueto e può far cambiare idea. A chi cerca la modernità, ma non sa rinunciare alla tradizione. A chi si vuole commuovere e a chi cerca un nuovo libro preferito.
Il "classico" regalo di Carolina |
Cecilia consiglia:
"Il giornalino di Gian Burrasca" di Vamba (Mondadori)
Perché: perché a oltre un secolo dalla prima pubblicazione (1912), e con abbondanza di sorrisi e risate, il diario di Giannino Stoppani detto Gian Burrasca è ancora capace di smascherare ipocrisie, perbenismi e convenzioni, sempre "di moda" in famiglia e in società...
A chi: a chi vuole guardarsi da fuori e fare un po' di autoironia: dunque (ovviamente, e come anche Vamba suggeriva) a chi è già genitore o aspira a diventarlo; e a chi, in tempi di perenni rivoluzioni (o involuzioni?) scolastiche, svolge il difficile compito di insegnare ed è sempre in contatto diretto con le nuove generazioni; infine, e soprattutto, a chi sempre si lamenta della bizzarria o della grettezza del proprio parentado, e si è convinto che non ne esista di peggiore o di equivalente (specialmente in occasione delle interminabili adunate natalizie...).
Il "classico" regalo di Cecilia |
Claudia consiglia:
"L'isola di Arturo" di Elsa Morante (Einaudi)
Perché regalarlo: è una favola che sconfina nel mito, il più grande romanzo dell'adolescenza come terra privilegiata circondata da un mare in tempesta.
A chi: ai lettori che vogliono regalare o regalarsi un romanzo totale, ottocentesco, dove la parola si fa affabulazione pura. Soprattutto a chi ama le isole come luoghi in cui si recupera il senso dell'esistenza.
Il "classico" regalo di Claudia |
Debora consiglia:
"Mogli e figlie" di Elizabeth Gaskell (Jo March)
Perché: come recita il sottotitolo è “una storia di tutti i giorni”: Gaskell tratteggia un microcosmo in cui l’attenzione è tutta sui rapporti familiari, gli affetti, le difficoltà di diventare adulti, le scelte di fronte a cui ci mette la vita. Un classico, proprio per la sua capacità di trascendere il tempo e lo spazio.
A chi: ama la letteratura vittoriana, la scrittura puntuale e priva di fronzoli di Gaskell ma sempre evocativa ed intensa. A chi in una storia cerca soprattutto il cuore, umanissimo, dei suoi protagonisti.
Il "classico" regalo di Debora |
Federica consiglia:
“Il barone Rampante” di Italo Calvino (Mondadori)
Perché: la scrittura magnetica e illuminante di Calvino è il modo giusto per iniziare i giovani lettori al mondo fantastico della lettura con una storia che lascerà il segno e inciderà i loro cuori per sempre. Non un semplice romanzo di formazione, ma un viaggio filosofico e morale che si presta a frequenti riletture nel corso della vita.
A chi regalarlo: ai giovani adolescenti che hanno dimostrato un timido interesse per la letteratura, affinché piantando questo seme, la pianta possa germogliare rigogliosa.
Ai genitori che si sentono smarriti di fronte alle inquietudini dei propri figli: grazie a questo punto di vista ravvicinato molti dubbi si dispiegheranno davanti ai loro occhi.
Il "classico" regalo di Federica |
Francesca Romana consiglia:
"1984" di George Orwell (Mondadori)
Perché: Per riflettere sul potere della falsificazione, del travisamento della realtà, sui danni di una incontrollata cessione di informazioni, grazie a un libro che, essendo un classico, è lontano da qualsiasi accusa di faziosità.
A chi: A chi cerca un libro indimenticabile, che non si risolva in una storiella facile e presto dimenticata, ma cambi il suo modo di vedere le cose.
Il "classico" regalo di Francesca Romana |
Gloria consiglia:
"Il Mondo piccolo" di Giovanni Guareschi (BUR)
Approfondisci l'argomento
Perché: senza dubbio Guareschi è figlio dei suoi tempi e racconta di un Dopoguerra in parte lontano anni-luce da noi, con le lotte tra comunisti e democristiani sempre accese. Ma c'è una capacità di strutturare storie commuoventi pur nella loro ilarità che non conosce data di scadenza. Si ride, ci si commuove, si impara a muoversi tra personaggi che presto diventeranno di famiglia. Al di là degli arcinoti Don Camillo e Peppone, chi non ricorda lo Smilzo, il Brusco, la maestra Cristina, il dottor Spiletti? Regalare questo classico è regalare un mondo, quello della Bassa.
A chi: a tutti i lettori che amano andare al di là del cinismo, per intravvedere nei personaggi di Brescello una umanità che travalica qualsiasi cosa e supera le divisioni di partito. Questi lettori vivranno per qualche centinaio di pagine un passato pieno di scapaccioni e di lotte, ma anche di mani tese per aiutare gli altri.
Il "classico" regalo di Gloria |
Ilaria consiglia:
"Persuasione" di Jane Austen (Mondadori)
Perché: l'ultima opera di Jane Austen è forse quella della maggiore maturità stilistica e narrativa. Non è sicuramente la più conosciuta ma la potenza evocativa, le ambientazioni ed i personaggi entrano di diritto a far parte di quel bellissimo universo che la scrittrice inglese ha creato secoli fa e che ancora oggi consente a noi tutti di annoverare i suoi romanzi tra i classici senza tempo della letteratura.
A chi: a chi vuole immergersi in una nuova storia di Jane Austen, perché non ne rimarrà deluso, ma troverà ancora dei personaggi magnifici e ben delineati e, soprattutto un realismo dei sentimenti difficile da scorgere negli scritti di un altro autore. Consigliato anche a chi già conosce questa storia, ma vuole rileggerla in occasione delle festività natalizie, perché "ripassare" una storia di Jane Austen ci aiuta a cogliere sempre nuovi dettagli e a guardare da una nuova prospettiva le sue parole.
Il "classico" regalo di Ilaria |
Samantha consiglia:
"Diceria dell'untore" di Gesualdo Bufalino (Sellerio)
Perché: Perché questo libro è un capolavoro della letteratura novecentesca, imprescindibile per conoscere uno degli autori più straordinari mai esistiti, coi suoi preziosismi barocchismi mascherati in una lucida composizione narrativa. Capace di portarci nell'io più intimo e raccontarci le diverse facce della natura umana, sempre in bilico tra estasi e pena, melodramma e ironia.
A chi: A chi si dibatte in una inquietudine religiosa, a chi pur vivendo una situazione disperata vuole colorarla liricamente con la poesia dei sentimenti. A chi ama gli inganni del cuore sulle lucide consapevolezze della ragione.
Il "classico" regalo di Samantha |