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#RileggiamoConVoi di San Valentino - Quando l'amore si nasconde tra le pagine di un libro

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Cari lettori,
commerciale o no, San Valentino è una festa che ha i suoi adepti ed è un'ottima occasione per dire a chi amiamo che per noi è speciale. Qui su Criticaletteraria abbiamo pensato di condividere con voi i libri che ci hanno fatto innamorare - della storia, dei personaggi e di molto altro ancora. Come sempre, oltre ai titoli e alle motivazioni delle nostre scelte, vi consigliamo per chi è adatta quella lettura e trovate i link per arrivare subito ai nostri articoli.

Buona festa degli innamorati (della lettura!)
La Redazione

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Barbara consiglia: 
"Tre camere a Manhattan" di Georges Simenon (Adelphi)
A chi: agli inguaribili romantici. San Valentino, per molti, è rose, cioccolatini e ti amo sussurrati. Gli inguaribili romantici, specie ormai in via d'estinzione, sono ingiustamente bistrattati dalla nostra società votata al cinismo. Si nascondono, camuffano gli slanci istintivi, le prepotenze del cuore. Ma il 14 febbraio di ogni anno si risvegliano e possono, finalmente, lasciar libera la propria creatività sentimentale. A loro, lettori esigenti, può essere consigliato questo romanzo incredibile, d'un romanticismo disperato e, allo stesso tempo, ricco di aspettativa per il futuro. Simenon è lo scrittore giusto per chi crede ancora che l'amore possa aggiustarti l'anima, anziché fartela a pezzi... 
Perché: non c'è, forse, romanzo nel mondo della letteratura contemporanea che descriva meglio di "Tre camere a Manhattan" la genesi di un amore. Dal primo incontro, passando per l'accendersi della passione e dell'interesse, fino alla consapevolezza che quella davanti ai nostri occhi è la persona giusta, la metà della nostra mela. Non è una lettura smielata, però. La scrittura di Simenon è asciutta ed essenziale, perfetta per un ventaglio eterogeneo di lettori. Questo romanzo, autobiografico, scandaglia i sentimenti alla mercé del lettore, offrendo lo spunto per riflettere sulla più dolce capacità dell'amore: quella di combattere il terribile spettro della nostra solitudine.

Carolina consiglia: 
"L’infinito senza farci caso" di Franco Arminio (Bompiani) 
Perché nel giorno degli innamorati, ci si riscopre romantici e propensi alla poesia. Ecco allora che la nuova raccolta di Franco Arminio, dedicata proprio al tema amoroso, offre non solo ottimi spunti per i bigliettini da accompagnare al mazzo di rose, ma anche diverse note per riflettere sulle molteplici sfumature del sentimento, in questi testi variamente declinato e indirizzato, ma sempre descritto in toni vibranti, con un linguaggio denso, che arriva subito all’essenza dell’emozione. 
A chi: agli aspiranti poeti e ai sentimentali, a chi apprezza la poesia non ermetica, quella che comunica, accessibile, immediata, eppure universale, perché intuitivamente condivisibile. E anche a chi con i versi non se la cava un granché, perché questa raccolta potrebbe essere una bella scoperta.

Cecilia consiglia: 
"La signora dei Baci. Luisa Spagnoli" di Maria Letizia Putti e Roberta Ricca (Graphofeel)
Perché: perché tutti, almeno una volta, abbiamo donato o ricevuto in dono dei Baci Perugina in occasione di San Valentino (o comunque ne abbiamo gustato almeno uno nel corso della nostra vita!), e dunque questa ricorrenza è la migliore occasione per saperne di più sulla fondatrice di una delle aziende più antiche d'Italia; perché l'esempio di Luisa Spagnoli dimostra come un'intera vita dedicata alla dolcezza non garantisca l'immunità dall'amaro in bocca lasciato dagli amori deludenti, finiti, infelici, tormentati o malintesi.  
A chi: a chi è goloso e, San Valentino o no, mangerebbe una pralina dopo l'altra; a chi ama le tradizioni e le convenzioni, ma poi dichiara di comprare questi famosi cioccolatini per collezionare gli ancora più famosi cartigli; a chi si innamora delle donne forti, determinate, coraggiose e anticonformiste, perché "la signora dei Baci" ne è una rappresentante eccellente.

Debora consiglia: 
"Sembrava una felicità" di Jenny Offill (NN editore)
Perché: prima di Rachel Cusk e Sally Rooney, prima di Marriage Story e Modern Love, c'è stata la scrittura frammentaria e meravigliosa di Jenny Offill che con questo romanzo racconta il quotidiano di una vita e una famiglia tra momenti di puro lirismo e felicità fuggenti. Romantico come lo è la vita vera, quella di ogni giorno, con le cadute e le debolezze e quei momenti di perfetta felicità «che fa girare la testa» A chi: a chi crede nelle relazioni, nonostante qualche intoppo lungo il percorso, a chi crede che non tutto sia bianco o nero ma fatto di infinite sfumature, a chi fa dei progetti e ragiona per assoluti per poi scoprire quanto sia bello ribaltare i piani. A chi sempre riesce a riconoscerli quei momenti di perfetta felicità, effimera e straordinaria. 

Giulia consiglia: 
"Le Beatrici" di Stefano Benni (Feltrinelli)
Perché: La raccolta di racconti e sketch che tanto ben si prestano al teatro di Benni è un carrellata di donne di ogni epoca, età, inclinazione e declinazione romantica. Tutte con un po' di sana ironia (come la Bea Portinari che se deve stare ad aspettare "il Canappione" Alighieri...), determinate (come la spregiudicata Presidentessa) e delicate (come Mademoiselle Lycanthrope), sono otto voci uniche che parlano al lettore di amore, pazzia, tempi passati e solitudine. 
A chi: a chi ha provato una passione bruciante come quella descritta da "Tango del vestito rosso" Hai qualcosa di me in te che brucia/ E non puoi nascondere in parole d'occasione/ un tratto, un gesto, una ferita, un pianto/ Un filo rotto, una nota, una scusa/ La nostra milonga dietro una finestra chiusa. [...] E so che tu non mi hai dimenticato/ E che dimenticarti io non posso/ Ombra, spilla sul tuo vestito rosso/ Anche se non balleremo più insieme/ Così finì uno scandalo in una città perbene.

Gloria consiglia:
"Il ritratto" di Ilaria Bernardini (Mondadori)
Perché: ci sono tante forme d'amore, anche non convenzionali. La protagonista del romanzo è da venticinque anni l'amante di un uomo sposato, che adesso giace in un letto, in coma dopo un brutto ictus. Cosa vuol dire amare, oltre le barriere, oltre la vita e la malattia? Implica forse di amare anche chi ha sempre amato lui, ovvero la sua famiglia? In questo romanzo Ilaria Bernardini ci porta a riflettere sull'amore e anche sui suoi limiti, nonché sulla legittimità di aggrapparsi a qualsiasi speranza. 
A chi: a chi ama le storie d'amore non scontate, quelle che mostrano anche i lati problematici dei rapporti di coppia, eppure vivono di ricordi cristallini, esperienze strappate alla quotidianità e al dolore. 

Sabrina consiglia: 
"Le alternative dell'amore" di Lorenzo Licalzi (Rizzoli)
Perché: perché l'amore nasce anche in persone che la Storia e l'umanità considerano esecrabili, come un anziano ex nazista. L'amore che in gioventù legava Baumann a Constance, una giovane ragazza del paese occupato dai nazisti, capitanati proprio da Baumann, non poteva nemmeno essere concepito né tantomeno confessato agli altri abitanti di Morgy, che odiavano i tedeschi invasori. E Baumann ancora di più, lui che aveva ordinato l'uccisione per rappresaglia di dieci uomini del paese. Eppure l'amore che ha messo radici prima o poi germoglia, inevitabilmente. E dopo anni, finita la guerra, l'ex capitano torna nel paese che lo odia. Per amore.
A chi: consigliato a coloro che amano le storie d'amore non smielate, sdolcinate. A chi ama le storie d'amore non convenzionali. A chi non giudica un uomo dal ruolo sociale che la Storia gli ha cucito addosso, anche se difficilmente perdonabile. A chi crede che l'amore possa sbocciare anche in situazioni difficili, complicate, aprendo una breccia anche tra la roccia. Come un rivolo d'acqua fresca in montagna. 

Samantha consiglia: 
"La mia devozione" di Julia Kerninon (e/o)
Perché: narra di un amore assoluto, totalizzante, profondo e vero. Anche troppo. Anche a costo di farci perdere la rotta, di farci crollare giù senza poterci salvare. Nel rapporto tra il pittore Frank e la letterata Helen c'è uno squilibrio, ed è lo stesso di cui si alimentano spesso molti rapporti, anche se non ce ne rendiamo conto. 
A chi: a chi vuole risposte su cosa sia l'amore e su quanto siamo disposti a concedere all'altro di noi e dei nostri spazi. A chi si interroga su cosa significhi a volte perdersi nell'altro, e se si dovesse riconoscere in questo libro, forse potrebbe anche chiedersi se è davvero ciò che cerca nell'amore.