di Mattia Bertoldi
tre60, 16 maggio 2019
pp. 295
€ 16,80 (cartaceo)
€ 7,99 (ebook)
Diamo troppo per scontato la nostra memoria e solo quando incontriamo qualcuno che non ce l'ha ci sentiamo fortunati: Manlio ha imparato da tempo ad aiutare persone con problemi di memoria, cerca di riempire i loro vuoti e di trovare la giusta tecnica perché i pazienti ricordino almeno i fondamenti che possono rendere indipendente una persona. Di solito i suoi clienti sono anziani e con una vita alle spalle; ma con Camilla è diverso. Quando il suo amico Giga gli ha segnalato un caso interessante, Manlio non si aspettava certo di avere a che fare con una donna non ancora quarantenne, bella e vulcanica, nonostante i suoi problemi. Infatti, un aneurisma le ha cancellato i ricordi e Camilla, da maestra elementare vivace qual era, è tornata a dipendere dalla madre Eliana, che la ama e la protegge da tutto, anche dal suo passato.
Quando Manlio suona alla loro porta, il monito di Eliana è chiaro: non parlare mai di Davide, qualunque cosa accada, perché Camilla non sa che il suo fidanzato è morto e sentire il nome provoca sempre crisi e vuoti di memoria duraturi. Lì per lì Manlio accantona la questione, e si dedica invece a conoscere questa singolare paziente, a portarla fuori tre volte alla settimana a bere caffè e a costruire percorsi prevedibili e rassicuranti, che dovrebbero aiutarla a cementare le sue abitudini.
Ma, altra novità, la paziente diventa "assistente" a sua volta; Camilla si rende conto subito che Manlio ha un tormento: si chiama Bianca e sarebbe diventata sua moglie da lì a poche settimane. Ma è sparita. E i ricordi, quelli che Camilla vorrebbe tanto trattenere, per Manlio invece sono una vera e propria maledizione. Il patto, dunque, è chiaro: Manlio aiuterà Camilla a ritrovare la memoria, e lei gli farà intraprendere un percorso di liberazione dai ricordi della ex tanto ingombrante.
Giga, che ha inventato la app su cui Manlio tiene le informazioni sui pazienti, gli suggerisce di tornare a essere più professionale: non c'è niente di deontologico in quello strano rapporto che va stabilendo con Camilla. Ma come fare? E se tornare a essere formale fosse deleterio all'equilibrio della sua paziente? Certamente la madre Eliana non approverebbe l'invasione reciproca nella vita dell'altro...
Nel suo nuovo romanzo, Mattia Bertoldi affronta un tema delicato come quello della memoria in una prospettiva fresca, da commedia: il dramma di Camilla, il suo continuo appendere post-it con appunti e il click-click della sua penna, le sue paure e il suo attaccamento a Manlio (pur sbagliando continuamente il suo nome) sono trattati con leggerezza, e forse anche per quello il lettore accede al mondo del personaggio senza prendere alcuna distanza. E poi si ritrova accerchiato: da Camilla e dai suoi desideri continuamente frustrati dalla mancanza di ricordi, dalla lotta quotidiana per ricordarsi della propria identità insieme al proprio passato. Ecco perché l'amore, che attraversa tutto il romanzo, è però continuamente stemperato dalla lotta quotidiana di Camilla, e questo evita che la storia si appiattisca sul genere rosa. Una lettura estremamente piacevole e rilassante.
GMGhioni
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