Sarah – vita di Sarah Jessica Parker illustrata da Roberta Zeta
illustrato da Roberta Zeta
testi di Lorenza Tonani
Pavia, Hop! Edizioni, 2018
pp. 88
€ 18 (cartaceo)
Ormai possiamo dirlo apertamente: ogni uscita della collana "Per aspera ad astra" (Hop! Edizioni) è un vero e proprio gioiellino. Dopo averci deliziato con le biografie di tante donne guerriere (Madonna, Marina Abramovic, Frida Kahlo, Audrey Hepburn, Maria Callas, Coco Chanel, Virginia Woolf), la casa editrice pavese torna in libreria con una nuova opera, stavolta dedicata ad un'icona moderna, un vero e proprio mito per tutte le amanti della serie televisiva cult Sex and the city, ovvero Sarah Jessica Parker, alias Carrie Bradshaw.
Anche se ormai il volto dell'attrice è noto a livello mondiale, pochi conoscono la sua storia personale, decisamente molto diversa da quella del personaggio che l'ha portata al successo. Se oggi identifichiamo la sua figura con quella della single incallita protagonista del serial, non dobbiamo dimenticare che, in realtà, la sua biografia è molto diversa: durante la sua infanzia, infatti, dovette affrontare pesanti ristrettezze economiche, trasferimenti lampo, cambiamenti repentini e allontanamenti forzati, come il divorzio dei suoi genitori.
La piccola Sarah impara presto a contare sulle proprie forze, anche grazie alla scoperta di un incredibile talento che la porta ben presto a calcare le tavole del palcoscenico. Sarah non è l'unica in famiglia a vantare delle straordinarie doti recitative poiché anche i fratelli che la seguono durante i primi provini ottengono spesso delle parti nelle stesse rappresentazioni. Anche grazie all'adorata mamma, infatti, i bambini della famiglia Parker imparano presto ad apprezzare il valore dell'arte, della musica e del teatro, «gli unici divertimenti per cui, bene o male, i soldi si dovevano trovare» (p. 2). In questi anni difficili, in cui la famiglia conduce una vita talvolta di stenti, Sarah vede aprirsi di fronte a sé una strada chiara: la recitazione. Ha undici anni quando prende parte ad una rappresentazione teatrale piuttosto importante, Gli innocenti, diretta da Harold Pinter, in quel di Broadway. La famiglia la segue, sognando un futuro migliore per tutti loro.
Pian piano, ruolo dopo ruolo, Sarah colleziona ingaggi e viene scelta per parti sempre più importanti, fino al grande passo, il film che la proietterà tra le grandi stelle americane: Footloose. Il film diventa un vero e proprio trampolino di lancio per la futura Carrie, la quale vede finalmente realizzarsi il suo sogno. Sarà questa la salvezza di Sarah: grazie ai primi incarichi riesce presto a spiccare il volo, conquistando autonomia e indipendenza economica e gettando le basi per il proprio futuro professionale. Uno dopo l'altro si susseguono i successi, e Sarah impara presto che il proprio talento è poliedrico e multiforme: interpreta storie molto diverse ed in ognuna di esse dimostra un'abilità notevole. Un gradino dopo l'altro, la giovane attrice giunge alla parte che la consacrerà definitivamente, Carrie Bradshaw. Sarah ancora non sa cosa l'attende quando Darren Star, autore di successo, vero e proprio guru delle serie tv americane degli anni novanta, la contatta per un nuovo prodotto, a suo dire davvero rivoluzionario. La sua idea è quella di portare in televisione la vita delle donne contemporanee, l'amore moderno, senza vincoli, disinibito: se davvero si rappresentasse sullo schermo lo stesso linguaggio che si sente nei club notturni o tra i tavoli di un bar qualsiasi, dove un gruppo di amiche si racconta vicendevolmente le avventure notturne e le paturnie sentimentali, senza peli sulla lingua né censure, cosa accadrebbe? Il punto di partenza è il libro di Candace Bushnell, Sex and the city, mentre la scintilla che fa scattare la magia, invece, è proprio Sarah Jessica Parker. È a lei che pensa subito Star: l'autore è in cerca dell'attrice perfetta e in lei rivede i tratti della sua protagonista. A farla capitolare sarà l'offerta di rivestire anche il ruolo di produttore esecutivo: ancora non lo sa, ma questa sarà la svolta della sua carriera.
Sex and the city, in onda su HBO dal 1998, si rivela un successo plenetario: milioni di donne si rivedono nelle disavventure amorose delle protagoniste della serie, ognuna caratterizzata diversamente, le quali, finalmente, parlano con un linguaggio familiare alle spettatrici. Nell'epoca dell'amore non esclusivo, dell'incertezza, delle promesse non mantenute e delle relazioni aperte, moltissime donne apprezzano e capiscono la ricerca – che pare senza sbocchi – del principe azzurro, l'infinito ed estenuante tira e molla dell'amore idealizzato e assoluto – Mr. Big – nonché le folli corse per accaparrarsi l'ultimo paio di Manolo Blanhick in saldo.
Sex and the city parla, in maniera diretta ed efficace, delle donne contemporanee, utilizzando il loro stesso linguaggio e i loro stessi riferimenti. La vita frenetica della città, i rapporti d'amicizia tanto intensi da essere indispensabili, la passione per la moda: tutto viene condensato in una serie che avrà il merito di sconvolgere le tradizionali regole del serial.
Il libro di Hop! Edizioni, riesce nell'intento di rappresentare le ragioni di un successo clamoroso non dimenticando di illustrare la parabola biografica di Sarah Jessica Parker: il libro non tralascia nulla della sua carriera precedente né omette le scelte compiute dall'attrice dopo il grande successo del serial televisivo.
Particolarmente interessanti sono le tavole che parlano delle sua attività sul versante benefico, così come lasciano il segno quelle dedicate alle attività imprenditoriali intraprese sulla scia del grande successo: dalla linea editoriale SJP per la casa editrice Hogart, passando dalla linea di profumi fino all'immancabile – data la grande passione di Carrie – collezione di scarpe col suo marchio.
Come di consueto nelle pubblicazioni Hop!, nulla è lasciato al caso e ogni tavola è strutturata con grande cura: i testi – a cura di Lorenza Tonani – raccontano con estrema chiarezza ogni tappa della vita di Sarah e le illustrazioni di Roberta Zeta (già illustratrice, per la stessa collana, della biografia illustrata su Audrey Hepburn) sono estremamente ben curate e affascinano il lettore, attraverso i dettagli definiti e ritratti fedeli. L'indubbio talento artistico della Zeta va di pari passo con l'efficace capacità comunicativa della Tonani, formando un binomio di sicuro successo. Testi e immagini sono perfettamente calibrati e funzionali l'uno all'altro: una volta girata l'ultima pagina, si ha la sensazione di aver conosciuto maggiormente quella che per molti anni è stata – ed è tuttora – sulle copertine di giornali, riviste e locandine, una vera e propria icona moderna di stile e carisma, completando un ritratto finora incompleto e apprezzando, una volta di più, l'attrice Sarah Jessica Parker, perfetto volto della mitica Carrie Bradshaw.
illustrato da Roberta Zeta
testi di Lorenza Tonani
Pavia, Hop! Edizioni, 2018
pp. 88
€ 18 (cartaceo)
Ormai possiamo dirlo apertamente: ogni uscita della collana "Per aspera ad astra" (Hop! Edizioni) è un vero e proprio gioiellino. Dopo averci deliziato con le biografie di tante donne guerriere (Madonna, Marina Abramovic, Frida Kahlo, Audrey Hepburn, Maria Callas, Coco Chanel, Virginia Woolf), la casa editrice pavese torna in libreria con una nuova opera, stavolta dedicata ad un'icona moderna, un vero e proprio mito per tutte le amanti della serie televisiva cult Sex and the city, ovvero Sarah Jessica Parker, alias Carrie Bradshaw.
Anche se ormai il volto dell'attrice è noto a livello mondiale, pochi conoscono la sua storia personale, decisamente molto diversa da quella del personaggio che l'ha portata al successo. Se oggi identifichiamo la sua figura con quella della single incallita protagonista del serial, non dobbiamo dimenticare che, in realtà, la sua biografia è molto diversa: durante la sua infanzia, infatti, dovette affrontare pesanti ristrettezze economiche, trasferimenti lampo, cambiamenti repentini e allontanamenti forzati, come il divorzio dei suoi genitori.
La piccola Sarah impara presto a contare sulle proprie forze, anche grazie alla scoperta di un incredibile talento che la porta ben presto a calcare le tavole del palcoscenico. Sarah non è l'unica in famiglia a vantare delle straordinarie doti recitative poiché anche i fratelli che la seguono durante i primi provini ottengono spesso delle parti nelle stesse rappresentazioni. Anche grazie all'adorata mamma, infatti, i bambini della famiglia Parker imparano presto ad apprezzare il valore dell'arte, della musica e del teatro, «gli unici divertimenti per cui, bene o male, i soldi si dovevano trovare» (p. 2). In questi anni difficili, in cui la famiglia conduce una vita talvolta di stenti, Sarah vede aprirsi di fronte a sé una strada chiara: la recitazione. Ha undici anni quando prende parte ad una rappresentazione teatrale piuttosto importante, Gli innocenti, diretta da Harold Pinter, in quel di Broadway. La famiglia la segue, sognando un futuro migliore per tutti loro.
Pian piano, ruolo dopo ruolo, Sarah colleziona ingaggi e viene scelta per parti sempre più importanti, fino al grande passo, il film che la proietterà tra le grandi stelle americane: Footloose. Il film diventa un vero e proprio trampolino di lancio per la futura Carrie, la quale vede finalmente realizzarsi il suo sogno. Sarà questa la salvezza di Sarah: grazie ai primi incarichi riesce presto a spiccare il volo, conquistando autonomia e indipendenza economica e gettando le basi per il proprio futuro professionale. Uno dopo l'altro si susseguono i successi, e Sarah impara presto che il proprio talento è poliedrico e multiforme: interpreta storie molto diverse ed in ognuna di esse dimostra un'abilità notevole. Un gradino dopo l'altro, la giovane attrice giunge alla parte che la consacrerà definitivamente, Carrie Bradshaw. Sarah ancora non sa cosa l'attende quando Darren Star, autore di successo, vero e proprio guru delle serie tv americane degli anni novanta, la contatta per un nuovo prodotto, a suo dire davvero rivoluzionario. La sua idea è quella di portare in televisione la vita delle donne contemporanee, l'amore moderno, senza vincoli, disinibito: se davvero si rappresentasse sullo schermo lo stesso linguaggio che si sente nei club notturni o tra i tavoli di un bar qualsiasi, dove un gruppo di amiche si racconta vicendevolmente le avventure notturne e le paturnie sentimentali, senza peli sulla lingua né censure, cosa accadrebbe? Il punto di partenza è il libro di Candace Bushnell, Sex and the city, mentre la scintilla che fa scattare la magia, invece, è proprio Sarah Jessica Parker. È a lei che pensa subito Star: l'autore è in cerca dell'attrice perfetta e in lei rivede i tratti della sua protagonista. A farla capitolare sarà l'offerta di rivestire anche il ruolo di produttore esecutivo: ancora non lo sa, ma questa sarà la svolta della sua carriera.
Sex and the city, in onda su HBO dal 1998, si rivela un successo plenetario: milioni di donne si rivedono nelle disavventure amorose delle protagoniste della serie, ognuna caratterizzata diversamente, le quali, finalmente, parlano con un linguaggio familiare alle spettatrici. Nell'epoca dell'amore non esclusivo, dell'incertezza, delle promesse non mantenute e delle relazioni aperte, moltissime donne apprezzano e capiscono la ricerca – che pare senza sbocchi – del principe azzurro, l'infinito ed estenuante tira e molla dell'amore idealizzato e assoluto – Mr. Big – nonché le folli corse per accaparrarsi l'ultimo paio di Manolo Blanhick in saldo.
Sex and the city parla, in maniera diretta ed efficace, delle donne contemporanee, utilizzando il loro stesso linguaggio e i loro stessi riferimenti. La vita frenetica della città, i rapporti d'amicizia tanto intensi da essere indispensabili, la passione per la moda: tutto viene condensato in una serie che avrà il merito di sconvolgere le tradizionali regole del serial.
Il libro di Hop! Edizioni, riesce nell'intento di rappresentare le ragioni di un successo clamoroso non dimenticando di illustrare la parabola biografica di Sarah Jessica Parker: il libro non tralascia nulla della sua carriera precedente né omette le scelte compiute dall'attrice dopo il grande successo del serial televisivo.
Particolarmente interessanti sono le tavole che parlano delle sua attività sul versante benefico, così come lasciano il segno quelle dedicate alle attività imprenditoriali intraprese sulla scia del grande successo: dalla linea editoriale SJP per la casa editrice Hogart, passando dalla linea di profumi fino all'immancabile – data la grande passione di Carrie – collezione di scarpe col suo marchio.
Come di consueto nelle pubblicazioni Hop!, nulla è lasciato al caso e ogni tavola è strutturata con grande cura: i testi – a cura di Lorenza Tonani – raccontano con estrema chiarezza ogni tappa della vita di Sarah e le illustrazioni di Roberta Zeta (già illustratrice, per la stessa collana, della biografia illustrata su Audrey Hepburn) sono estremamente ben curate e affascinano il lettore, attraverso i dettagli definiti e ritratti fedeli. L'indubbio talento artistico della Zeta va di pari passo con l'efficace capacità comunicativa della Tonani, formando un binomio di sicuro successo. Testi e immagini sono perfettamente calibrati e funzionali l'uno all'altro: una volta girata l'ultima pagina, si ha la sensazione di aver conosciuto maggiormente quella che per molti anni è stata – ed è tuttora – sulle copertine di giornali, riviste e locandine, una vera e propria icona moderna di stile e carisma, completando un ritratto finora incompleto e apprezzando, una volta di più, l'attrice Sarah Jessica Parker, perfetto volto della mitica Carrie Bradshaw.
Valentina Zinnà