La ricerca del rimedio ai nostri mali è essa stessa il rimedio: "La Piccola Farmacia Lettereria"

La Piccola Farmacia Letteraria
di Elena Molini
Mondadori, gennaio 2020

pp. 276

€ 19,00 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook) 


La biblioterapia è il nome che da un po’ di tempo si dà a un’esperienza che qualunque lettore ha vissuto in prima persona sulla propria pelle. Per definizione, infatti, la biblioterapia è «l’utilizzo di un insieme di letture scelte quali strumenti terapeutici in medicina e in psichiatria; un mezzo per risolvere dei problemi personali mediante una lettura guidata», così come riportato già nel 1961 sul dizionario Webster. Abbiamo un nome, quindi, per una sensazione comune a ogni amante dei libri: quella di sapere che attingendo alla propria libreria, sia tra i titoli noti che tra quelli in attesa di essere letti, uno spiacevole momento della vita sarà superato o, perché no, un’immensa gioia amplificata. Questo potere lo conosce molto bene Elena Molini, autrice del romanzo Mondadori La Piccola Farmacia Letteraria e fondatrice della libreria omonima con sede a Firenze, luogo noto a tutti noi avidi lettori per la sua concreta genialità: i titoli sono proposti agli avventori non in ordine di casa editrice, genere o luogo geografico, bensì per patologia da curare. Proprio come in una vera farmacia si entra per acquistare il principio attivo utile a scacciare un fastidioso acciacco del corpo, così nella Piccola Farmacia Letteraria si ha la possibilità di ricevere il farmaco più adatto a lenire i dolori del cuore e dell’animo, nonché trovare un imbuto in cui incanalare una gioia o un momento felice senza lasciarsene sopraffare.

Parlando del romanzo, quindi, occorre parlare necessariamente di questa libraia audace che esiste veramente, ma non solo perché lei ne è l’autrice ma perché l’intera storia ruota attorno alla genesi e alla vita matura della libreria-farmacia. Protagonista è Blu (sì, proprio come il colore) Rocchini che decide di mettersi in gioco e aprire una propria libreria. All'inizio le cose non decollano, tra presentazioni disastrose e vendite latitanti, ma ad un certo punto arriva l'idea, stimolata anche dal confronto con le sue tre amiche e coinquiline, che darà una svolta alla sua vita: aprire una farmacia letteraria. La storia da quel momento segue il ritmo del sogno di vedere la libreria Novecento, il nome originale della Piccola Farmacia, diventare un punto di riferimento per tutti gli amanti della lettura, non solo di Firenze, ma dell’Italia intera, grazie alla potenza dei mezzi offerti dai social network. Il tutto condito da un velo di mistero e sentimentalismo portato dall’avventura che Blu si troverà a vivere per scoprire l’identità del fascinoso giovane senza tempo, che le ha conquistato il cuore in una serata trascorsa a mangiare pizza sui gradini di una piazza discutendo di libri.

La Piccola Farmacia Letteraria possiede tutti gli elementi per essere divorato in un paio di divertentissime ore trascorse immersi nel mondo che ogni lettore forte (che in questo caso leggerei nell’accezione di “simpatico”) conosce a menadito: presentazioni, premi letterari, consigli libreschi, atmosfere sognanti e viaggi nel tempo. Dato che Blu-Elena è una libraia vecchio stampo, di quel genere cioè che non dimentica il volto dei suoi clienti e propone loro dei titoli non in quanto commerciante ma perché, in primis, lettrice, il vero punto forte di tutto il romanzo è l’immenso patrimonio di farmaci letterari dispensati tra le pagine. Se a questo aggiungiamo il tono frizzante dei dialoghi e l’ironia sottesa in ogni frase (che mi ha molto ricordato la Von Arnim più brillante), il testo diventa un libro adatto a un pubblico molto più ampio dei soli bibliofili più accaniti.

A questi, però, mi preme dare un consiglio col cuore: scendete per un attimo dal piedistallo d’avorio su cui vi siete posti con le vostre letture impegnate (che, per carità, mi trovo a condividere con voi di sovente). Troverete nella Piccola Farmacia Letteraria un testo con delle imperfezioni, certo, di natura ritmica, linguistica e ideologica, ma riuscirete a trascorrere dei piacevoli momenti di comunione ideologica con un’autrice (e una protagonista) che amano i libri tanto quanto voi. Perché a volte, nella leggerezza, si trova la chiave per lenire molti dei drammi interiori che ci portiamo dietro. Qualunque sia la mole di libri di nicchia abbiamo letto.



Federica Privitera




Quando la tua vita cade in pezzi sparsi sul pavimento dei tuoi 30 anni, in che modo puoi riuscire a risollevarti? Con 3 amiche speciali, certo, con un vicino di bottega fedele, sicuramente, con un sogno d’amore che profuma di passato, ovviamente. Quello che però riuscirà davvero a fare la differenza è credere in un sogno e fare di questo la propria ragione di vita. Questa è la storia di Blu (sì, come il colore), libraia fiorentina che decide di trasformare un’idea nel progetto della @piccolafarmacialetteraria. Questa esiste davvero ed è gestita da Elena Molini, l’autrice del romanzo che porta il nome della sua più famosa creazione libresca. Tra autobiografia e fantasia letteraria, il romanzo edito da @librimondadori vi farà sorridere e credere nelle passioni. Tenete vicini una penna e un taccuino: i consigli sono assicurati! 📚 📚 📚 #ticonsigliounlibro #libriconsigliati #criticaletteraria #leggerefabene #consiglidilettura #booktube #bookish #bookworm #bookporn #librichepassione #libridaleggere #libricheamo #instabook #books #libri #igreaders #igread #ilovebooks #ilovereading
Un post condiviso da CriticaLetteraria.org (@criticaletteraria) in data: