Accendimi
di Marco Presta
Torino, Einaudi, 2017
pp. 248
€ 18,00 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)
Ebbene sì, lo ammetto: una volta entrata in libreria ciò che mi ha subito colpito del libro di Marco Presta è stata la copertina. Visivamente molto efficace, essa fa sì che il libro si imponga facilmente alla vista. Tra le torrette di volumi impilati sul ripiano del negozio, Accendimi faceva bella mostra di sé, coi suoi colori accesi e limpidi. Una volta capito di cosa si trattava ho subito collegato quell'immagine dai colori sgargianti al libro di cui avevo tanto sentito parlare e che diverse persone avevano mostrato di apprezzare. Incuriosita dalla fama che lo precedeva, ho sfogliato le prime pagine e, una volta lette le prime righe, ritrovarsi alla cassa della libreria è stato un attimo.
Se diamo fiducia a quell'assioma che sostiene che un buon libro si possa riconoscere già dall'incipit, allora Accendimi ne è una felice conferma: già i primi paragrafi mostrano al lettore l'abilità della scrittura di Marco Presta, il quale, conduttore radiofonico per Radio Due, voce della storica trasmissione Il ruggito del coniglio (assieme ad Antonello Dose), dimostra di essere bravo anche con le parole scritte. Ci aveva già provato nel 2011, sempre con Einaudi, con Un calcio in bocca fa miracoli, nel 2012 con Il piantagrane e ancora nel 2014 con L'Allegria degli angoli, mentre qualche anno prima, per Aliberti editore, era uscita in libreria la sua opera d'esordio, una raccolta di racconti intitolata Il paradosso terrestre (2009). Quello di Presta è quindi un felice ritorno, e se questi sono gli esiti della sua capacità narrativa, aspettiamo con fiducia la sua prossima uscita.
Da qualche tempo nella vita di Caterina sta accadendo qualcosa di strano: ogni volta che accende la radio, una voce sconosciuta le parla, diventando quel confidente che alla protagonista manca nella vita di tutti i giorni. Pasticciera talentuosa e capace, Caterina conduce un'esistenza ordinaria: un lavoro semplice, un fidanzato medio, un fratello con cui ha rapporti intermittenti da sempre e della amiche nella norma.
Se diamo fiducia a quell'assioma che sostiene che un buon libro si possa riconoscere già dall'incipit, allora Accendimi ne è una felice conferma: già i primi paragrafi mostrano al lettore l'abilità della scrittura di Marco Presta, il quale, conduttore radiofonico per Radio Due, voce della storica trasmissione Il ruggito del coniglio (assieme ad Antonello Dose), dimostra di essere bravo anche con le parole scritte. Ci aveva già provato nel 2011, sempre con Einaudi, con Un calcio in bocca fa miracoli, nel 2012 con Il piantagrane e ancora nel 2014 con L'Allegria degli angoli, mentre qualche anno prima, per Aliberti editore, era uscita in libreria la sua opera d'esordio, una raccolta di racconti intitolata Il paradosso terrestre (2009). Quello di Presta è quindi un felice ritorno, e se questi sono gli esiti della sua capacità narrativa, aspettiamo con fiducia la sua prossima uscita.
Da qualche tempo nella vita di Caterina sta accadendo qualcosa di strano: ogni volta che accende la radio, una voce sconosciuta le parla, diventando quel confidente che alla protagonista manca nella vita di tutti i giorni. Pasticciera talentuosa e capace, Caterina conduce un'esistenza ordinaria: un lavoro semplice, un fidanzato medio, un fratello con cui ha rapporti intermittenti da sempre e della amiche nella norma.
L'infelicità è una specializzazione, un livello di malessere esistenziale molto alto, un master che in pochi riescono a conseguire. Gli altri devono accontentarsi di un modesto fastidio che accompagna le loro giornate. Era così anche per la pasticciera. Poteva continuare in quella situazione per sempre e, questa la cosa peggiore, se ne rendeva conto. Trattava i suoi quarant'anni come il ripostiglio di casa: pensava che prima o poi si sarebbe decisa e avrebbe messo tutto in ordine, buttato un po' di paccottiglia inutile e sistemato per bene gli scaffali (p. 17).
Tutto sembra procedere, dunque, sul filo di una consuetudine tranquilla e infelicemente invariabile, fino a quando la radio che tutti i giorni le fa compagnia durante il suo lavoro sceglie di animarsi, diventando pian piano qualcosa di più.
Accese l'autoradio. La musica di un'armonica si diffuse tra i sedili e sul cruscotto, note dalle onde lunghe come quelle che arrivano sulla spiaggia al tramonto, quando il mare è placido e t'invita a fare un tuffo, garantendoti che non correrai alcun pericolo. Poi sentì la voce di lui.
- Ciao, Caterina.
Avrebbe dovuto essere spaventata, però non lo era. Solo un poco turbata, il cuore aveva accellerato il suo battito ma non troppo, somigliava a un tale che affretta il passo perché sta iniziando a piovere (p. 63).
Nel frattempo, accanto alla vicenda principale, scorrono parallelamente le vicende dei personaggi che popolano il mondo di Caterina: il fratello Vittorio, alle prese con i guai della giustizia, Shu la commessa cinese e il suo spasimante e il tabaccaio accanto alla pasticceria, il quale fa una corte serrata alla protagonista. Come nella migliore delle storie, tutte le vicende convergeranno nello stesso punto, intrecciandosi l'una all'altra per formare un dedalo che si scioglierà solo nelle ultime pagine.
Ciò che colpisce è l'abilità narrativa di Marco Presta, il quale dimostra di saper padroneggiare agilmente la lingua scritta, costruendo una sintassi fluida e riccamente aggettivata, e di saper costruire una storia decisamente accattivante, giocando con le attese, per creare suspance, e andando a fondo dell'anima femminile della protagonista, mettendo a punto un personaggio al quale è impossibile non affezionarsi. La sua vita, infatti, così come ce la presenta l'autore, si configura come un'esistenza senza emozioni particolari, in cui entra all'improvviso una folata di passione destinata a cambiarle la vita per sempre. Per Caterina, donna dolce e comprensiva, sempre pronta a farsi carico dei bisogni di chiunque gli stia attorno, ma incline a lasciare da parte i propri, è un'occasione da non perdere, un amore a cui non può rinunciare. La voce con cui Caterina dialoga, ogni giorno sempre di più, è Antonio, un'entità misteriosa, il quale, racconto dopo racconto, stringe un rapporto sempre più intimo e dolce con la pasticciera, fino a fare delle scenate di gelosia durante una serata tra la protagonista e il fidanzato.
È possibile innamorarsi di una voce? È questo l'interrogativo che l'autore ci pone, facendoci calare nella vicenda di Caterina. Ma soprattutto, come può pensare di non essere del tutto impazzita, e come può realizzare ciò che è oggettivamente impossibile, ovvero unirsi ad una voce?
Per rispondere a questi interrogativi servirà l'entrata in scena della figlia di una sua amica, Giulia, la quale, prima assiste al prodigio della voce radiofonica, e poi dà alla pasticciera l'occasione di realizzare il suo desiderio. Ciò che accade dopo lo lasciamo alla curiosità dei lettori, tuttavia, quello che possiamo dire è che le ultime pagine vengono lette avidamente, con una tensione crescente, che l'autore sa gestire alla perfezione. E quando, a poche pagine dalla fine, ci sembra di avere trovato la soluzione e di poter chiudere il libro, ecco che arriva la vera risposta e il vero finale, il quale ribalta tutte le certezze costruite fino a quel punto.
Un libro da leggere, quindi, una boccata d'aria in un panorama troppe volte asfittico, un'opera coinvolgente e rilassante allo stesso tempo, capace di ricreare la stessa magia della radio: portarti, almeno temporaneamente, in un'altra dimensione (e solo chi leggerà la conclusione del libro potrà capire appieno quest'affermazione).
Ciò che colpisce è l'abilità narrativa di Marco Presta, il quale dimostra di saper padroneggiare agilmente la lingua scritta, costruendo una sintassi fluida e riccamente aggettivata, e di saper costruire una storia decisamente accattivante, giocando con le attese, per creare suspance, e andando a fondo dell'anima femminile della protagonista, mettendo a punto un personaggio al quale è impossibile non affezionarsi. La sua vita, infatti, così come ce la presenta l'autore, si configura come un'esistenza senza emozioni particolari, in cui entra all'improvviso una folata di passione destinata a cambiarle la vita per sempre. Per Caterina, donna dolce e comprensiva, sempre pronta a farsi carico dei bisogni di chiunque gli stia attorno, ma incline a lasciare da parte i propri, è un'occasione da non perdere, un amore a cui non può rinunciare. La voce con cui Caterina dialoga, ogni giorno sempre di più, è Antonio, un'entità misteriosa, il quale, racconto dopo racconto, stringe un rapporto sempre più intimo e dolce con la pasticciera, fino a fare delle scenate di gelosia durante una serata tra la protagonista e il fidanzato.
È possibile innamorarsi di una voce? È questo l'interrogativo che l'autore ci pone, facendoci calare nella vicenda di Caterina. Ma soprattutto, come può pensare di non essere del tutto impazzita, e come può realizzare ciò che è oggettivamente impossibile, ovvero unirsi ad una voce?
Per rispondere a questi interrogativi servirà l'entrata in scena della figlia di una sua amica, Giulia, la quale, prima assiste al prodigio della voce radiofonica, e poi dà alla pasticciera l'occasione di realizzare il suo desiderio. Ciò che accade dopo lo lasciamo alla curiosità dei lettori, tuttavia, quello che possiamo dire è che le ultime pagine vengono lette avidamente, con una tensione crescente, che l'autore sa gestire alla perfezione. E quando, a poche pagine dalla fine, ci sembra di avere trovato la soluzione e di poter chiudere il libro, ecco che arriva la vera risposta e il vero finale, il quale ribalta tutte le certezze costruite fino a quel punto.
Un libro da leggere, quindi, una boccata d'aria in un panorama troppe volte asfittico, un'opera coinvolgente e rilassante allo stesso tempo, capace di ricreare la stessa magia della radio: portarti, almeno temporaneamente, in un'altra dimensione (e solo chi leggerà la conclusione del libro potrà capire appieno quest'affermazione).
Valentina Zinnà