Il granchio nella buca
di Fabrizio Altieri
Oligo, 2019
pp. 181
€ 15 (cartaceo)
Ci sono segreti che si possono svelare solo a costo di mettere a rischio tutto, persino la propria vita. Il giovane Muccio negli anni Sessanta sta seguendo le orme della sua famiglia e sta piano piano imparando il lavoro di mobiliere. Siamo in una Toscana in cui c'è bisogno di rinascita, ma in cui c'è ancora attenzione al legno dei propri mobili (altro che truciolati!), immediatamente indice di status sociale e di agiatezza economica. E anche i tempi di lavorazione e di consegna sono dilatati, perché i prodotti vengono adattati alle case dei clienti, richiedono cura e lunghe lavorazioni. Ecco perché quando la famiglia di Muccio riceve un grande ordine da parte di una signora anziana del paesino di Gamugliano, subito il ragazzo viene mandato col suo bel catalogo nuovo dalla potenziale acquirente, per avere la conferma e anche l'anticipo fondamentale per dare il via ai lavori. E, chissà, forse col passaparola conoscere qualche altro possibile cliente.
Tuttavia, il paesino ha subito qualcosa di molto strano: gli abitanti sono pochi - pochissimi -, c'è un silenzio inquietante e tutti guardano il nuovo arrivato con curiosità, ma soprattutto con grande ritrosia. Dalla beghina che affitta le camere al parroco del paese, tutti fanno sentire Muccio un estraneo; poi, certo, ci sono un paio di ragazzini che invece cercano di conquistare le sue attenzioni e una bellissima cameriera, simile a Liz Taylor, che da subito fa girare la testa al ragazzo, e non solo per il suo vino bianco truffaldino!
Insomma, se all'inizio Muccio pensa di restare in paese un giorno o due, il tempo necessario per chiudere l'affare, presto il conto dei giorni aumenta: la vecchia che ha fatto l'ordinazione, infatti, è scomparsa! La sua casa è sbarrata, nessuno ha informazioni per il mobiliere e persino le autorità sembrano non affannarsi tanto a cercare la donna. D'altra parte, il padre di Muccio è stato perentorio: il ragazzo deve restare finché non avrà l'anticipo (e i giorni di permanenza, beh, quelli saranno decurtati dalle sue ferie)!
La questione si fa presto intricata, soprattutto perché sono tanti i personaggi a capitare lì e a distogliere Muccio dalla sua missione principale: nell'aria si diffondono i profumi dell'amore, vola un aquilone che Muccio ha costruito per i bambini, si sentono parole e ipotesi sulla sparizione della vecchia,... E il tempo passa. È un tempo non affannato come quello dei noir odierni, ma ha qualcosa di onirico, come si legge anche in copertina: c'è una dimensione di sogno che ora rischia di farsi claustrofobica per Muccio, che è costretto a restare in paese (ma quanto davvero per sua volontà?).
Fabrizio Altieri, nel rendere molto curioso il lettore, sa anche come avvolgerlo in una atmosfera ovattata: è sempre bene, però, ricordare che dietro all'apparente inoffensività di un paesino poco abitato possono nascondersi trame molto più misteriose, e che i personaggi possono avere secondi o terzi obiettivi. Muccio, ingenuo e ben disposto, dovrà fare i conti con le proprie convinzioni per riuscire a portare a casa, sano e salvo, il proprio catalogo (e sé stesso)!
Piacevole, divertente e a tratti con belle descrizioni liriche dei luoghi, Il granchio nella buca sa ibridare generi, per nascondere al meglio il noir sotto un'atmosfera distesa.
GMGhioni