di Matteo Strukul (testi) e Andrea Mutti (illustrazioni)
Feltrinelli Comics, 2019
€ 14,00
Con questo graphic novel da poco edito da Feltrinelli, Matteo Strukul ritorna ai temi storici, di cui è esperto e appassionato, in forma nuova. L'obiettivo è raccontare, in una trilogia impreziosita dalle belle illustrazioni di Andrea Mutti, la vera storia di Vlad III, signore di Valacchia e Transilvania, reso famoso dalla sua sete di sangue e dalla versione vampiresca che ne trasse Bram Stoker.
Paradossalmente, il successo avuto dal personaggio di Dracula, sia nella versione letteraria, che nelle innumerevoli trasposizioni cinematografiche, ha messo in ombra la figura storica a cui questo si ispirava. Strukul vuole dunque riportarla alla luce, ponendone in evidenza i caratteri di complessità. Vlad Dracul fu infatti un uomo volitivo e passionale, dall'ampia cultura formatasi nei tempi che trascorse in gioventù alla corte del sultano turco, padre di quel Maometto II che sarebbe diventato suo acerrimo nemico.
In questa che, più che biografia illustrata, vuole essere rielaborazione romanzesca, esplicitamente ispirata a modelli letterari alti come il Macbeth di Shakespeare, lo troviamo già adulto, nel momento del suo massimo potere. L'alleanza con gli ottomani, per anni alimentata con sacrifici di giovinetti e importanti elargizioni economiche, è diventata insostenibile e, decapitando il messaggero, il principe invia al sultano la sua dichiarazione di guerra. Più che la guerra vera e propria, che in questo primo volume della saga troviamo soltanto preannunciata, gli elementi fondanti della narrazione sono però gli intrighi politici, le tensioni intestine, le gelosie che si consumano nel freddo inverno del 1461. Mentre la cittadina di Brasov è "coperta da una candida coltre di neve e silenzio [...] qualcosa di sghembo e malvagio alligna nel cuore nero di una delle abitazioni". Così come nell'epigone shakespeariano citato apertamente da Strukul, le streghe assumono una forma ambigua e seduttiva e si fanno istigatrici delle pulsioni più nascoste e inconfessabili: la loro invidia personale per Katharina Von Siegel, favorita del loro signore, si concretizza in un piano di vendetta che viene messo al servizio di una cospirazione politica. La punizione deve essere inflitta con durezza
Perché hai sedotto Vlad Dracula, voivoda di Valacchia e Transilvana, divenendone l'amante!
Perché Vlad Dracula, ubriaco del tuo sesso, ha umiliato i messi del sultano, dichiarando guerra a Maometto II!
Perché gli uomini e le donne di Transilvania annegheranno nel sangue per causa tua!
Le minacce delle nobildonne, cadenzate in una litania che si immagina inquietante e profetica, diventano preludio a una violenza che risulta tanto più destabilizzante perché operata da dame bellissime, in cui perfezione e malvagità si incontrano nel tratto sapiente dell'illustratore. Le tavole di Andrea Mutti, improntate alla prevalenza di colori freddi e cupi, ben restituiscono il clima gelido di un paese sepolto dai ghiacci e alle soglie di una battaglia sanguinosa. I tratti sottili e sicuri non lesinano i dettagli, così che ogni volto appare lo specchio delle emozioni conflittuali e tormentate del soggetto rappresentato. Di Vlad, soprattutto, vengono resi alla perfezione l'animo orgoglioso, l'irruenza, la ferma determinazione con cui persegue gli obiettivi e punisce chiunque gli ostacoli il cammino o osi tradirlo. C'è in lui, evidente nelle rappresentazioni più che nelle parole, un feroce senso di giustizia, associato a un amore tanto estremo per Katharina da diventare quasi idolatria – e quindi offuscamento del pensiero, e le pagine spesso si tingono di rosso per il sangue da lui versato.
La potenza delle immagini, accompagnata e postillata dalla forza evocativa dei testi, produce un senso di fascinazione e coinvolgimento tale che, se si può fare una critica al volume, è proprio che sia troppo breve. La storia infatti avvince totalmente il lettore, che si trova calato nel vivo dell'azione e ne vorrebbe sempre di più proprio nel momento in cui l'albo si interrompe. La scelta della forma della trilogia, così come il finale in sospeso, sicuramente assicurano la giusta sospensione e aumentano il clima di attesa del volume successivo, certamente però l'esiguità del testo fa desiderare ancor di più a chi lo affronta di avere sottomano il seguito, senza rendere davvero necessaria (almeno apparentemente) la divisione.
Carolina Pernigo