La ragazza del Kyūshū
di Matsumoto Seichō
Adelphi, 2019
Traduzione di Gala Maria Follaco
pp. 208
€ 18,00 (cartaceo)
€ 8,99 (ebook)
Torna in libreria Matsumoto Seichō, dopo Tokyo Express, con un nuovo giallo che vede come protagonista una ragazza: Kiriko.
Vi è mai capitato di voler difendere o proteggere una persona a voi molto cara? Di sentire dentro un'esplosione emotiva che vi taglia nel profondo? Ecco che, se almeno una volta avete provato questa sensazione o avete percepito nel profondo la voglia di riscatto, magari di vendetta, vi sentirete più vicini alla protagonista di questo libro.
Kiriko è una ventenne che, con i pochi soldi messi da parte, dal Kyūshū si reca a Tokyo per chiedere al famoso avvocato Ōtsuka di difendere il fratello, accusato ingiustamente di omicidio. Questa ragazza, silenziosa, riflessiva, pacata, tranquilla, forse troppo per i suoi vent’anni, impiegata presso una azienda come dattilografa, non conosceva l’avvocato, ma era sicura che lui avrebbe accettato di seguire la sua causa «Mio fratello è accusato di rapina e omicidio. La vittima è una donna di sessantacinque anni».
Ma Ōtsuka, forse perché in quel momento aveva già la testa proiettata verso l’incontro con la sua amante, o molto più probabilmente consapevole che Kiriko non avrebbe potuto pagare la sua parcella, rifiuta di seguirla: «In poche parole rifiuta perché non posso pagarle la parcella?».
Questo rifiuto è solo l’inizio, il punto di partenza di questo giallo tipicamente giapponese. Peraltro, il linguaggio, lo stile, l’impianto narrativo fanno pensare a un’opera scritta nei nostri giorni, invece queste pagine sono state pubblicate in Giappone per la prima volta nel 1961!
Come anticipato, si tratta di un giallo, caratterizzato da una struttura che lascia con il fiato sospeso, con una trama avvincente e mai scontata. Non troviamo solo colpi di scena, ma soprattutto anche tensione narrativa fin dalle prime pagine: queste scelte impediscono al lettore di distogliere l’attenzione.
In ogni caso, bisogna dire che La ragazza del Kyūshū non è solo un giallo: la componente psicologica dei personaggi gioca un ruolo fondamentale. Numerosi sono gli spunti di riflessione che si aprono e che portano a riflettere anche al di là della storia in se stessa. Nascono, infatti, domande come queste: quanto le ferite del passato, anche se rimarginate, possono far scatenare azioni imprevedibili? L’amore in una coppia può lasciare spazio a un tradimento? Il dolore può portare alla vendetta? Fino a che punto di riesce a fare pace con le proprie verità nascoste?
Certo è che Kiriko, con una lucidità sorprendente e spietata, trascina in un vortice senza fine tutti i protagonisti in una vendetta che non risparmia nessuno.
Elena Sassi
Elena Sassi
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