Non è Bridget, non è Carrie: è Allegra Casanova di "Mal che vada ci innamoriamo"

Mal che vada ci innamoriamo
di Mary G. Baccaglini
Garzanti, 2018

pp. 331
€ 16,90 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)
 

Alzo il calice di vino rosso abbandonato sul tavolo del salotto e mi dico sottovoce: «Brindo a te ragazza. Alla fusione di oggi che ti ha fatto guadagnare più soldi di quanti ne avresti mai immaginati, al tuo attico con vista su piazza San Babila, e a questo splendore di uomo che ti aspetta a letto. Vorrei aggiungere che entri in una 42 pur riempiendoti quotidianamente di gelato alla stracciatella. Vai così baby».Mi guardo intorno e non posso evitare di venire colpita dalla brutale realtà delle cose, che non hanno nulla a che vedere con quelle che mi invento. (p. 15) 
Allegra Casanova vive a Milano. Abita in un appartamento con altre due coinquiline, ha delle bellissime amicizie, adora il gelato alla stracciatella e Star Wars. Allegra scrive una rubrica di consigli amorosi, "Storie possibili", su una magazine alla moda della città. A ogni lettera che le arriva lei propone una serie di opzioni che porteranno a un finale più o meno bello per la lettrice. Lei in questo è maestra: sin da piccola si è sempre riscritta i propri finali, quando la vita non andava come voleva lei. Ciò in cui non è maestra però è applicare a se stessa i consigli che dà alle sue lettrici. Come Alice nel paese delle meraviglie, dà ottimi consigli ma poi non sa seguirli. Passa da caso umano a caso umano, un po' per fare ricerche di lavoro, un po' perché, come tutti anche nella cinica Milano, è alla ricerca dell'anima gemella. Saltellando tra uomini bugiardi e vaschette di gelato, tra anaffettivi e cibo cinese d'asporto, sempre supportata dalle sue amiche, si districa in questo aggrovigliato mondo dell'amore, cercando di imparare a rischiare di più e ascoltare di più il proprio cuore.

Mal che vada ci innamoriamo è il romanzo di esordio di Mary G. Baccaglini, ormai da anni conosciuta come la mano e il cuore dietro il blog "Confessioni di una mente cinica isterica e romantica". Si parla d'amore, si parla di sesso e orgasmi e di cosa ci meritiamo noi donne. Una cosa è certa: non dobbiamo accontentarci, dobbiamo lottare ed essere convinte che ci meritiamo il meglio e un uomo che ci ami davvero. Allegra Casanova, che con un cognome così pare quasi a essere condannata a cercare l'amore, è l'incarnazione della donna a cui gli interventi del blog si sono rivolti in tutti questi anni.
E soprattutto mi viene in mente che durante entrambe le guerre mondiali i militari dal fronte riuscivano a scrivere lettere con una certa regolarità, morte permettendo, e che quindi non esiste una sola buona ragione per cui un uomo normodotato con tutte le dita della mano al posto giusto e le corde vocali intatte non riesca a scrivere un messaggio su WhatsApp. (p. 106)
Allegra è affamata di vita, caotica, piena di insicurezze. Non è una modella, ma ha imparato a volersi bene e ad accettare tutte le sue smagliature fisiche e mentali nel corso degli anni. Si lancia nelle relazioni, si schianta contro pareti di cemento armato e si fa anche malissimo. Racchiude diversi elementi delle eroine della letteratura di genere: è un po' Bridget Jones e un po' Carrie Bradshaw perché  la necessità di trovare l'amore è uguale a qualunque latitudine. Ha attorno a sé un terzetto di amici pronti a supportala: Isabella, fidanzata con il perfetto Maurizio (che è un po' perfido Richard), Ludovica, determinata e corazzata (un po' Miranda) e Olimpia con i suoi occhi spiazzati dall'abbandono dei genitori e con un problema con il contatto fisico.
Intorno a loro ruota il mondo degli appuntamenti della Milano di oggi, composta di rapidi match fatti da Tinder e da una buona dose di alcol. Il panorama appare sconcertante e deludente: traditori, bugiardi, pieni di fisime, maniaci del controllo, stalker. Anche quando un uomo sembra andare bene, poi si scopre essere fidanzato e dedito al tradimento seriale, oppure si professa anaffettivo per evitare di mettersi in gioco. E se un tempo Bridget Jones aspettava che Daniel Cleever la richiamasse controllando ossessivamente la segreteria, oggi Allegra e le amiche si disperano per una spunta blu su Whatsapp.
Si ride, ci si esaspera, a volte ci si riconosce nelle situazioni di Allegra e a volte si riconosce che anche noi donne ci mettiamo del nostro per intralciare la nostra felicità e non è solo colpa delle mancanze dell'uomo di turno. Se poi si ha la fortuna di avere un compagno valido al nostro fianco, si ringrazia la buona stella, vista la merce in circolazione. Se invece non lo si ha, dopo la lettura di Mal che vada ci innamoriamo si potrà andare in giro alla ricerca con un po' più di consapevolezza e attenzione. Sempre convinte di meritarci il meglio e di poter vivere il nostro finale possibile e non solo di immaginarlo.
Giulia Pretta



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