Buon Natale, lettori!
Quest'anno per festeggiare insieme questa giornata, abbiamo pensato di raccontarvi quali sentimenti porteremo nel nostro Natale: niente di stucchevole, ma certamente emozioni e sensazioni che abbiamo incontrato in letture per noi speciali, e che si sono poi radicate con il passare dei mesi.
Buona lettura, e non solo di libri; oggi soprattutto buona lettura della felicità negli occhi di chi avete attorno,
La Redazione
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Carolina a Natale porta con sé l’amore un po’ folle di
"L’imperatore di Portugallia" di Selma Lagerlöf (Iperborea)
Le feste natalizie sono un’occasione per riscoprire la bellezza di stare con i propri cari, per dare un significato più pieno e più vero al concetto di famiglia. Allora il romanzo di Selma Lagerlöf ci può aiutare a riflettere sui rapporti tra padri e figli, su un amore gratuito, in nome del quale si è disposti a tutto, a volte persino a riscrivere il reale, a creare nella nostra mente un mondo che sia degno di chi amiamo. Nell’attesa di Jan, che ha iniziato a vivere sentendo battere per la prima volta il cuore della propria bambina, nella sua fiducia inesausta, che non vuole vedere limiti e correttivi, si nascondono i sentimenti di tutti i genitori e questa storia, commovente e adatta al Natale, ci permette di comprenderli meglio.
Cecilia porta con sé il ribaltamento di prospettiva di
"Il corvo" di Cord Riechelmann (Marsilio)
Non tutti amano il Natale, e per le più svariate ragioni, spesso legate al ricordo di celebrazioni andate a male, insofferenza consumistica, ateismo radicale, semplice indifferenza alle feste comandate. Ma ribaltare la prospettiva si può, e persino i più sfiduciati potrebbero ben provare a dare una chance a questa giornata così importante per il calendario prendendo esempio da ciò che Cord Riechelmann ha fatto con il corvo, dedicandogli anni di studio e scrivendo in onore di questo animale vittima di pregiudizi atavici un libro che sa di riscatto e di vendetta "scientifica".
Debora porta con sé il senso di tenerezza e connessione di
"Le nostre anime di notte" di Kent Haruf (NN editore)
Leggi la recensione
È una delle storie più belle che ho letto quest’anno. La delicatezza dell’amore che nasce tra Louis ed Addie, il desiderio di avvicinarsi davvero a qualcuno e condividere parole nel buio, conoscersi, trovarsi. Mi e vi auguro di portare questo nel nuovo anno, la capacità di innamorarsi, creare connessioni profonde con le persone. Tenersi per mano, attraversare la notte.
Debora porta con sé il senso di tenerezza e connessione di
"Le nostre anime di notte" di Kent Haruf (NN editore)
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È una delle storie più belle che ho letto quest’anno. La delicatezza dell’amore che nasce tra Louis ed Addie, il desiderio di avvicinarsi davvero a qualcuno e condividere parole nel buio, conoscersi, trovarsi. Mi e vi auguro di portare questo nel nuovo anno, la capacità di innamorarsi, creare connessioni profonde con le persone. Tenersi per mano, attraversare la notte.
Federica a Natale porta con sé la gioia di
"Non oso dire la gioia" di Laura Imai Messina (Piemme)
Il giorno di Natale è il giorno degli affetti e della riflessione sul valore degli stessi. Nel romanzo di Laura Imai Messina c'è una fortissima concentrazione di umori e relazioni umane, tessere di vita che vanno a collocarsi nella giusta posizione per disegnare la gioia solo nel momento in cui si è disposti ad accettarla. È un romanzo ma è anche un manifesto filosofico che inneggia alla vita vera, alle emozioni intense e alla necessità di ricercarle nel quotidiano. Quale giorno meglio di questo per iniziare a farlo?
Giulia a Natale porta con sé il silenzio di
"Luce d'estate ed è subito notte" di Jón Kalman Stefánsson (Iperborea)
Il Natale può far pensare a tavolate piene di persone, chiacchiere e tanto cibo, oppure al silenzioso e intimo raccoglimento della sera della vigilia, dove si spera nella neve e nelle luci soffuse o dove si cede alla tradizione islandese del Jólabókaflód ovvero il regalare e leggere libri a Natale. Questo silenzio immenso e complice è quanto di più forte si ritrova nel romanzo di Jón Kalman Stefánsson. La prosa poetica, le storie che si intrecciano tra gli spazi infiniti dell'isola a metà tra Europa e Groenlandia, la luce che può far durare una giornata ore eterne o una manciata di minuti sono quanto Giulia vuole portare nel suo Natale: un Natale intimo, raccolto nel silenzio, ma pieno di storie che arrivano fino al cielo.
Gloria a Natale porta con sé... il senso di famiglia di
"L'anno in cui imparai a leggere" di Marco Marsullo (Einaudi)
Cosa significa esattamente famiglia? Solo persone unite da legami di sangue? Nel suo romanzo, Marco Marsullo presenta una famiglia allargata decisamente stramba, perché il protagonista venticinquenne si trova a fare da padre al figlio della fidanzata, partita per lavoro. All'improvviso, ecco che alla porta bussa l'ex, il padre biologico del bambino. E inizia una complessa, divertente e anche commovente convivenza, prima basata sull'imperativo di sopravvivere e sopportarsi, poi seguita dall'incredibile magia della tolleranza coatta che si trasforma in affetto, comprensione, reciproco aiuto... Un bel romanzo senza fronzoli e tanta verità, per un sorriso e una riflessione nel giorno di Natale.
Sabrina porta con sé il calore familiare di
"I leoni di Sicilia" di Stefania Auci (Nord)
Natale è sinonimo di famiglia. E allora che cosa c’è di meglio che regalarsi un libro che racconta le vicende di una delle famiglie più importanti della Sicilia, i Florio? Il romanzo, tra i più grandi successi del 2019, parte dalle origini e racconta i primi passi di questa dinastia “popolana” che, da una piccola botteguccia di spezie, riuscì a costruire un impero. Tra una tavola e l’altra trovate un momento per condividere il vostro Natale con Vincenzo, Ignazio, Giuseppina e Giulia, i protagonisti di queste pagine, che vi affascineranno con la loro audacia e la loro determinazione. E mentre vi lasciate trasportare nella Palermo ottocentesca, tra navi cariche di spezie e vicoli che odorano di pesce, sorseggiate un bicchierino di Marsala, un vino che porta con sé i profumi della Sicilia. Proprio come questo bel libro.
Valentina a Natale porta con sé... le ricette di
"Il tortellino muore nel brodo" di Filippo Venturi (Mondadori)
Che sia cenone della vigilia o pranzo di Natale, il 25 dicembre è certamente l'occasione giusta per sperimentare quel piatto così particolare che non trovate mai modo di inserire nei vostri menù oppure, al contrario è il giorno della tradizione, in cui le famiglie tirano fuori i ricettari delle nonne per riproporre - senza sgarrare- i piatti della tradizione.
In ogni caso, se volete leggere un romanzo che sia piacevole e che sia anche interessante potete certamente ripiegare su il tortellino muore nel brodo in cui un oste bolognese si trova a dover condurre un'indagine investigativa. Un libro perfetto per alleggerire con una risata la digestione post prandiale!
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