di Vincenzo Cerami
Garzanti, 2020
Prefazione di Stefano Bartezzaghi
1^ edizione: 2004
pp. 256
€ 14 (cartaceo)
€ 8,99 (ebook)
Immaginate uno stimato professore della Sapienza, circondato dal suo gruppo di collaboratori e assistenti. Un giorno, all'improvviso, l'uomo sparisce, lasciando dietro di sé strani sospetti: forse un suicidio? O una scomparsa deliberata?
Per poter ritrovare l'uomo e dunque realizzare l'incontro del titolo, è necessario far partire delle ricerche, ma non tanto da parte della polizia, ma da parte di chi conosce a fondo... l'enigmistica. Persino i suoi amici e sodali non immaginano il trucco del professor Sandro Bulmisti: gli indizi più utili per ritrovarlo sono contenuti nella rubrica "Chi cerca trova", nella rivistucola di giochi enigmistici che lui e gli altri preparano a tiratura limitata dopo il lavoro in ateneo. Infatti, a prima vista, quella stramba poesia firmata "Il nastro di Möbius" sembra un nonsense, nessuno vi attribuisce importanza, finché Ludovico, un ragazzo appassionato di enigmistica e sufficientemente "nerd" da incaponirsi su questa sfida, lascia tutto, persino la sua città, litiga con la ragazza che ama, Mara, pur di andare a caccia della soluzione.
Per poter ritrovare l'uomo e dunque realizzare l'incontro del titolo, è necessario far partire delle ricerche, ma non tanto da parte della polizia, ma da parte di chi conosce a fondo... l'enigmistica. Persino i suoi amici e sodali non immaginano il trucco del professor Sandro Bulmisti: gli indizi più utili per ritrovarlo sono contenuti nella rubrica "Chi cerca trova", nella rivistucola di giochi enigmistici che lui e gli altri preparano a tiratura limitata dopo il lavoro in ateneo. Infatti, a prima vista, quella stramba poesia firmata "Il nastro di Möbius" sembra un nonsense, nessuno vi attribuisce importanza, finché Ludovico, un ragazzo appassionato di enigmistica e sufficientemente "nerd" da incaponirsi su questa sfida, lascia tutto, persino la sua città, litiga con la ragazza che ama, Mara, pur di andare a caccia della soluzione.
E il gioco che ha preparato Bulmisti richiede grande intuito, perseveranza e vere e proprie indagini, che portano Ludovico a Roma, quindi a Parigi e in altre città, ma ogni nuova strofa della poesia pare condurre a un vicolo cieco. Eppure, ogni volta che Ludovico sembra perdersi d'animo, un nuovo incontro dà nuovamente speranza, ma non ci vuole molto perché il ragazzo capisca che dietro all'indovinello c'è qualcosa di più. Ludovico si trova infatti a conoscere personaggi che, in modo diverso, sono stati implicati in eventi drammatici del terrorismo degli anni Settanta, e presto la ricerca degli indizi si popola di volti, storie, testimonianze da tenere stretti, come una rara occasione per far propria un pezzo di storia d'Italia, narrata da comparse e personaggi secondari, finiti loro malgrado in mezzo a intrighi che possono addirittura costare la vita.
Niente, d'altra parte, è privo di impatti sulla nostra vita: Vincenzo Cerami, nel delineare questo mistero tuto basato sul mondo dell'enigmistica, fa sì che anche noi lettori ci immedesimiamo in Ludovico, ci chiediamo fin dall'inizio che fine abbia fatto Bulmisti e cerchiamo di concorrere con il ragazzo per risolvere le diverse tappe dell'enigma.
Ecco dunque che il romanzo di Cerami, che sfugge a lasciarsi incasellare in un genere preciso, potrebbe essere un giallo divertito e acuto, o un giallo che mette in crisi letteralmente il genere, svuotandolo della drammaticità e della cupezza, un giallo che approfitta delle indagini per avanzare riflessioni sul nostro Paese, sulla storia e su un passato che non possiamo dimenticare. Quanto al presente, tutto si può mettere in dubbio, persino l'affidabilità di un vecchio professore universitario.
GMGhioni
Ecco dunque che il romanzo di Cerami, che sfugge a lasciarsi incasellare in un genere preciso, potrebbe essere un giallo divertito e acuto, o un giallo che mette in crisi letteralmente il genere, svuotandolo della drammaticità e della cupezza, un giallo che approfitta delle indagini per avanzare riflessioni sul nostro Paese, sulla storia e su un passato che non possiamo dimenticare. Quanto al presente, tutto si può mettere in dubbio, persino l'affidabilità di un vecchio professore universitario.
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