Anne Frank - diario
di Ari Folman e David Polonsky
tradotto da laura Pignatti ed Elisabetta Spediacci
Torino, Einaudi, 2017 (gruppo editoriale GEDI)
pp. 149
€ 15,00 (cartaceo)
€ 7,99 (cartaceo)
Trovarsi tra le mani questo volume è stata una vera e
propria sorpresa: infatti, tutti conosciamo la storia di Anne Frank,
ragazzina che con la sua voce ha raccontato uno dei peggiori drammi
dell'età moderna, ma l'idea di trasformare la sua testimonianza
indelebile in una graphic novel è quantomai impegnativa e coraggiosa: saper disegnare su carta tutto lo strazio e
l'ineffabile sofferenza vissuto dalla giovane e dal suo nucleo
famigliare è una sfida non da poco.
Il libro, uscito il 15 settembre 2017 in cinquanta paesi,
e pubblicato in Italia da Einaudi, è il primo graphic novel dedicato ad
Anne Frank, ed è stato ripubblicato dal gruppo Gedi, e venduto ora in edicola in allegato alle testate del gruppo editoriale.
A gettarsi in quest'impresa gigantesca sono stati David Polonsky e Ari Folman, due professionisti nel mondo dell'illustrazione e della scenaggiatura. Nonostante
le difficoltà che un'iniziativa del genere porta inevitabilmente con sé, i
due sono riusciti a condurre a termine un'opera delicata e toccante,
approcciandosi al testo con grande attenzione e precisione: le parole di
Anne, prese dall'edizione ufficiale autorizzata dall'AFF (Anne Frank Fonds, fondata da Otto Frank, il padre di Anne, unico sopravvissuto della famiglia) fanno da
didascalia ai disegni e ci accompagnano lungo la storia della famiglia
Frank.
Questa e le prossime immagini sono tratte da IBS.it |
Ciò che è evidente, comunque, è l'attenzione e la dedizione con cui i due autori
hanno lavorato al volume, creando un'opera importante per rinnovare il
ricordo di Anne Frank e per non scordare quanto accaduto nel secolo
scorso. "Per non scordare" va inteso in senso etimologico, per non far
uscire dal cuore una vicenda straziante, il cui ricordo è necessario per
non incorrere nuovamente negli errori del passato.
La figura di Anne, soprattutto, è quella che riceve maggior definizione,
naturalmente, anche grazie ad alcuni brani che i due autori hanno
scelto di inserire interamente, senza tagli. Questa scelta è spiegata nella nota degli autori che chiude il libro:
Più si va avanti nel diario, più il talento narrativo di Anne si fa impressionante. Verso il 1944, quando Anne perde la testa per Peter, le sue riflessioni da sensibili diventano incredibilmente sagge in relazione alla sua età. Ci sembrava inammissibile sacrificarle a favore di immagini e abbiamo così decso di riportare intere pagine di testo così come'erano.(p. 149)
I disegni di Polonsky, e le parole della stessa Anne ci consegnano una
ragazzina certamente sofferente e malinconica, ma anche ardente e
appassionata, in grado di vivere con grande energia le emozioni tipiche
della sua età: l'affetto crescente per Peter, l'insofferenza verso
alcuni personaggi che vivono assieme alla famiglia Frank (in particolare
la signora Van Daan ) e gli screzi con i genitori, con la madre, in
particolare, spesso dovuti al confronto tra il suo carattere energico e
volitivo e quello della sorella Margot, più pacata e riflessiva.
La storia personale di Anna, quindi, e i sentimenti di una ragazza come tante hanno luogo nel microcosmo che è il nascondiglio in cui vive la famiglia Frank. Queste vicende private e queste emozioni si svolgono avendo come sfondo le vicende della seconda guerra mondiale, i cui tempi sono scanditi dalle date del diario, riportate in ogni tavola, e si fondono, quindi, con sentimenti ben più tetri: in Anne trovano spazio il dolore per una gioventù sacrificata, la sensazione d'essere in costante pericolo, la paura d'essere scoperti e i morsi della fame che si fanno ogni giorno più ardui.
Degne di note sono infine le fantasie oniriche di Anne, le quali vengono rappresentate con maestria e ottime capacità artistiche: i colori e le forme si fondono sulle pagine, formando linee nuove e contorni inediti, lasciando spesso in primo piano la stessa Anne.
La storia personale di Anna, quindi, e i sentimenti di una ragazza come tante hanno luogo nel microcosmo che è il nascondiglio in cui vive la famiglia Frank. Queste vicende private e queste emozioni si svolgono avendo come sfondo le vicende della seconda guerra mondiale, i cui tempi sono scanditi dalle date del diario, riportate in ogni tavola, e si fondono, quindi, con sentimenti ben più tetri: in Anne trovano spazio il dolore per una gioventù sacrificata, la sensazione d'essere in costante pericolo, la paura d'essere scoperti e i morsi della fame che si fanno ogni giorno più ardui.
Degne di note sono infine le fantasie oniriche di Anne, le quali vengono rappresentate con maestria e ottime capacità artistiche: i colori e le forme si fondono sulle pagine, formando linee nuove e contorni inediti, lasciando spesso in primo piano la stessa Anne.
La chiusura conferma la delicatezza del volume: le ultime pagine sono
dedicate agli ultimi brani scritti da Anne su sul diario, testi in cui
la giovane ragazza dimostra una maturità e una capacità di analisi
sorprendenti per la sua età. Un epilogo racconta le vicende successive
all"interruzione del diario e infine una lunga nota dei curatori spiega
le premesse, le difficoltà e le intenzioni degli ideatori del volume.
Una graphic novel, quindi, per la giornata della memoria, un nuovo modo
per riscoprire la figura mai dimenticata di Anne Frank, per celebrare
questa giornata. Per non scordare mai.
Valentina Zinnà