Avviso di burrasca
di Maria Adolfsson
SEM, 2019
Traduzione di Stefania Forlani
pp.412
€ 18 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)
Questo thriller è il secondo volume di una serie di libri che hanno per protagonista l’investigatrice Karen Eiken Hornby (il primo, sempre edito da Sem, è Inganni).
Ambientato su un arcipelago del Mar del Nord, che oggi non esiste, ovvero Doggerland; per qualcuno addirittura si tratterebbe della mitica Atlante, per altri di una terra scomparsa all’epoca delle glaciazioni, probabilmente oggi unirebbe Danimarca, Germania e Inghilterra. Forse, per l'autrice, è il simbolo di una cultura che non esiste, ma poteva esserci. In ogni caso, questo mondo ha i suoi ritmi e i suoi riti, e la scrittrice scandinava li racconta come se fossero acclarati, rendendo il tutto più credibile e realistico.
All'investigatrice Karen, ancora alle prese con un dolore al ginocchio, relativo a un episodio avvenuto nel primo libro, tocca lasciare la casa e gli affetti alla vigilia di Natale, per fare i conti con un omicidio strano, che a prima vista può sembrare un banale incidente. Un vecchio professore, Fredrick Stuub, è stato trovato morto dalla sorella Gertrud, in una cava abbandonata. La polizia locale è a corto di personale, così Jounas chiede a Karen di occuparsi del caso, nonostante il congedo. Lei accetta, felice di sfuggire a ulteriori festeggiamenti. Il mattino successivo, insieme al coroner Kneought Brodal, arriva alla stazione di polizia dell'isola di Noorti.
Dopo aver condotto una prima parte di indagini ed essere rientrata a casa per alcuni giorni di vacanza, ecco che i colpi di scena non finiscono. A questo punto tutto diventa più freddo e cupo, si avvicina di sicuro una burrasca, sottolineata anche dal bollettino meteo e dal cambiamento del vento, che renderà non solo il paesaggio più ostile, ma anche gli abitanti del "tranquillo" arcipelago più restii a collaborare alle indagini.
Le cose si complicano, infatti, quando a morire sarà l'indiziato numero uno, il nipote di Fredrick, che ha qualcosa in sospeso con i proprietari della distilleria più famosa dell'isola e anche con gli OP, banda di motociclisti conosciuti per attività illecite, che si intrecciano con la vita famigliare e personale della stessa investigatrice.
Karen scoprirà degli oscuri intrecci che legano gli OP, una banda di motociclisti, ad alcuni suoi parenti stretti che vivono lì, apparentemente insospettabili e onesti cittadini che sembrano però sapere qualcosa sull'omicidio.
La vita della spregiudicata ispettrice si intreccerà con quella di un'altra donna, a lei molto vicina, vittima di violenze familiari. Tanti i temi affrontati in questo libro, che, oltre ad essere intrigante come giallo, è anche uno spaccato moderno della società (non solo scandinava), con l'occhio puntato sulla difficoltà dei rapporti interpersonali, sulla chiusura degli abitanti di provincia, rispetto a un contesto più ampio e moderno e nello stesso tempo sul tentativo di emergere a livello turistico che hanno tutti i piccoli centri; al margine c'è la noia della vita delle piccole comunità, a cui gli abitanti reagiscono con la violenza e le scorribande.
Ancora una volta i thriller nordici non deludono; con i loro panorami maestosi e naturali, ci offrono un confronto sulla grandezza della natura rispetto alla piccolezza di alcuni atteggiamenti umani, che risulterebbero asfissianti, se non potessimo affacciarci a prendere fiato sulle meravigliose descrizioni di luoghi incontaminati, ventosi e burrascosi, diventando noi stessi paesaggi, vento e tempesta.
Samantha Viva
La vita della spregiudicata ispettrice si intreccerà con quella di un'altra donna, a lei molto vicina, vittima di violenze familiari. Tanti i temi affrontati in questo libro, che, oltre ad essere intrigante come giallo, è anche uno spaccato moderno della società (non solo scandinava), con l'occhio puntato sulla difficoltà dei rapporti interpersonali, sulla chiusura degli abitanti di provincia, rispetto a un contesto più ampio e moderno e nello stesso tempo sul tentativo di emergere a livello turistico che hanno tutti i piccoli centri; al margine c'è la noia della vita delle piccole comunità, a cui gli abitanti reagiscono con la violenza e le scorribande.
Ancora una volta i thriller nordici non deludono; con i loro panorami maestosi e naturali, ci offrono un confronto sulla grandezza della natura rispetto alla piccolezza di alcuni atteggiamenti umani, che risulterebbero asfissianti, se non potessimo affacciarci a prendere fiato sulle meravigliose descrizioni di luoghi incontaminati, ventosi e burrascosi, diventando noi stessi paesaggi, vento e tempesta.
Samantha Viva