di Giopota,
Bao Publishing, 2019
pp. 233
€ 17,00 (cartaceo)
€ 8 (ebook)
Inni alle stelle, l'ultimo libro di Giopota, dopo l'applauditissimo Un anno senza te già recensito da Critica Letteraria, è una affascinante storia che ha per protagonista Inni, un ragazzo appartenente ad una ricca famiglia. Destinato ad un matrimonio combinato e preda dei desideri della famiglia nei suoi confronti, Inni non sa come svelare ai suoi genitori che l'unica sua volontà è quella di viaggiare, vedere il mondo e soddisfare la propria sete di conoscenza, come suo cugino, arrivato in città proprio ad un passo dal fidanzamento del protagonista.
Inni non può più aspettare e, dopo aver cercato di convincere i propri religiosissimi genitori a dargli il permesso per un viaggio sulla via sacra che lo porterebbe in Galizia, l'unico motivo per cui la sua famiglia potrebbe acconsentire alla partenza, si allontana di nascosto, a seguito del cugino.
Il viaggio di Inni si configura fin da subito come un'avventura che ha come obiettivo non il tesoro che cercano tutti, bensì l'avventura che lo farà crescere. Durante il percorso egli incontrerà personaggi di volta in volta diversi, i quali scompariranno per poi ritornare, come nella migliore delle narrazioni di viaggio. Il disegno che però si dispiega di fronte ai suoi occhi è quello di un percorso voluto dal destino, in cui le azioni del protagonista non hanno valore fine a sé stesso ma sono indirizzate al compimento di un progetto che coinvolge un altro dei personaggi fondamentali della storia.
Saraceni pronti all'invasione, ribelli asturiani che difendono strenuamente il proprio territorio, esseri misteriosi che appaiono e scompaiono, avvolti dal più fitto mistero. Tutto concorre all'evoluzione del protagonista il quale scoprirà la propria strada e il proprio destino di coraggioso avventuriero.
Saraceni pronti all'invasione, ribelli asturiani che difendono strenuamente il proprio territorio, esseri misteriosi che appaiono e scompaiono, avvolti dal più fitto mistero. Tutto concorre all'evoluzione del protagonista il quale scoprirà la propria strada e il proprio destino di coraggioso avventuriero.
Non vogliamo svelare di più perché davvero questo nuovo libro di Giopota, prima graphic novel da autore completo, dopo l'esordio del 2017 pubblicato in collaborazione con Luca Vanzella, è una sorpresa ad ogni pagina, e lascia più volte il lettore a bocca aperta.
Quello che colpisce è l'aspetto onirico della narrazione: come già in Un anno senza te, in cui era normale che il protagonista prendesse la luna tra le sue mani o vedesse scendere una pioggia di soffici conigli bianchi al posto dei più consueti fiocchi di neve, anche in Inni alle stelle non mancano i dettagli irrealistici che concorrono alla determinazione di un'atmosfera di sogno in cui immaginazione e realtà si fondono. Spesso non si coglie l'inizio o la fine di un sogno, e non si capisce se davvero ciò che vede il protagonista sia parte integrante della storia o se sia una qualche rappresentazione allegorica. Gli esseri che incontra nel proprio cammino, infatti, sembrano rappresentare, nell'economia della storia narrata, gli ostacoli che il giovane e inesperto Inni deve affrontare per procedere nel proprio cammino, fino ad assumere una nuova visione di sé, un viandante coraggioso e pronto all'avventura.
Oltre all'aspetto fiabesco e immaginifico, anche quest'aspetto inerente la formazione di un individuo è direttamente collegabile a Un anno senza te: anche nel romanzo grafico del 2017, infatti, il protagonista Antonio, studente di storia medievale, reduce dalla rottura con il dj Tancredi, deve affrontare una formazione utile alla sua crescita individuale. Un libro, dunque, che si iscrive con continuità nella produzione dell'autore e che dimostra allo stesso tempo una crescita poiché senza dubbio in quest'ultima opera Giopota dimostra una sicurezza maggiore nei suoi mezzi e una sempre maggiore capacità di appassionare ad una storia mediante concatenazioni narrative e richiami ad elementi precedenti. Un libro davvero bello e godibile, quindi, e un autore decisamente molto interessante.
Quello che colpisce è l'aspetto onirico della narrazione: come già in Un anno senza te, in cui era normale che il protagonista prendesse la luna tra le sue mani o vedesse scendere una pioggia di soffici conigli bianchi al posto dei più consueti fiocchi di neve, anche in Inni alle stelle non mancano i dettagli irrealistici che concorrono alla determinazione di un'atmosfera di sogno in cui immaginazione e realtà si fondono. Spesso non si coglie l'inizio o la fine di un sogno, e non si capisce se davvero ciò che vede il protagonista sia parte integrante della storia o se sia una qualche rappresentazione allegorica. Gli esseri che incontra nel proprio cammino, infatti, sembrano rappresentare, nell'economia della storia narrata, gli ostacoli che il giovane e inesperto Inni deve affrontare per procedere nel proprio cammino, fino ad assumere una nuova visione di sé, un viandante coraggioso e pronto all'avventura.
Oltre all'aspetto fiabesco e immaginifico, anche quest'aspetto inerente la formazione di un individuo è direttamente collegabile a Un anno senza te: anche nel romanzo grafico del 2017, infatti, il protagonista Antonio, studente di storia medievale, reduce dalla rottura con il dj Tancredi, deve affrontare una formazione utile alla sua crescita individuale. Un libro, dunque, che si iscrive con continuità nella produzione dell'autore e che dimostra allo stesso tempo una crescita poiché senza dubbio in quest'ultima opera Giopota dimostra una sicurezza maggiore nei suoi mezzi e una sempre maggiore capacità di appassionare ad una storia mediante concatenazioni narrative e richiami ad elementi precedenti. Un libro davvero bello e godibile, quindi, e un autore decisamente molto interessante.
Valentina Zinnà
Per leggere l'intervista a Giopota a cura di Mattia Nesto: clicca qui
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