Foto di ©Luca Triesce, 2018 |
Da pochi giorni è arrivato in libreria il nuovo romanzo di Luca Bianchini, So che un giorno tornerai (Mondadori), e l'ho recensito qui: una storia d'amore intrecciata a un romanzo famigliare che parla delle nostre passioni e delle nostre mancanze, di rimpianti e rimorsi, della difficoltà di diventare genitori ed esserlo appieno. Nella Trieste degli anni Sessanta, una madre giovanissima si trova a fare i conti con la propria figlia indesiderata e con l'abbandono del suo amante: accettare la maternità e rinunciare all'amore, o ricominciare daccapo, a costo di abbandonare la figlioletta Emma? Nessuna strada è per sempre, ma ogni percorso richiede dedizione e il coraggio di non voltarsi indietro e scommettere sul futuro...
Ancora commossa dalle pagine di questo nuovo romanzo, in grado di divertire e turbare al tempo stesso, ma sempre con piacevolezza, ho pensato di fare qualche domanda a Luca Bianchini.
Raccontare il rifiuto della maternità non è mai semplice, specialmente in un paese come l’Italia, dove la figura materna viene subito associata alla protezione e a un abbraccio accogliente. Come è nato il tuo desiderio di creare una protagonista come Angela?
Dalla realtà, perché questa storia è ispirata alla verità, e a raccontarmela è stata proprio la figlia «abbandonata» o meglio lasciata in custodia ai nonni e agli zii. Mi sono chiesto: cosa succede nella testa di una ragazza che compie un gesto simile? Un uomo che ti lascia può provocare una cosa simile? Così ho cercato di immaginarla… senza né giudicarla né demolirla. Semplicemente ho provato a entrare nella sua testa e nel suo cuore.
Anche la paternità in questo romanzo viene messa in discussione: il padre naturale di Emma, Pasquale, fugge prima della nascita della figlia, solo perché lei è femmina; il possibile padre adottivo, Ferruccio, è più volte restio a legare con la ragazza. Qual è il tuo ideale di padre?
Il padre per me è un albero: rassicurante, fermo, presente, che ti mette al riparo, che ti regala un fiore. Un padre non deve fare troppo, per me. Deve restare lì come un albero: sapere che se hai bisogno c’è. Purtroppo sono pochi i padri alberi… spesso sono fuscelli che si muovono con il vento.
So che un giorno tornerai di Luca Bianchini Mondadori, 2018 pp. 264 € 18 (cartaceo) € 9,99 (ebook) |
«Nerina preparava quel piatto solo se era di buonumore, perché gli gnochi de pan le ricordavano che si può essere felici con poco». E tu, Luca, pensi di poter essere felice con poco? Quali sono i tuoi “gnochi de pan”?
I miei "gnochi de pan" sono un bicchiere di vino anche in solitudine davanti a un bel paesaggio, magari un tramonto sul mare fuori stagione, sapendo che le persone intorno a me stanno bene e ogni tanto mi pensano. Beh, questa per me è la felicità.
«Il tempo scorre e non ti lascia quasi niente, più rimpianti che ricordi». Dei rimpianti non vogliamo parlare; ci racconti invece quale ricordo di questo 2018 vorresti portare sempre con te?
Il viaggio in Perù, tra altitudini e paesaggi mozzafiato con quelle nuvole che puoi toccare con un dito. Una sera abbiamo dormito a casa dei contadini di un’isola del lago Titicaca senza luce, senza corrente, senza acqua, e ci siamo divertiti come poche volte nella vita.
«La vita non è mai giusta. La devi prendere come il vento o come i vecchi: li assecondi anche quando non sei d’accordo. È l’unico modo che abbiamo per non naufragare». Scrivere ciò che vogliamo può essere un modo per non assecondare troppo la vita senza naufragare?
Forse. La scrittura per me è una zattera a cui mi aggrappo per combattere tutte le cose che non vanno come vorrei. A volte una bella prosa ti consola quando la vita fa schifo.
La famiglia Pipan è veramente unita: Angela si allontana perché, in fondo, sa di poter tornare in qualsiasi momento a casa e che sarà sempre accolta. Cosa ne pensi delle famiglie allargate di oggi?
Penso che non abbiamo alternative, ma che possono creare un po’ di confusione, perché non sai più a chi dare retta. Per cui i ragazzi crescono con tante persone che li seguono ma hanno meno punti di riferimento… ma ce la faranno comunque. L’importante è che i genitori separati non si facciano la guerra come fanno troppo spesso dimostrando al mondo la loro scarsa intelligenza.
Trieste non è solo lo sfondo della narrazione, ma con la sua bora imprevedibile e le sue stradine viene raccontata con grande amore. Quando hai scoperto questa città e cosa ti colpisce particolarmente?
L’ho scoperta anni fa e non so perché ma sapevo da subito che mi sarebbe piaciuta. Mi piace perché è irraggiungibile, ha un cielo unico al mondo, una piazza che è un teatro e poi ci sono i triestini: persone che se si fanno conoscere non puoi non amare.
Porterai l’irrequieta Angela a spasso per l’Italia? Quando e dove inizieranno gli incontri?
Non ho mai conosciuto Angela ma solo Emma… ed Emma è venuta con me nelle prime tappe di questo tour mimetizzata tra il pubblico. Sono stati giorni indimenticabili.
Grazie, Luca! E speriamo che presto tanti lettori leggano la storia di Angela ed Emma!
Intervista a cura di Gloria M. Ghioni
Se vi va di seguire il tour del libro, ecco i prossimi appuntamenti:
Se vi va di seguire il tour del libro, ecco i prossimi appuntamenti:
OTTOBRE
Mercoledì 17 ottobre Gallarate. Museo Maga, ore 21.00.
Nell’ambito del Festival DuemilaLibri
Giovedì 18 ottobre Milano. Firma copie in IBS ore 11.00
(evento chiuso al pubblico)
Venerdì 19 ottobre Torino. Feltrinelli, ore 19.00 Incontro
con Preziosi sul film
Sabato 20 ottobre Catanzaro. Libreria Ubik, ore 18.30
Lunedì 22 ottobre Rimini. Convention Ubik (Hotel Ambasciatori Viale Vespucci 22), ore 14.30
Martedì 23 ottobre. Bari. Libreria Feltrinelli, ore 18.30
Mercoledì 24 ottobre Mola di Bari. Libreria Culture Club
Café, ore 19.00
Sabato 27 ottobre Roma. Libreria Granai, ore 12.00
Lunedì 29 ottobre Gorizia. Libreria Ubik, ore 18.30
Martedì 30 ottobre Udine. Bar Cantarena, ore 18.30
NOVEMBRE
Sabato 3 novembre Genzano (RM). Inaugurazione Libreria
Mondadori, ore 18.30
Lunedì 5 novembre Verona. Libreria Feltrinelli, ore 18.30
Giovedì 8 novembre Pesaro. Libreria Mondadori, ore 18.00
Venerdì 9 novembre Pescara. Festival FLA
Domenica 11 novembre Seregno. Ore 15.30 Festival Zappa
Lunedì 12 novembre Biella. Libreria Giovannacci, ore 21.00
Venerdì 16 novembre Varese. Libreria Ubik, ore 18.30
Sabato 17 novembre Milano. Agorà, La Triennale, ore 18.30
nell’ambito di Bookcity
Lunedì 19 novembre Aosta. Libreria La Page, ore 18.30
Martedì 20 novembre Torino. Unione Industriali, ore 21.00