Il "lato" più intimo della città, scoperte inedite, angoli nascosti: Alessandro Perissinotto e la sua Parigi

Parigi lato ferrovia,
di Alessandro Perissinotto
Laterza, 2018

pp. 142
€ 13,00 (cartaceo)
€ 8,99 (ebook)




Vi è mai venuto in mente di organizzare un viaggio in una città d’arte ed escludere dalle vostre visite tutte le mete più gettonate? Ad esempio, andare a Parigi e non camminare sull’Avenue des Champs-Elysées, arrampicarsi sulla collina di Montmartre, salire sulla Tour Eiffel o perdersi tra i corridoi del Louvre? A molti sembrerebbe un’eresia, invece Alessandro Perissinotto l’ha trasformata nella filosofia dietro al suo Parigi lato ferrovia, una guida per caso di turisti altrettanto casuali con l’intento di distoglierli dal flusso di massa delle grandi attrazioni locali, imperdibili, per carità, ma secondo lui non primarie nella visita della città.

Perissinotto scegli allora il lato ferrovia, cioè il lato interno delle abitazioni, per ridisegnare la mappa della città: Parigi è divisa in 20 arrondissements che, se guardati dall’alto, «sembra di vedere il tappeto verde di una roulette, quello dove si puntano le fiches» (p.7) e proprio con la metafora del gioco del casinò l’autore struttura gli undici capitoli del suo libro, in un gioco d’azzardo in cui la posta è  il proprio tempo sottratto alle mete da non perdere, ma la vincita possibile è un arricchimento culturale di inestimabile valore. Sì, perché grazie a Perissinotto non solo si desidera pagina dopo pagina una guida come lui per ogni viaggio della propria vita, ma si scopre anche che grazie alla flânerie che l’autore ci ha inculcato, sono mille le cose da scoprire dietro ogni angolo della città. Così si scopre di più sulle linee ferrate abbandonate e trasformate in parchi lussureggianti (come il Parc de la Petite Ceinture du 15e), che le banlieu non sono semplici periferie ma luoghi in cui la missione di integrazione dei governi occidentali ha fallito miseramente, che ci sono quartieri città nella città in cui rievocando Dumas e Apollinaire, Prevert e Zola improvvisamente ci si imbatte nell’orrido ricordo del Bataclan, che nei cimiteri (anche il famosissimo e visitatissimo Père-Lachaise) non sono i morti celebri a suscitare l'interesse più grande, ma le tombe in cui riposano le persone comuni (di cui spesso si vengono a scoprire dettagli di vita sorprendenti), che c’è, infine, un gorilla che lega Brassens a De Andrè e la cui statua bronzea si trova tra rue Cronstadt e rue des Morillons.

Parigi è lato ferrovia anche perché sono i treni, in fondo, ad aver guidato Perissinotto alla scoperta di tutta Parigi. Il padre, confessa, era un vero maniaco di stazioni, vagoni, hotel di viaggiatori e mense dei ferrovieri e, nel momento in cui il sedicenne Alessandro parte alla scoperta della Francia a bordo di un treno, inizia inconsapevolmente la parabola di tutta la sua vita di viaggiatore: cercare i treni, le ferrovie, i luoghi di passaggio di mille viaggiatori per scoprire la vera essenza di una città. Grazie a lui e al suo Parigi lato ferrovia si ha l’impressione di scoprirla davvero l’essenza della capitale francese. Lui, che insegna Teorie e tecniche delle scritture all’Università di Torino e che ha scritto Le colpe dei padri, secondo classificato al Premio Strega 2013), e Quello che l'acqua nasconde (2017), sceglie un piglio lieve, ma sempre didattico, per raccontarci la sua Parigi (raccontando quindi anche se stesso, dato che sono anche i luoghi a definire le persone) con ironia, gioia e obiettività; non c’è mai una celebrazione del luogo che si ama e grazie a questa onestà intellettuale alla fine dei giochi hanno vinto tutti, i lettori e lo scrittore.

Federica Privitera

Cosa c’è di meglio di una lettura al calar del sole in spiaggia per festeggiare delle (fortunate) ferie anticipate? Grazie a @editorilaterza @la_effesenza non ha avuto di che annoiarsi durante le sue vacanze in Sicilia. Il primo libro a farle compagnia è il delizioso libricino di @alessandro.perissinotto, finalista al Premio Strega 2013 e docente all’università di Torino. #ParigiLatoFerrovia esplora gli angoli più nascosti della capitale francese e di arrondissement in arrondissement guida i lettori più curiosi alla scoperta del lato più intimo della città, quello appunto interno e che dà sulla ferrovia. Tra parchi, gallerie, aneddoti interessanti e curiosi sulle personalità che hanno camminato sul suolo dei cugini d’oltralpe, l’autore ci consegna una piacevole lettura estiva. Presto sul sito! #ticonsigliounlibro #libriconsigliati #leggerefabene #consiglidilettura #booktube #bookish #bookworm #bookporn #librichepassione #libridaleggere #libricheamo #instabook #books #libri #igreaders #igread #ilovebooks #ilovereading
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