Fedeltà
di Marco Missiroli
Einaudi, 12 febbraio 2019
pp. 230
€ 19 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)
«La mano sulla schiena di Sofia non era un'interferenza, era una dimensione parallela, era l'aforisma che funestava l'immaginario adultero: "Non significa niente". O meglio: "Non significa troppo"». (p. 39)
Un "malinteso", lo hanno definito così: il professor Carlo Pentecoste è stato visto nel bagno della facoltà, mentre reggeva in modo equivoco la studentessa Sofia Casadei. Per soccorrerla, è stato spiegato da entrambi: e il rettore, i colleghi, gli studenti hanno chiuso la questione. Ma non la moglie di Carlo, Margherita, che per quanto cerchi di superare la vicenda, non riesce a darsi pace e più volte si è trovata a girovagare per i cortili di facoltà, tanto quanto sui profili social della ragazza, chiedendosi come siano realmente andate le cose. Ma immaginare le mani di suo marito su una ventiduenne può diventare un'ossessione? E, viceversa, il ricordo di quel contatto con Sofia, può diventare un pensiero fisso per Carlo? Questo allontanerà la coppia? Si realizzerà quello che Margherita ritiene il suo "reale spavento", ovvero «perdere Carlo dentro di sé poco alla volta» (p. 98)?
Parte da questo evento il nuovo attesissimo romanzo di Marco Missiroli, che porta un titolo a cui occorrerebbe aggiungere un punto interrogativo: Fedeltà. E da qui si dipana una storia tutt'altro che scontata sull'incomunicabilità in una coppia solida, in apparenza senza alcun enorme problema. Certo, Carlo è «un uomo attraversato da smottamenti e cambi di rotta» (p. 101), con un lavoro poco remunerato e con poche prospettive di carriera, un figlio di papà che fa di tutto per non sembrarlo. Margherita, al contrario, si è assunta grandi responsabilità mettendosi in proprio con un'agenzia immobiliare, sta provando a farsi un nome a Milano, dove è ben difficile emergere. Nella loro vita di coppia, poi, subentra un capriccio decisamente impegnativo: comprare un appartamento in Concordia, molto luminoso, ma al quarto piano senza ascensore e a un costo esorbitante. Margherita sembra avere tutto tra le mani, però la verità si nasconde ben al di là dei calcoli matematici per il mutuo o della strategia per far abbassare il prezzo, un po' come il dolore alla sua gamba, che non le dà tregua. Eppure tra le braccia di suo marito Carlo le cose sembrano sempre appianarsi, se solo non tornasse a rimordere il pensiero della studentessa...!
È da qui che si scatenano incontri, scontri, pensieri che muovono dalla presunta fedeltà di partenza e pongono anche Margherita a interrogarsi su un possibile tradimento. E, con la consueta bravura, Missiroli porta il lettore a porsi altrettante domande: quanto è sano salvarsi dall'ossessione per un altro corpo? Quanto invece cedere può essere uno sfogo, un'uscita dalla quotidianità, un ringiovanimento, una sosta tra una responsabilità e l'ennesima aspettativa da parte del partner abituale?
Intanto, ad affiancare la coppia principale di Margherita e Carlo, troviamo altri tre personaggi tutt'altro che secondari, che si confrontano - spesso loro malgrado - con le proprie fragilità: la studentessa Sofia, giunta a Milano da Rimini, portando con sé non solo i suoi sogni, ma anche una certa integrità di intenti e un passato complesso; il fisioterapista Andrea, che cura Margherita di giorno ma nasconde di notte lotte clandestine di cani e tanto altro ancora; la vecchiaia di Anna, madre di Margherita e suocera molto amata da Carlo. Ognuno deve confrontarsi con diversi tipi di (in)fedeltà: chi con le proprie pulsioni più nascoste, chi con l'amore per il compagno defunto, chi con la propria fiducia in sé. Tutti, prima o poi, si scontreranno con la domanda più difficile: cosa significa essere fedele a me stesso?
Ed ecco che il romanzo d'amore iniziale si apre ben oltre la coppia, abbraccia molti più ambiti, trasformando Fedeltà in una storia ben congegnata sulla nostra contemporaneità, che è più vacillante nei rapporti interpersonali perché la tentazione (erotica, professionale, economica,...) ha ormai decisamente incrinato la fiducia nei propri sentimenti e intaccato la capacità di comunicare.
GMGhioni