Il sogno di Solomeo. La mia vita e l'idea del capitalismo umanistico
di Brunello Cucinelli
a cura di M. De Vico Fallani
Feltrinelli, 2018
pp. 176
€ 15 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)
Era dunque assolutamente prevedibile che, appena avuta la notizia dell'uscita di questa autobiografia, avessi la curiosità irrefrenabile di leggerla, e così è stato.
Ne Il sogno di Solomeo, il sessantacinquenne originario di Castel Rigone, provincia di Perugia, ripercorre le tappe principali della sua vita, dall'infanzia contadina alle storie dei suoi familiari, dai pomeriggi al bar del paese in compagnia degli amici agli studi da geometra, dagli inizi della sua azienda alla concezione umanistica dell'imprenditoria.
Proprio attorno a quest'ultimo punto ruota l'intera narrazione, descrivendo quella filosofia che spinge Cucinelli a pensare ai suoi dipendenti come "anime pensanti", e non soltanto come semplici ingranaggi all'interno di un macchinario.
Alla fine del libro quello che resta al lettore è la sensazione di aver attraversato con gli occhi di Cucinelli le pianure umbre, di aver assistito alla realizzazione del teatro che porta il cognome del suo fondatore, di essere stato spettatore dell'idea profondamente umanistica dell'imprenditoria che permea da sempre i pensieri di questo innovativo stilista.
La fondazione della casa di moda, come lui ha più volte ribadito, è stata solo un'attività secondaria rispetto all'intento di realizzare questo sogno.
Il sogno di Solomeo è un libro da consigliare non solo a quanti amano le autobiografie, ma anche a coloro che credono che l'unico modo per fare imprenditoria sia interessarsi solamente al profitto, senza curarsi del lato umano delle faccende: Brunello Cucinelli dimostra ampiamente in queste poche pagine che porre la persona, l'essere vivente al centro del lavoro non costituisce un punto di debolezza dell'azienda, ma anzi aiuta a sviluppare al meglio l'impresa.
Chissà che in futuro non si riesca a comprendere come il felice esempio di questa prestigiosa sartoria non debba costituire un'eccezione, ma la giusta normalità alla quale aspirare?
di Brunello Cucinelli
a cura di M. De Vico Fallani
Feltrinelli, 2018
pp. 176
€ 15 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)
La storia dello stilista e imprenditore Brunello Cucinelli ha due elementi che mi affascinano da sempre: l'origine umbra, che condivido con lui, e la moda, un settore che, come la maggior parte delle donne, amo moltissimo.Mie amate figlie ...dovete avere un sogno, deve essere un sogno che renda lieta non soltanto l’intera umanità del nostro tempo, ma anche quella a venire. Però incontrerete giorni difficili; non saranno molti, ma porteranno un peso nel vostro animo, che la ragione saprà forse spiegare, ma il cuore non potrà togliere. Allora non rimanete in casa, uscite, da sole, nel verde della campagna, e immergete lo sguardo nell'azzurro infinito del cielo; in esso è Dio, e se è sera, le stelle, con la loro luce scherzosa, sapranno donarvi di nuovo la serenità perduta.
Era dunque assolutamente prevedibile che, appena avuta la notizia dell'uscita di questa autobiografia, avessi la curiosità irrefrenabile di leggerla, e così è stato.
Ne Il sogno di Solomeo, il sessantacinquenne originario di Castel Rigone, provincia di Perugia, ripercorre le tappe principali della sua vita, dall'infanzia contadina alle storie dei suoi familiari, dai pomeriggi al bar del paese in compagnia degli amici agli studi da geometra, dagli inizi della sua azienda alla concezione umanistica dell'imprenditoria.
Proprio attorno a quest'ultimo punto ruota l'intera narrazione, descrivendo quella filosofia che spinge Cucinelli a pensare ai suoi dipendenti come "anime pensanti", e non soltanto come semplici ingranaggi all'interno di un macchinario.
Il fine sentire umano fu la saggezza dei Greci antichi. Sono sempre stato influenzato da un luminoso pensiero di Adriano imperatore: “In latino ho condotto l’Impero ma in greco ho pensato e vissuto”. La mia gratitudine per la Grecia è immensa.Questo pensiero affonda le radici nelle innumerevoli letture che hanno percorso l'intera esistenza dell'imprenditore e che hanno per protagonisti i grandi pensatori e filosofi del passato:
Il fine sentire umano fu la saggezza dei Greci antichi. Sono sempre stato influenzato da un luminoso pensiero di Adriano imperatore: “In latino ho condotto l’Impero ma in greco ho pensato e vissuto”. La mia gratitudine per la Grecia è immensa.La storia di Cucinelli scorre tra i suoi successi personali (il matrimonio, la nascita delle figlie e delle nipotine), e professionali, i viaggi nel mondo alla ricerca di nuovi partner commerciali, di nuovi clienti, ma anche i numerosi premi ricevuti, tra i quali spiccano quelli conferitogli dal prestigioso Kiel Institute for the World Economy, in Germania (questa la motivazione: “Brunello Cucinelli personifica perfettamente la tradizione del mercante onorevole”), e la laurea honoris causa in Filosofia ed etica nei rapporti umani da parte dell'Università degli Studi di Perugia, ricevuta con viva emozione dallo stilista.
Alla fine del libro quello che resta al lettore è la sensazione di aver attraversato con gli occhi di Cucinelli le pianure umbre, di aver assistito alla realizzazione del teatro che porta il cognome del suo fondatore, di essere stato spettatore dell'idea profondamente umanistica dell'imprenditoria che permea da sempre i pensieri di questo innovativo stilista.
Penso alle parole della persona antica che mi è più cara: Marco Aurelio, parafrasando il teatro, chiude infatti così i suoi pensieri: “Nella vita anche tre atti possono essere l’intero dramma”. Mi consolo di questa carezza dell’anima, perché so che chi ha fissato il mio tempo è lo stesso che ha stabilito la mia azione; e ancora convinto dal grande filosofo stoico e imperatore, so di non essere responsabile né dell’uno né dell’altra. Per questo continuo a vivere e ad agire, pronto ad uscire di scena sereno, perché sereno è Colui che mi congederà.Infatti, l'idea del perugino Cucinelli è stata quella di dare vita a un borgo a misura d'uomo (quello di Solomeo), un luogo che possa richiamare gli antichi fasti della cultura classica e dove poter vivere in armonia con la natura.
La fondazione della casa di moda, come lui ha più volte ribadito, è stata solo un'attività secondaria rispetto all'intento di realizzare questo sogno.
Il sogno di Solomeo è un libro da consigliare non solo a quanti amano le autobiografie, ma anche a coloro che credono che l'unico modo per fare imprenditoria sia interessarsi solamente al profitto, senza curarsi del lato umano delle faccende: Brunello Cucinelli dimostra ampiamente in queste poche pagine che porre la persona, l'essere vivente al centro del lavoro non costituisce un punto di debolezza dell'azienda, ma anzi aiuta a sviluppare al meglio l'impresa.
Chissà che in futuro non si riesca a comprendere come il felice esempio di questa prestigiosa sartoria non debba costituire un'eccezione, ma la giusta normalità alla quale aspirare?
Il mio sogno, chi avrà avuto la pazienza di leggere questo libro lo avrà capito, è quello di combinare insieme la bellezza del passato con la bellezza del futuro. Forse non è facile, ma che non si tratti di utopia lo dimostrano gli anni recenti di Solomeo: coniugare impresa e famiglia, innovazione e tradizione, profitto e dono, denaro e umanità.Ilaria Pocaforza