Buon Ferragosto!
Se l'anno scorso vi abbiamo portato... a tavola nella nostra grigliata consigliandovi ottimi libri come ingredienti (potete leggere qui l'articolo), quest'anno vi invitiamo a fare un cin-cin con noi: al mare, in montagna o anche semplicemente a casa c'è sempre spazio per dissetarsi con una lettura in grado di portarci lontano!
Buona giornata e buone letture,
La Redazione
***
Carolina fa cin-cin con
"Paradiso e inferno" di Jón Kalman Stefánsson (Iperborea)
Perché: anche il Ferragosto può essere coronato con una lettura seria, che esplora i recessi dell'animo umano e lascia, una volta ultimata, un senso di totale appagamento; perché in ogni suo scritto questo autore straordinario riesce a coniugare poesia e concretezza, e a parlare di temi universali con immagini efficaci e indimenticabili. Paradiso e inferno è una grande storia di amicizia, di perdita, di formazione, ambientata in un'Islanda aspra, eppure sempre sapientemente illuminata grazie alla penna acuta, precisa,
di Stefánsson.
A chi ama i panorami nordici, i romanzi complessi e strutturati su più livelli, la metaletteratura; a chi si lascia affascinare dalle parole e che crede che la letteratura possa salvare - o perdere - l'uomo. A chi già ancora non conosce Stefánsson e vuole trovare un nuovo scrittore del cuore.
Debora fa cin cin con
"I racconti delle donne", a cura di Annalena Benini (Einaudi)
Perché: è il libro più bello che ho letto quest'anno, un coro di voci straordinarie per raccontare le mille sfaccettature della femminilità. Perché nel tempo dilatato delle vacanze si possono assaporare queste 30 storie e brindare a noi donne: forti, fragili, tenere, complicate, streghe... qualsiasi cosa siamo, qualsiasi cosa vogliamo.
A chi: a chi scava dentro di sé, a chi non ha paura di scendere in quel "pozzo oscuro", a chi non crede nelle etichette. A chi ama le storie DI donne, non PER le donne.
Federica fa cin-cin con
"Trilogia di New York" di Paul Auster (Einaudi)
Perché se il giorno di Ferragosto segna il momento culmine dell’estate, è in questo periodo dell’anno che si ha più tempo di dedicarsi alle letture del cuore, quasi aspettandole come un premio dopo un anno di fatiche. Ecco, allora, con Auster ci si immerge in atmosfere e mondi dove la protagonista è una sola: la scrittura e con lui l’attesa è sicuramente ripagata.
A chi: è appassionato di letteratura angloamericana e vuole (ri)scoprire un autore che ha segnato un’epoca letteraria. A chi ama le storie intrecciate le une alle altre e che parlano, oltre che di persone, di luoghi, permettendo ai lettori di compiere un viaggio pur rimanendo incollati alla propria sedia a sdraio. A chi vuole brindare alla vera letteratura.
Gloria fa cin-cin con
"Paradisi minori" di Megan Mayhew Bergman (NN)
Perché: a furia di vedere persone in questo Ferragosto, arriverà un momento in cui sarà bellissimo ritirarsi con la semplicità di un succo di frutta a sorseggiare racconti dedicati agli animali e al magico rapporto che può instaurarsi con gli uomini. Certo, i racconti di Paradisi minori sono aciduli come il pompelmo e non eccedono con lo zucchero: vedono trionfare gli uomini, con i loro istinti, sugli uomini spesso invece legati, falsi, condizionati continuamente dalla presenza degli altri.
A chi: a chi ama la forma breve del racconto sapientemente tagliato, rifinito. Ogni racconto di Paradisi minori è un microcosmo fortemente coeso alla raccolta intera, e ci si può divertire a tracciare nuovi percorsi, un po' come si lasciano libere le dita di muoversi sulla condensa del bicchiere.
Sabrina fa cin cin con
“Molto mossi gli altri mari” di Francesco Longo (Bollati Boringhieri)
Perché: perché questo romanzo di Francesco Longo è un inno all’estate e agli eterni ed infiniti ritorni (almeno così sembrano da ragazzi) della stagione più bella. Quel tempo che riporta in villeggiatura, al mare, un gruppo di ragazzi. Dal secchiello alla bicicletta, dai tuffi ai primi baci. Anno dopo anno, estate dopo estate. Cresciuti sempre un po’ di più. E ancora una volta si ritrovano, giovani adulti. Accomunati da tanti ricordi e divisi dalle vite che, durante l’inverno, si dipanano così diverse.
A chi: un libro consigliato a chi sente che il Ferragosto porta già con sé i germi di un addio, della fine di un’estate da ricordare con nostalgia. E a chi, come Silvia, anche d’autunno cercherà alla radio le canzoni dell’estate. Per immalinconirsi e struggersi di nostalgia.
Samantha fa un cin-cin con
"Lessico famigliare" di Natalia Ginzburg (Einaudi)
Perché: perché brindare con un classico della letteratura è sempre un modo per volersi bene, soprattutto d’estate, quando per molti di noi la vacanza assume un significato profondo di ritorno alle origini, dentro quei grandi gusci protettivi che sono le nostre famiglie, che non vediamo l’ora di lasciare e a cui torniamo con nostalgia, per ritrovarci ancora bambini.
A chi: lo consiglio a chi vuole leggere una storia profondamente intima e universale al tempo stesso, in cui il tempo della tragedia si mescola con il dolce-amaro della vita quotidiana e tutto si ridimensiona. Siamo tutti spettatori e protagonisti in questo spaccato di vita, che è un emblema dell’Italia che fu e dove le abitudini di quella famiglia ci fanno, con nostalgia, pensare alle nostre. La ricerca di una prospettiva diversa, dal basso, potrebbe essere d’aiuto a quanti vivono la vita con smanie di protagonismo, perché raccontare non vuol dire mostrarsi, ma sapersi guardare intorno.