di Chiara Frugoni
Il Mulino, 2018
pp. 386
€ 40 (cartaceo, carta patinata, copertina rigida, ediz. a colori)
Utili o pericolosi, fantastici o reali, esotici o domestici: gli animali, nel Medioevo, vengono sempre visti in funzione del loro rapporto con l'uomo. La loro presenza è fittissima, come dimostra questo prezioso libro di Chiara Frugoni, splendido sia nella forma sia nei contenuti: nelle quasi quattrocento pagine patinate, ai testi che testimoniano l'indagine curiosa, animata e sempre vivace della storica, si accompagnano splendide foto-riproduzioni di manoscritti, mappe, sculture, quadri e arazzi in grado di lasciare a bocca aperta. E non solo per i loro colori sgargiantissimi e l'ottimo stato di conservazione, nonostante i secoli trascorsi, ma soprattutto per i contenuti inaspettati e spesso spiazzanti che sfilano davanti ai nostri occhi anche a una prima osservazione.
Sfogliando le pagine, i titoli curiosi dell'autrice invitano subito il lettore a correre al paragrafo, per scoprire i segreti nascosti dietro la presenza massiccia di unicorni, grifoni, centauri,... Inevitabilmente, però, l'immagine richiama la nostra attenzione: è una perfetta osmosi, quella tra documenti e saggio, capace di avvincerci in un percorso tutt'altro che scontato. Infatti, la sorpresa arriva subito: gli animali fantastici affiancano quelli reali persino nella Bibbia! Adamo è chiamato a dare un nome a tutti gli animali creati da Dio: soprattutto nelle miniature o nelle rappresentazioni sulle cupole, come a San Marco a Venezia, sfilano specie quanto meno strane, per non dire fantasiose!
Diversa è la dimensione dei bestiari, in cui la descrizione degli animali è accompagnata dalla loro relativa moralizzazione, ibrido tra storia naturale e favola erudita. Qui, fanno la loro comparsa i classici greci e latini, rimodellati fino alla riscrittura e ibridati con storie dal folclore locale. Viene operata una netta divisione tra gli animali utili all'uomo e quelli feroci, tra cui compaiono soprattutto quelli che non si possono incontrare nella realtà. Eppure questi animali fantasiosissimi vengono spacciati per veri, sui mercati compaiono i loro resti pregiati e costosi, ovviamente frutto di arguti rimaneggiamenti e creazioni umane. Persino i predicatori attingono ai bestiari e ripetono al loro pubblico di fedeli: "non sono favole queste"! Ma la funzione dei bestiari è soprattutto una: rassicurare gli uomini sugli animali feroci, che vengono sempre e comunque battuti o domati dall'uomo. Qualche esempio? Gli orsi, presentati soprattutto come animali ormai ammaestrati, o persino gli imprevedibili e violenti unicorni, che vengono ammansiti da una vergine e poi uccisi da un cavaliere.

Ma gli animali compaiono anche nelle affascinanti mappae mundi che tappezzano o pavimentano chiese e palazzi, o che occupano preziosi manoscritti. Si tratta di mappe che, oltre a offrire la caratteristica rappresentazione del mondo "a T", intersecano vari episodi biblici e storici, in cui figurano molti animali. Chiara Frugoni si sofferma in particolare sulla suggestiva e anonima Mappa di Ebstorf, dove i vari animali vengono rappresentati accanto al loro incantesimo. I maggiori pericoli sono concentrati, comprensibilmente, nei continenti meno esplorati. Là, fanno la loro comparsa strane presenze, persino semi-umane, che suscitano sicuramente un sorriso nel lettore di oggi.
E che dire dei tanti animali pericolosi della realtà? Il lupo, l'orso, il cinghiale ricorrono nell'Alto Medioevo, mentre successivamente prendono maggior spazio pantere (curiosamente maculate!), leoni e tigri, spesso interpretati allegoricamente.
Tra le tante curiosità, impossibile non strabuzzare gli occhi davanti ai processi per gli animali! Sembra un racconto alla Orwell, quello che ci presenta Chiara Frugoni: cinghiali e maiali processati davanti alla folla dei loro simili e ai padroni, a osservare gli imputati quasi sempre messi a morte tra atroci sofferenze. E invece era la realtà: grottesca, luttuosa, violenta, terribilmente terrorizzata da tutto quel che l'uomo non riusciva a dominare.
In questo cammino iconografico e testuale, Chiara Frugoni ci accompagna alla scoperta di un rapporto di do ut des perenne, ben lontano dalla fratellanza piena che solo San Francesco sembra portare - unicum. Il libro si chiude con una domanda: e oggi? Cosa potremmo scrivere sul legame uomo-animale? Davvero è cambiato tutto e certe torture non sono ripetibili? È un segno di netta evoluzione tenere ormai separata la zoologia dalla leggenda? Come sempre, arte e storia aiutano a riflettere sul passato, ma sono anche un ponte prezioso per capire più a fondo vizi, qualità e potenzialità di chi siamo. Una splendida nuova uscita da aggiungere nella propria libreria, tra i volumi più cari.
GMGhioni
Sfogliando le pagine, i titoli curiosi dell'autrice invitano subito il lettore a correre al paragrafo, per scoprire i segreti nascosti dietro la presenza massiccia di unicorni, grifoni, centauri,... Inevitabilmente, però, l'immagine richiama la nostra attenzione: è una perfetta osmosi, quella tra documenti e saggio, capace di avvincerci in un percorso tutt'altro che scontato. Infatti, la sorpresa arriva subito: gli animali fantastici affiancano quelli reali persino nella Bibbia! Adamo è chiamato a dare un nome a tutti gli animali creati da Dio: soprattutto nelle miniature o nelle rappresentazioni sulle cupole, come a San Marco a Venezia, sfilano specie quanto meno strane, per non dire fantasiose!
Diversa è la dimensione dei bestiari, in cui la descrizione degli animali è accompagnata dalla loro relativa moralizzazione, ibrido tra storia naturale e favola erudita. Qui, fanno la loro comparsa i classici greci e latini, rimodellati fino alla riscrittura e ibridati con storie dal folclore locale. Viene operata una netta divisione tra gli animali utili all'uomo e quelli feroci, tra cui compaiono soprattutto quelli che non si possono incontrare nella realtà. Eppure questi animali fantasiosissimi vengono spacciati per veri, sui mercati compaiono i loro resti pregiati e costosi, ovviamente frutto di arguti rimaneggiamenti e creazioni umane. Persino i predicatori attingono ai bestiari e ripetono al loro pubblico di fedeli: "non sono favole queste"! Ma la funzione dei bestiari è soprattutto una: rassicurare gli uomini sugli animali feroci, che vengono sempre e comunque battuti o domati dall'uomo. Qualche esempio? Gli orsi, presentati soprattutto come animali ormai ammaestrati, o persino gli imprevedibili e violenti unicorni, che vengono ammansiti da una vergine e poi uccisi da un cavaliere.

Ma gli animali compaiono anche nelle affascinanti mappae mundi che tappezzano o pavimentano chiese e palazzi, o che occupano preziosi manoscritti. Si tratta di mappe che, oltre a offrire la caratteristica rappresentazione del mondo "a T", intersecano vari episodi biblici e storici, in cui figurano molti animali. Chiara Frugoni si sofferma in particolare sulla suggestiva e anonima Mappa di Ebstorf, dove i vari animali vengono rappresentati accanto al loro incantesimo. I maggiori pericoli sono concentrati, comprensibilmente, nei continenti meno esplorati. Là, fanno la loro comparsa strane presenze, persino semi-umane, che suscitano sicuramente un sorriso nel lettore di oggi.

Tra le tante curiosità, impossibile non strabuzzare gli occhi davanti ai processi per gli animali! Sembra un racconto alla Orwell, quello che ci presenta Chiara Frugoni: cinghiali e maiali processati davanti alla folla dei loro simili e ai padroni, a osservare gli imputati quasi sempre messi a morte tra atroci sofferenze. E invece era la realtà: grottesca, luttuosa, violenta, terribilmente terrorizzata da tutto quel che l'uomo non riusciva a dominare.
In questo cammino iconografico e testuale, Chiara Frugoni ci accompagna alla scoperta di un rapporto di do ut des perenne, ben lontano dalla fratellanza piena che solo San Francesco sembra portare - unicum. Il libro si chiude con una domanda: e oggi? Cosa potremmo scrivere sul legame uomo-animale? Davvero è cambiato tutto e certe torture non sono ripetibili? È un segno di netta evoluzione tenere ormai separata la zoologia dalla leggenda? Come sempre, arte e storia aiutano a riflettere sul passato, ma sono anche un ponte prezioso per capire più a fondo vizi, qualità e potenzialità di chi siamo. Una splendida nuova uscita da aggiungere nella propria libreria, tra i volumi più cari.
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