La felicità arriva
quando scegli di cambiare vita
Raphaelle Giordano
Garzanti, gennaio 2018
Traduzione di Sara Arena
pp. 303
€
17,90
Maximilien Vogue è un
arrogante e intransigente direttore generale dell'impero Cosmetics &
Co ed è affiancato brillantemente dalla sua assistente personale
Clémence. Romane, giovane donna separata, si occupa di
“iper-arroganza maschile”: attraverso dei corsi, la sua missione
è rimuovere tutti gli atteggiamenti arroganti dei partecipanti.
Possiede un'associazione, l'Accademia del Sorriso, attraverso la
quale organizza e gestisce corsi, conferenze e riunioni per portare a
termine la sua missione.
“Iper-arroganza maschile acuta”... Era l'espressione che aveva inventato per indicare l'insieme di quei comportamenti più o meno nocivi con i quali quasi tutti si trovano a confrontarsi nella vita di ogni giorno, in ufficio, a casa o in qualunque altro luogo: un automobilista o un cliente che sfoga ingiustamente il suo nervosismo su di te, un capo autoritario che ti critica in pubblico, un coniuge privo di tatto... Gli esempi possono variare all'infinito!
Romane aveva capito molto presto che la sua missione era ridurre il tasso di iper-arroganza dovunque fosse possibile! Il suo compito si svolgeva a un triplice livello: aiutare le persone ad affrontare i comportamenti iper-arroganti di cui potevano essere vittime, risvegliare le coscienze per indurre ciascuno a riflettere sulle proprie inclinazioni iper-arroganti e, infine, accompagnare chi desiderasse cambiare, insegnandogli a de-arrogantizzare efficacemente i suoi comportamenti, una sorta di trasformazione integrale dell'atteggiamento e della mentalità. Con quale fine? Cancellare le inclinazioni iper-arroganti tossiche e nocive per l'ambiente circostante e sviluppare un modo di essere più giusto e armonico.
Romane conosceva da
vicino l'iper-arroganza acuta. Suo padre Jean-Philippe aveva un
passato da marito e genitore iper-arrogante, fino a quando una
disgrazia lo fece cambiare. Jean-Philippe si trasformò dopo la
perdita di sua moglie, divenendo un uomo gentile, affabile e
comprensivo. Dal cambiamento ne derivò un miglior rapporto con la
figlia Romane, tanto che al presente si occupano assieme
dell'Accademia del Sorriso e portano avanti un rapporto che rasenta
il morboso, data l'età adulta di entrambi.
Maximilien una mattina
trova nella sua scrivania il volantino dell'Accademia del Sorriso in
cui si invitano tutte le persone arroganti e problematiche a seguire
il corso di de-arrogantizzazione. Maximilien alla vista del volantino
reagisce male, chiede all'assistente di buttare il foglio, ma
l'assistente tentenna, suggerendo che forse dovrebbe farci un
pensierino. Soltanto dopo alcune vicissitudini personali e pressioni
esterne (l'assistente ripropose lo stesso volantino un'altra volta al
suo capo) Maximilien cede e decide di partecipare al primo incontro.
Lui, direttore generale di un'azienda importante, si sentirà a
disagio e ancor più superiore rispetto ai suoi compagni di corso, se
non fosse che l'insegnante sia una bella donna. Vorrebbe abbandonare
il corso seduta stante, ma le gambe della docente lo trattengono, lo
affascinano e decide di seguire anche il secondo incontro soltanto
per la bellezza della donna. Al terzo incontro tentenna nuovamente,
decide di abbandonare. Queste pagliacciate psicologiche ed infantili
non fanno per lui, lui è a capo di un impero, non può perdere tempo
in mezzo a persone distanti anni luce da lui, con problemi banali
come una madre che litiga con il figlio adolescente, un uomo cacciato
di casa dalla moglie e una ragazza licenziata. Insomma, lui è
superiore a tutto questo. Fino a quando sua sorella non tenta il
suicidio. Allora tutto si ribalta, il mondo che Maximilien si è
creato crolla come sabbia al vento ed è costretto a parlarne con
qualcuno. Quel qualcuno è Romane, la quale lo invita a seguire
nuovamente le lezioni del corso. Maximilien riprende le lezioni e non
abbandona più. Ne consegue un lampante cambiamento graduale
caratteriale, aiutato da Romane e dalla gentilezza inaspettata di un
compagno di corso.
Complice la prestanza
fisica dell'uomo, tra Romane e Maximilien nasce una storia d'amore
che loro agli inizi tengono nascosta ai partecipanti del corso. Romane ha
paura, si era ripromessa di non innamorarsi mai più di un arrogante
e invece. Persino suo padre capisce la tresca e la mette in guardia.
Romane enumenò allora al suo uditorio quelle che lei definiva, scherzosamente, le dieci piaghe dell'iper-arroganza maschile acuta: l'orgoglio, il giudizio, l'egocentrismo, la scarsa capacità di ascolto, il sentimento di superiorità, la sete di potere, la tendenza all'aggressività, l'impazienza, l'intolleranza, la mancanza di empatia e altruismo.
“Naturalmente, per fortuna, nessuno ha tutti questi difetti! Il lavoro che faremo insieme consisterà nell'indurvi a riflettere sui vostri comportamenti e a domandarvi in che misura essi siano afflitti dalle piaghe dell'iper-arroganza. Una volta che avrete identificato questi aspetti in voi, potrete lavorarci efficacemente...”
Ma stiamo leggendo una
favola moderna, dagli accesi toni del rosa, dunque il lieto fine è
dietro l'angolo, pardon, dietro la pagina. E non c'è altro da
aggiungere, se intendete leggere il libro.
Lo stile narrativo è
scorrevole, molto semplice e naturale, viene spontaneo scorrere le
pagine, avanzare di capitolo in capitolo. Sembra essere proprio
questa semplicità la chiave vincente del romanzo: un evento si
consegue all'altro, senza intrecci o flashback. Termini semplici per
una trama lineare. Un romanzo che sta avendo molto successo anche in
Italia, dopo aver sfondato in Francia. Una storia d'amore che piace e
convince dunque. Un libro che si legge tranquillamente prima di
andare a dormire o in convalescenza dall'ospedale. Un libro che si
consiglia a tutti gli amanti del rosa e del lieto fine.
Alessandra Liscia
Alessandra Liscia