Reinventa l’arte
Idea e realizzazione a cura di Anne Weiss
Idea e realizzazione a cura di Anne Weiss
24 ORE Cultura, giugno 2020
pp. 28 interamente illustrate
€ 10,90
“L'arte di insegnare – scriveva Mark Van Doren – è l’arte di assistere a una scoperta”. Il poeta e critico letterario statunitense, vincitore del Premio Pulitzer per la poesia nel 1940, sembra concordare con uno dei principi cardine della pedagogista italiana Maria Montessori, secondo il quale “Per insegnare bisogna emozionare, molti però pensano ancora che se ti diverti non impari”.
In questo preciso periodo storico, a causa della pandemia globale, molti bambini e le loro famiglie hanno atipicamente gestito insieme anche i momenti destinati alla scuola. Metodologie didattiche e materie di apprendimento, generalmente selezionate dal corpo insegnanti, sono state in buona parte condivise con i genitori. Dai laboratori creativi, alle lezione in classe, programmi TV, sono svariate le proposte educative, che hanno permesso ai bambini di continuare il percorso formativo.
Tra questi strumenti didattici, l’album delle figurine ha sempre avuto un fascino irresistibile. Reinventa l’arte di Anne Weiss, supera la semplice raccolta di immagini, completandola con la partecipazione attiva del bambino in un gioco creativo, che sembra ispirarsi alla geniale idea del movimento artistico dadaista. Weiss propone una selezione di immagini di famose opere d’arte, affiancate a un gruppo di simpatici adesivi da incollare, per reinventare ciascuna opera a piacimento.
L’atto di decostruire il soggetto è un’operazione ludica dalle caratteristiche profondamente educative: giocando si può infatti sviluppare l’osservazione per i dettagli che costituiscono l’opera, stimolare il pensiero, divertirsi creando.
Il quaderno di Weiss è pensato per un pubblico di bambini, ma anche i più grandi possono divertirsi giocando con l’arte. Non c’è limite alla fantasia, per coloro che desiderano scegliere di ricreare una delle opere proposte a fianco delle stesse. La magia di questo esercizio, risiede soprattutto nell’opportunità di dare nuova vita all’arte del passato, compiendo il gesto di portarla nel presente quotidiano e reinventarla.
Introdurre i bambini al mondo dell’arte fin dalla tenera età è forse uno dei miglior modi per aiutarne lo sviluppo, avvicinandoli a un mondo di emozioni, che può diventare di fondamentale compagnia nel corso della vita, per alcuni una vera professione. Coerentemente con i principi educativi di Maria Montessori, al bambino viene offerta un'ampia gamma di esperienze, dalla scoperta, al gioco, all'emozione, che insieme costituiscono un percorso di apprendimento sano e stimolante.
Agire attivamente su un’opera d’arte, modificarne i tratti interpretandola a proprio piacimento, è un’operazione banale solo in apparenza. Numerosi sono gli artisti che nel corso della loro carriera hanno reinterpretato le opere dei loro predecessori, uno dei più recenti casi, Francesco Vezzoli, che ha ridipinto il famoso “taglio” di Lucio Fontana con il tricolore della bandiera italiana, scegliendolo come simbolo del nostro Paese, durante il periodo di isolamento per il Covid19.
Il quaderno di Weiss può pertanto dimostrarsi un validissimo strumento per insegnare ai bambini giocando, accostato ad attività e contenuti scolastici, in qualsiasi luogo ci si trovi.
“Anche un mattone vuole essere qualcosa”, diceva l‘architetto americano Louis Kant, a dimostrazione del fatto che, in pieno spirito dadaista, la creazione dell’opera può diventare un processo di costruzione, che non copia, bensì dà vita a un oggetto, un’immagine, prelevando e mischiando insieme elementi diversi.
Elena Arzani
@elenaarzani
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