Segreti e curiosità della musica colta
di Anna Rollando
Graphofeel Edizioni, 2019
pp. 321
€ 19,00
L’ultimo libro di Anna Rollando, appena pubblicato da Graphofeel Edizioni e tutto dedicato ai segreti e alle curiosità della musica “colta”, ha un titolo simpatico: Applaudire con i piedi. No, non si tratta di una metafora: il significato dell’espressione è del tutto letterale. Nell’impossibilità di farlo con le mani, che sono impegnate a reggere i preziosi strumenti musicali, i componenti di un’orchestra esprimono il proprio apprezzamento con gli arti inferiori, battendo i tacchi e strisciando le suole. Curioso, no? Beh, un po’ si (e comunque anche un pubblico particolarmente entusiasta non manca di omaggiare gli artisti con questo surplus di movimento, no?). In ogni caso: perché mai partire dagli applausi, e dunque dalla fine? Forse perché questo libro è un libro all’incontrario, o meglio controcorrente, che vuole appassionare i suoi lettori a un mondo musicale considerato a torto sinonimo di noia e di esclusività, vale a dire il mondo della classica e della lirica. E c’è da dire che ci riesce benissimo.
Per scriverlo, Anna Rollando ha fatto appello alle sue due anime: quella della musicista pura – è violista diplomata al Conservatorio G. Verdi di Milano, con una lunga esperienza da concertista classica e pop oltre che di creatrice di eventi musicali e collaboratrice TV – e quella della dottoressa in Scienze della Comunicazione che si interessa alla didattica musicale. Il risultato è un lavoro al perfetto crocevia tra suggestione e informazione, un manuale programmaticamente non esaustivo sulla cosiddetta musica colta che chiede al lettore di liberarsi da eventuali pregiudizi e porsi semplicemente in ascolto di una storia attualmente troppo poco nota ma incredibilmente affascinante. È lei stessa a spiegarlo nelle prime pagine:
Ricco di quei segreti e quelle curiosità che il suo sottotitolo promette, completato da un Piccolo glossario non esaustivo (e che in realtà è piuttosto esauriente), il libro di Anna Rollando è una lettura davvero piacevolissima: il suo piglio divulgativo non indulge mai nella semplificazione eccessiva (il che lo avrebbe reso banale, se non addirittura inutile), mentre il riferimento puntuale a musicisti e brani – tutti immediatamente reperibili in rete – ne espande i contenuti oltre le pagine a favore di un’esperienza d’ascolto concreta, che rifugge le mere astrazioni e rende l’insieme, per così dire, multisensoriale. Il tono entusiasta e propositivo che caratterizza la prosa dell’autrice, e da cui se ne evince la passione per un argomento che coincide con la sua ragione di vita, è coinvolgente senza essere mai ammiccante: e proprio perché l’ambizione non è quella di convincere ma di suggerire, è da credere che anche i più ostili e distanti nei confronti della musica colta daranno volentieri una chance al settore. In omaggio alla migliore consuetudine scaramantica non resta che concludere questo commento con il più benaugurante dei «Toi Toi Toi»: e chissà che a tutti i lettori soddisfatti non scappi per davvero, e per contagio, un applauso liberatorio. Magari proprio con i piedi, ma anche, e come è ovvio, con le mani.
Cecilia Mariani
di Anna Rollando
Graphofeel Edizioni, 2019
pp. 321
€ 19,00
L’ultimo libro di Anna Rollando, appena pubblicato da Graphofeel Edizioni e tutto dedicato ai segreti e alle curiosità della musica “colta”, ha un titolo simpatico: Applaudire con i piedi. No, non si tratta di una metafora: il significato dell’espressione è del tutto letterale. Nell’impossibilità di farlo con le mani, che sono impegnate a reggere i preziosi strumenti musicali, i componenti di un’orchestra esprimono il proprio apprezzamento con gli arti inferiori, battendo i tacchi e strisciando le suole. Curioso, no? Beh, un po’ si (e comunque anche un pubblico particolarmente entusiasta non manca di omaggiare gli artisti con questo surplus di movimento, no?). In ogni caso: perché mai partire dagli applausi, e dunque dalla fine? Forse perché questo libro è un libro all’incontrario, o meglio controcorrente, che vuole appassionare i suoi lettori a un mondo musicale considerato a torto sinonimo di noia e di esclusività, vale a dire il mondo della classica e della lirica. E c’è da dire che ci riesce benissimo.
Per scriverlo, Anna Rollando ha fatto appello alle sue due anime: quella della musicista pura – è violista diplomata al Conservatorio G. Verdi di Milano, con una lunga esperienza da concertista classica e pop oltre che di creatrice di eventi musicali e collaboratrice TV – e quella della dottoressa in Scienze della Comunicazione che si interessa alla didattica musicale. Il risultato è un lavoro al perfetto crocevia tra suggestione e informazione, un manuale programmaticamente non esaustivo sulla cosiddetta musica colta che chiede al lettore di liberarsi da eventuali pregiudizi e porsi semplicemente in ascolto di una storia attualmente troppo poco nota ma incredibilmente affascinante. È lei stessa a spiegarlo nelle prime pagine:
«l’idea di questo libro nasce da una semplice riflessione: il mondo della musica classica, anche detta musica “colta”, che per me e per i miei colleghi è un ambiente noto, familiare, domestico e assolutamente attuale, per la maggior parte dei non “addetti ai lavori” appare come un mondo astruso, lontanissimo dalla realtà quotidiana, i cui misteriosi partecipanti, membri o adepti, sono una sorta di casta che vive lontano dal mondo reale, dedita a magici riti incomprensibili ai più, cioè agli individui “normali”. Il che può essere considerato vero solo in parte» (pp. 7-8).Se è vero che spesso è solo l’ignoranza nei confronti dell’altro a portare con sé diffidenza e sospetto, l’autrice vuole scommettere proprio sulla condivisione di conoscenze che nel tempo sono divenute sempre meno popolari. Già: in effetti sono lontani gli anni in cui le arie d’opera venivano canticchiate da tutti con naturalezza e addirittura sovrappensiero. E tuttavia questa è una sfida anche nei confronti di quello snobismo così distintivo di una certa categoria di musicisti colti (vale a dire i più cialtroni e fanfaroni):
«Applaudire con i piedi vorrebbe, appunto, essere questo: una guida amichevole, accogliente e semplice per avvicinarsi alla musica classica e all’opera lirica, che sono la culla di tutto quello che ascoltiamo oggi, dai jingle della pubblicità alle più belle colonne sonore, ai musical di Broadway, alle canzoni rock, jazz, rap e pop» (p. 10).Non ci credete? Invece è proprio così. Anzi: come ben recitano i titoli dei due primi capitoli, non solo Sapete già tutto senza saperlo ma Essere curiosi (e andare ai concerti) allunga la vita. Perché la musica è per tutti e di tutti, e l’unico criterio discriminante è semplicemente il piacere che se ne trae all’ascolto. Ben consapevole della vastità e varietà dell’argomento, Anna Rollando procede per blocchi tematici: ci sono i consigli (come nel capitolo dedicato: Classic playlist: di tutto un po’), ma ci sono anche ampi excursus sul mondo dell’opera lirica oppure sul rapporto tra cinema e musica colta, in una trattazione che parte dalle prime proiezioni mute accompagnate da musica dal vivo per arrivare alle colonne sonore così come le conosciamo oggi, passando per molti film d’animazione e una stupefacente suddivisione dei ruoli e delle professioni. Stessa meticolosa attenzione per quanto riguarda i mestieri e i luoghi deputati alla musica e il modus vivendi et operandi del musicista in carriera (bizzarrie e problematiche mediche incluse, da consultare alle voci: amusia, orecchio assoluto, sindrome di Marfan). Nel raccontare una storia antica, avvincente e con numerosi personaggi, Anna Rollando non manca di citare quelli che hanno lasciato il segno non solo nella musica ma anche nel costume: basta leggere le pagine dedicate ai cosiddetti “castrati” (chi non ha mai sentito parlare di Carlo Maria Michele Angelo Nicola Broschi detto il Farinelli?) o meglio ancora l’intero capitolo in omaggio a quelle che lei definisce Le invisibili signore della musica, donne indipendenti ma spesso anche sorelle o mogli di compositori celebri con cui condivisero genio e talento ma non altrettanta fama: dalla mistica e badessa benedettina Hildegarda von Bingen a Maddalena Casulana, da Maria Anna Walburga Ignazia Mozart (sorella del più noto Wolfgang) a Fanny Cäcilie Mendelssohn Bartholdy (sorella del più noto Felix) fino a Clara Wieck Schumann (moglie del più noto Robert).
Ricco di quei segreti e quelle curiosità che il suo sottotitolo promette, completato da un Piccolo glossario non esaustivo (e che in realtà è piuttosto esauriente), il libro di Anna Rollando è una lettura davvero piacevolissima: il suo piglio divulgativo non indulge mai nella semplificazione eccessiva (il che lo avrebbe reso banale, se non addirittura inutile), mentre il riferimento puntuale a musicisti e brani – tutti immediatamente reperibili in rete – ne espande i contenuti oltre le pagine a favore di un’esperienza d’ascolto concreta, che rifugge le mere astrazioni e rende l’insieme, per così dire, multisensoriale. Il tono entusiasta e propositivo che caratterizza la prosa dell’autrice, e da cui se ne evince la passione per un argomento che coincide con la sua ragione di vita, è coinvolgente senza essere mai ammiccante: e proprio perché l’ambizione non è quella di convincere ma di suggerire, è da credere che anche i più ostili e distanti nei confronti della musica colta daranno volentieri una chance al settore. In omaggio alla migliore consuetudine scaramantica non resta che concludere questo commento con il più benaugurante dei «Toi Toi Toi»: e chissà che a tutti i lettori soddisfatti non scappi per davvero, e per contagio, un applauso liberatorio. Magari proprio con i piedi, ma anche, e come è ovvio, con le mani.
Cecilia Mariani
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