Toscana, 1° gennaio 2019 - Foto di ©Carolina Pernigo |
Buongiorno lettori,
eccoci all'inizio di un altro mese insieme! Il #RileggiamoConVoi di febbraio ci regala tante novità, ma anche qualche ripescaggio da classici da non dimenticare. Questi giorni di neve tardiva non fanno che farci venire voglia di chiuderci in casa a leggere! Volete scoprire se il libro fa davvero per voi? Cliccate sui link e come sempre potrete trovare altre informazioni nelle nostre recensioni e negli inviti alla lettura.
Buona lettura!
La Redazione
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Carolina consiglia:
"Storia di Ásta" di Jón Kalman Stefánsson (Iperborea)
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Perché è un libro denso, pastoso, ricco come ricca è la vita, con personaggi imperfetti e indimenticabili; la storia si compone progressivamente, come un puzzle, attraverso un progressivo accumulo di indizi e continui salti temporali, che ci accompagnano per mano sulle tracce dei protagonisti: la fragile Àsta, gravata e quasi paralizzata dal peso di una scomoda eredità famigliare; sul padre Sigvaldi, che in punto di morte riflette sui fallimenti passati, e lo scrittore stesso - impegnato nella missione impossibile di imprigionare sulla carta un’intera esistenza.
A chi ha amato l’Islanda, perché la ritroverà possente e spaventosa tra le pagine; agli spiriti poetici e agli appassionati di saghe familiari; soprattutto a chi non disdegna le letture complesse in cui non tutte le risposte vengono date o sono facili da accettare, e tanta parte dell’interpretazione è demandata alla riflessione personale del singolo.
"La giusta mezura" di Flavia Biondi (Bao Publishing)
Perché con tratto espressivo e delicato, l’autrice racconta una storia d’amore e di formazione in cui ogni trentenne ritroverà traccia del proprio vissuto. Sullo sfondo di una Bologna suggestiva, si muovono due ragazzi non più così giovani e alle prese con i sogni difficili da realizzare: Manuel, che pur cresciuto rimane un sognatore e scrive avventure ispirate alla fin’amor, e Mia, che di Manuel è innamorata, ma che fatica ad accettare i compromessi dell’età adulta. In questo graphic novel poetico e bello, a ogni pagina si è chiamati a identificarsi e a riflettere su tappe che non si possono riconoscere, in varia misura, come anche proprie.
A chi è diventato grande con riluttanza, a chi non è riuscito ad accettare compromessi, a chi si è sentito “fregato” dalle promesse della giovinezza e a chi magari si è lasciato tentare dalle soluzioni facili; ma anche a chi è stato sempre integro e ligio, ha avuto un percorso lineare e sereno e poi si è pentito di non aver vissuto di più, osato di più. A chi avverte ancora, ogni tanto, la necessità di trovare la “giusta mezura” tra questi due estremi.
Cecilia consiglia:
"L'ultimo Leonardo. Storia, intrighi e misteri del quadro più costoso al mondo" di Pierluigi Panza (UTET Libri)
Perché: perché la storia del Salvator Mundi, dipinto attribuito a Leonardo da Vinci e battuto all'asta il 15 novembre 2017 per 450 milioni di dollari, è raccontata dall'autore con uno stile che rende al meglio la sua triplice anima di giornalista, narratore e storico dell'arte; perché ancora oggi, a dispetto dell'impressionante evidenza economica che dovrebbe garantire circa la sua autenticità, la coltre di mistero riguardante il quadro non accenna a diradarsi, e lo avvolge con la suggestione tipica dello "sfumato" che rese famoso il maestro del Rinascimento italiano.
A chi: agli studiosi e agli appassionati d'arte e in particolare agli estimatori di Leonardo, che avranno già seguito con emozione le vicende di un'opera che ormai fa il paio perfetto con la sua Gioconda; a chi non manca di palesare il suo scetticismo nei confronti di un sistema (quello artistico) tanto spesso colluso con la mera speculazione finanziaria ma allo stesso tempo non può fare a meno di riconoscere la grande suggestione di un vero e proprio "caso", il cui prestigio è direttamente proporzionale al genio di Leonardo, autentico homo novus del suo tempo e nondimeno protagonista indiscusso anche della nostra contemporaneità.
Cecilia consiglia:
"Degas parla" di Daniel Halévy (Adelphi)
Perché: perché attraverso la testimonianza di Daniel Halévy, membro di una delle poche famiglie frequentate dal riservatissimo Edgar Degas, si ha l'occasione di ammirare un ritratto inedito di un uomo noto per la sua sostanziale introversione; perché la statura dell'artista non ne viene affatto ridimensionata, e la sua postura dignitosa risulta ammirevole in ogni circostanza, nelle grandi come nelle piccole cose della vita quotidiana; perché è come se il pittore parlasse attraverso un discorso indiretto efficacissimo, non disdegnando all'occorrenza il linguaggio della poesia e quello della fotografia.
A chi: a chi, pur ben conoscendo Degas, vuole cogliere l'occasione per sfatare alcuni miti riguardanti la sua persona; a chi giudica gli artisti dalle opere ma non disdegna tutto ciò che aiuta a ricostruirne le biografie, spesso avvincenti come storie d'invenzione; a chi è sensibile al fascino dei diari, degli epistolari e della documentazione inedita, che nel caso di questo volume trarrà grande soddisfazione dalla ricchissima sezione degli Apparati.
Claudia consiglia:
"I colori dell'incendio" di Pierre Lemaitre (Mondadori)
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Toscana, 1° gennaio 2019 - Foto di ©Carolina Pernigo |
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Perché: Pierre Lemaitre è tornato con un'altra opera corale che ricorda Dumas e Hugo, questa volta con sfumature più vicine alla Commedia umana di Balzac per i colori, la caratura dei personaggi e l'attitudine al racconto minuzioso della scena sociale e dei suoi più diversi tipi umani.
A chi: a chi ama i romanzi storici con personaggi ricchi di contraddizioni, a chi cerca nelle pagine di un libro un narratore che gli dia del tu e lo accompagni alla scoperta di epoche passate.
Federica consiglia:
"Il silenzio della collina" di Alessandro Perissinotto (Mondadori)
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"Il silenzio della collina" di Alessandro Perissinotto (Mondadori)
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Perché è la giusta occasione per conoscere un fatto di cronaca avvenuto nel 1969 nella campagne piemontesi senza però affrontare una lettura giornalistica a tutto tondo. Tra realtà e finzione questo romanzo propone un giusto equilibrio in una lettura piacevole ma informativa.
A chi ama diversificare le proprie letture, alternando classici, narrativa contemporanea e testi storici. Sarà ripagato da un romanzo ben scritto e che appagherà completamente la voglia di sapere e di conoscere se stessi.
Gennaio in Islanda - Foto di © Sabrina Miglio |
"Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley (Harper Collins)
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Perché: il ciclo arturiano con le avventure dei cavalieri della Tavola Rotonda e gli amori impossibili tra Ginevra e Lancillotto sono tra le storie più belle di tutti i tempi. Intrighi, duelli, sentimento pervadono tutta l'opera e vanno incontro ai favori di tutti: da Semola a Sean Connery, re Artù ha stregato tutti. "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley, ora uscito in una nuova edizione, sposta l'attenzione sul punto di vista femminile. Emergono Morgana, Viviana, Igraine, le sacerdotesse e le dame del Lago in un intreccio di magia, mito e storia che ribalta quanto pensavamo di sapere sui cavalieri. Possiamo solo restare affascinati dalle figure femminili che hanno scritto questa leggenda.
A chi: a chi ha letto il romanzo negli anni Ottanta e Novanta e vuole riscoprire, in una nuova veste, la magia di Avalon. A chi ama i ribaltamenti di punti di vista. Chi dice che le dame del mondo cavalleresco fossero solo fanciulle bisognose di aiuto e salvezza?
Gloria consiglia:
"Il weekend" di Peter Cameron (Adelphi)
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Perché: la scrittura di Cameron ha il potere di analizzare spietatamente le contraddizioni dei rapporti sociali, analizzando senza sconti quali pulsioni personali si celano dietro sentimenti come l'amore, l'amicizia; così smonta le convenzioni sociali e lascia i suoi personaggi nudi, per quello che sono. E noi li capiamo fino in fondo, illudendoci di conoscere il personaggio come se fosse una persona in carne e ossa.
A chi: a chi ama le storie di vita quotidiana, i dialoghi verosimili, in grado di scuotere e lasciarci a pensare. In più, questo è un romanzo breve, perfetto proprio per qualche ora di lettura... nel weekend!
Gloria consiglia:
"Il weekend" di Peter Cameron (Adelphi)
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Perché: la scrittura di Cameron ha il potere di analizzare spietatamente le contraddizioni dei rapporti sociali, analizzando senza sconti quali pulsioni personali si celano dietro sentimenti come l'amore, l'amicizia; così smonta le convenzioni sociali e lascia i suoi personaggi nudi, per quello che sono. E noi li capiamo fino in fondo, illudendoci di conoscere il personaggio come se fosse una persona in carne e ossa.
A chi: a chi ama le storie di vita quotidiana, i dialoghi verosimili, in grado di scuotere e lasciarci a pensare. In più, questo è un romanzo breve, perfetto proprio per qualche ora di lettura... nel weekend!
Perché: per scoprire o riscoprire un classico della narrativa italiana del dopoguerra, per guardare con occhi nuovi e diversi una Roma che non esiste quasi più, per meravigliarsi dell'abilità pasoliniana di descrivere situazioni e gesti tipici della "romanità", per conoscere la coralità dei Ragazzi di vita, materiale bellissimo per uno studio antropologico.
A chi: consigliato a coloro che desiderano ritrovare nelle situazioni, nelle scene descritte, le parole e le storie narrate dai propri nonni o dai propri genitori, o magari lette nei libri di storia. Per tutti i lettori che ritengono che lo sguardo di Pier Paolo Pasolini sia ancora attuale e pieno di verità, per coloro che pensano che le opere di questo autore dovrebbero tornare ad essere studiate sui banchi di scuola perché l'influenza delle sue opere si percepisce ancora tangibilmente in mezzo a noi.
Sabrina consiglia:
"Io non ti lascio solo" di Gianluca Antoni (IoScrittore)
Gennaio in Islanda - Foto di © Sabrina Miglio |
Perché: perché è un libro che sorprende. Un romanzo costruito a più voci in cui il lettore viene guidato da più mani attraverso questo "piccolo" giallo che si dipana verso il potente finale. In grado di spiazzare chiunque. Anche i lettori più accorti e smaliziati. E poi perché leggendo questo libro si torna a guardare il modo con gli occhi di un bambino. Avete presente la sensazione di "piccolezza" quando rivedete un luogo della vostra infanzia? Quando sembra che tutto si sia ristretto? Immaginate di poter guardare con gli occhi di un tempo... è quanto accade con questo romanzo.
A chi: consigliato a chi ama farsi sorprendere da un romanzo, a chi vuole rimanere incollato alla pagina per capire come va a finire. A chi vuole tornare a guardare il mondo con gli occhi di un bambino.