Con addosso la divisa, non siamo né uomo né donna: siamo solo soldati. L'esordio narrativo di Debora Omassi, "Libera uscita".

Libera uscita
di Debora Omassi
Rizzoli, 14 maggio 2019

pp. 315
€ 18,50 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)


La caserma ci distrugge per poi rimontarci da capo. La vita fuori conta sì e no, dobbiamo vivere il dentro, abituarci all'acqua dolce di questo maledetto acquario, dimenticare noi stessi, e pure cosa sia la carne vera. (p. 175)
Barbara Gasser è una ventiquattrenne seducente, lavora come fotomodella, di tanto in tanto pubblica un racconto e vive a Milano con il fidanzato storico, Claudio, con cui sta da otto anni. Ha una vita come tante altre, o potremmo pensare anche più fortunata di altre, se pensiamo alla sua avvenenza e alle certezze sentimentali, se non fosse per un tormento che porta in sé e di cui non parla con nessuno: vorrebbe essere un uomo. E non si tratta di un modo di dire, ma di una vera e propria pulsione che avverte in sé fin da quando era piccola. Forse per questo, forse per cercare sé stessa prendendo una pausa da tutto, Barbara decide di arruolarsi nell'esercito. È una scelta estrema, di certo non così consapevole, ma quando la ragazza passa il concorso, anche la sua famiglia la loda: sembrava un'impresa impossibile, e invece ecco il risultato. Ora a Barbara non resta che salutare Claudio, riempire la sua borsa ed entrare in caserma. 
E noi lettori la seguiamo dentro quelle mura, osserviamo da vicino i suoi primi addestramenti, la fatica fisica estrema, la disciplina e l'applicazione rigida delle regole, i disagi fisici e mentali di tante ragazze chiuse in una divisa. Eppure Barbara è lì proprio per questo, perché quella divisa copre le sue curve, fa perdere l'identità sessuale: si è semplicemente soldati, non più uomini o donne. Chiaramente sono in pochi a capire la sua scelta: Claudio l'ha appoggiata al momento della partenza, ma anche lui soffre per la lontananza e non riesce a dormire; Barbara, dall'altro lato, si strugge per quei pochi contatti con lui, ma anche per il fatto che la sua quotidianità lì in caserma è fatta di orari precisissimi, imposti a suon di punizioni.
Nonostante questo, c'è tempo per legare con gli altri camerati: ci sono le sue due compagne, Luna e Cecilia, con cui Barbara stringe un bel rapporto d'amicizia e di appoggio reciproco; ma nel blocco maschile c'è anche il bel Salvatore, per cui Barbara prova curiosità immediata. Se lui è attratto dalla protagonista, lei... vorrebbe infilarsi nella sua pelle, sentire cosa significa avere un corpo maschile. Attorno a loro, ci sono i capi scelti, i caporali, i maggiori, i sergenti, si percepisce fino in fondo la rigidezza di un sistema ben poco incline all'elasticità e ai sentimenti, legato fortemente alle gerarchie. Ciononostante, Barbara ha anche prove di umanità, perché per lei, così magra, è difficile svolgere alcuni dei compiti richiesti e gli sforzi fisici non fanno che mettere alla prova la sua resistenza. 
Per raccontare il suo primo romanzo, Debora Omassi ha scelto di strutturare la storia con qualche strappo temporale, che possiamo però ricostruire grazie alle date in apertura di capitolo. Attraverso la narrazione, le pagine di diario e le mail, Barbara mette a nudo la sua storia, che parla di ricerca di identità, ma anche di grande attaccamento alla sua storia d'amore. Gli interrogativi che nasceranno leggendo questo libro non sono pochi: cosa significa sentirsi pienamente una donna / un uomo? Una storia d'amore, per quanto solida, può essere davvero inattaccabile? Che cosa porta un giovane ad arruolarsi e diventare soldato per tutta la vita? 
Con uno stile asciutto ma non povero di emozioni, che ricalca una certa scrittura americana contemporanea, Debora Omassi ha esordito con una narrazione di grande forza narrativa, decisamente originale e senza forzature.

GMGhioni




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Barbara Gasser è una ventiquattrenne seducente, lavora come fotomodella, di tanto in tanto pubblica un racconto e vive a Milano con il fidanzato storico, Claudio, con cui sta da otto anni. Ha una vita come tante altre, o potremmo pensare anche più fortunata di altre, se pensiamo alla sua avvenenza e alle certezze sentimentali, se non fosse per un tormento che porta in sé e di cui non parla con nessuno: vorrebbe essere un uomo. E non si tratta di un modo di dire, ma di una vera e propria pulsione che avverte in sé fin da quando era piccola. Forse per questo, forse per cercare sé stessa prendendo una pausa da tutto, Barbara decide di arruolarsi nell'esercito. E da lì parte il romanzo d'esordio di #DeboraOmassi, #LiberaUscita, che @gloriaghioni recensirà domani sul sito. #Rizzoli #bookstagram #instalibri #Criticaletteraria #esercito #naja #bookstagram #instabook #book #bookaddict #inlibreria #romanzo #scrittoriesordienti #inarrivo
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