Come insegnare a leggere all'uomo della tua vita
di Vincent Monadé
Garzanti, 2018
Traduzione di Francesco Bruno
pp. 144
€ 12 (cartaceo)
€ 6,99 (ebook)
Le donne lettrici appassionate e accompagnate da un partner di sesso maschile si possono dividere in due grandi categorie (senza mezze misure, purtroppo). Della prima fanno parte quelle il cui partner ama la lettura quanto loro. L’appagamento intellettuale di coppia è massimo, e nonostante la casa non abbia più posto nemmeno per uno spillo - tanti sono i volumi ammassati in ogni angolo libero - i pomeriggi trascorsi sul divano a leggere e le cene passate a commentare le proprie sensazioni non si contano più tra i ricordi. Al secondo gruppo appartengono quelle che dovrebbero correre in libreria a comprare Come insegnare a leggere all'uomo della tua vita: il loro macho rifugge qualunque forma scritta che non superi le 200 battute e che non riguardi l’andamento del calcio mercato o l’aggiornamento dell’ultima piattaforma per videogiochi.
A loro consiglio di prendere in mano il delizioso pamphlet di Vincent Monadé (a lungo libraio, oggi è il presidente del Centro Nazionale per il libro a Parigi, un lavoro che «gli fa guadagnare di più»), dal momento che, per fortuna, «l’uomo non è una causa persa» (p. 17), è «una creatura semplice. Infinitamente meno furbo della sua compagna, poco arguto, obbedisce a regole immutabili» (p. 18) e per trasformarlo nel lettore dei sogni basta seguire delle semplici e collaudate regole, ancestrali e a lungo testate da generazioni di donne agguerrite.
In 14 divertentissimi capitoli Come insegnare a leggere all'uomo della tua vita l’autore, con leggerezza e con un’importante dose di autoironia (in fondo, anche lui è un uomo) nutrita dai classici cliché dedicati al genere maschile, aiuta la donna che voglia creare un compagno a sua immagine e somiglianza fornendole tutti gli strumenti per perorare la sua causa di evangelizzazione letteraria, in un percorso di crescita e maturazione la cui originale conclusione non svelo per non guastarvi la sorpresa. Il valore aggiunto per la lettrice è quello di ottenere numerosi spunti mentre compie questa missione per educare “Tesoruccio”, dato che a conclusione di ogni capitolo vi è un elenco di interessanti consigli letterari. Solitamente divisi in diversi titoli Per invogliarlo, Per farlo familiarizzare e Per leggere insieme, le liste consigliate da Monadé rappresentano un vero e proprio compendio di consigli di lettura fornito con la perizia e la lungimiranza che solo un libraio è in grado di offrire. Lui, che ogni giorno aveva a che fare con la fauna più disparata del mondo dei lettori, allora, spazia da Nick Hornby (Febbre a 90°), William Finnegan (premio Pulitzer con Giorni selvaggi. Una vita tra le onde), l’insospettabile (ma mitico) David Foster Wallace (Il tennis come esperienza religiosa) dedicati ai Tesorucci amanti dello sport; Max Brooks di World War Z per gli uomini timidi avventurieri; Andrea Camilleri (Il birraio di Preston), l’amato (di Monadé) Giono (L’uomo che piantava gli alberi), John Fante (Il mio cane stupido) e «il più grande scrittore americano (insieme a McCarthy, Banks e De Lillo» (p. 62) Stephen King con La bambina che amava Tom Gordon per “fargli vincere le sue paure”. E poi Elena Ferrante, Montalbàn, Simenon, Chandler, Dostoevskij, Zola, Vargas Llosa trasformano Come insegnare a leggere all'uomo della tua vita in una grande libreria, luogo (inevitabilmente) protagonista di tutto il pamphlet, elogio di quel luogo da cui
Se ne torna cambiati, sempre. Lo sai bene tu, che da anni rovisti in quella in cui ti porta il cuore, che ti senti, ogni volta che entri in un’altra, ogni volta che acquisti un libro su Internet, come una donna infedele, vagamente colpevole ma felice di essere capace di sperimentare altre strade. (p. 86)e in cui, grazie a te, donna guerriera, anche Tesoruccio avrà trovato il suo habitat. Dedicando un intero capitolo ai classici che «posseggono il magico potere di fare di noi, di là dalla tomba che ci separa, i loro migliori amici» (p. 103) e difendendo a spada tratta i “generi” bistrattati dai grandi critici letterari (fumetti in primis), Monadé sottende a tutto il testo che
Esistono soltanto libri belli e brutti: meglio leggere un libro brutto che non leggere affatto. (p. 23)Su questa affermazione sarebbe necessario scrivere più approfonditamente che in uno spazio dedicat a una recensione. In ogni caso comprate, regalate, lasciate Come insegnare a leggere all'uomo della tua vita nelle Metro come fa Emma Watson con i testi della sua Our shared shelf . Non fatelo leggere ai vostri uomini e divertitevi in questa missione.
Federica Privitera
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