di Paola Mazzaglia
Marsilio, 2017
148 pp.
€ 17,00
Gli ingredienti del romanzo d'esordio di Paola Mazzaglia, già fondatrice dell'agenzia Camelot, sono pochi e semplici: una madre, un figlio, un paesino della Sicilia dove il tempo sembra non trascorrere; e ancora, l'enorme e ingombrante personalità della donna, Maria, attorno alla quale ruotano le vite di diversi compaesani, contrapposta alla riservatezza e voglia/necessità di esplorazione e crescita personale del ragazzo, Mariano; infine, una terza persona, Rosina, una giovane ragazza che andrà a innescare la miccia di questo candelotto di dinamite che sono i rapporti umani e genitoriali.
Marsilio, 2017
148 pp.
€ 17,00
Gli ingredienti del romanzo d'esordio di Paola Mazzaglia, già fondatrice dell'agenzia Camelot, sono pochi e semplici: una madre, un figlio, un paesino della Sicilia dove il tempo sembra non trascorrere; e ancora, l'enorme e ingombrante personalità della donna, Maria, attorno alla quale ruotano le vite di diversi compaesani, contrapposta alla riservatezza e voglia/necessità di esplorazione e crescita personale del ragazzo, Mariano; infine, una terza persona, Rosina, una giovane ragazza che andrà a innescare la miccia di questo candelotto di dinamite che sono i rapporti umani e genitoriali.
Romanzo privato, al di là della trama e dei risvolti, è un romanzo di doppia formazione, che coinvolge sia chi la fase della formazione la sta vivendo in prima persona per esperienze e per età, sia chi invece è convinta, forse, di aver chiuso con i cambiamenti. Dopo tutto, ci si può chiedere, quali sfide può affrontare una donna che ha superato i cinquanta, con un figlio e delle relazioni amicali stabili, la cui posizione sociale all'interno della comunità è stabile e solida? Ma se i romanzi di formazione insegnano qualcosa, è proprio questo: non ci sono età né apparenti stabilità che consentano di resistere (o, in alternativa, di perire) alla forza del cambiamento.
Questo romanzo racconta dunque lo scontro fra una donna che, consapevole del proprio vissuto, è decisa a controllare ciò che ha di più caro, a costo di calcare troppo la mano, e un ragazzo che deve imporre la propria identità personale a se stesso e agli altri, e che non può farlo solo a parole ma anche (soprattutto) con i fatti.
L'occhio dell'autrice si focalizza molto sui gesti quotidiani di Maria e Mariano, prediligendo la prima: le abitudini, i rituali, la passione per le erbe e la vita nella farmacia di paese coprono buona parte delle prime quaranta pagine del testo; sull'altro versante invece troviamo pensieri e azioni ricorrenti di Mariano, il cui bisogno di esplosione, evasione e crescita è palpabile in ogni pagina, così come palpabili sono i contrasti fra i due protagonisti. La tensione emerge da ogni riga, e questo è decisamente un punto a favore del testo d'esordio di Mazzaglia.
D'altro canto, tuttavia, è doveroso segnalare qualche ingenuità, soprattutto nell'uso delle immagini e nello stile, il quale non balza all'occhio per unicità della voce. La stessa nota non proprio positiva si può dedicare al ritmo che, soprattutto nelle prime 40-50 pagine (di 148) risulta lento e poco coinvolgente, di fatto una lunghissima introduzione.
Nel complesso, in ogni caso Romanzo privato risulta un testo godibile e scritto con la delicatezza e l'eleganza che luoghi, tempi e tematiche richiedono. Una delicatezza che si ritrova soprattutto nelle pagine che riguardano Maria, personaggio a cui l'autrice è evidentemente affezionata.
David Valentini
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