Foto di Carolina Pernigo |
Buongiorno lettori!
Eccoci a cominciare un nuovo mese, in un autunno più freddo del previsto in molte regioni d'Italia. Che cosa state leggendo? Abbiamo pensato di consigliarvi per ottobre libri adatti da leggere in tutta tranquillità, ritagliandovi tempo per voi, con una tisana calda e un bel plaid (e magari un gatto o un cane accanto!).
Romanzi e saggi si avvicendano tra le nostre scelte: un punto in comune? Sono tutte letture che, oltre alla loro piacevolezza, portano anche a riflettere.
Buona lettura!
La Redazione
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Carolina consiglia:
"Nives" di Sacha Naspini (edizioni e/o)
Perché un’opera molto breve riesce a coniugare il virtuosismo letterario dell’autore (che fa di una lunga telefonata il romanzo stesso) con un messaggio forte di riscatto del femminile, che si riprende i propri spazi dopo una vita passata all’ombra di uomini non sempre adeguati. Perché è impossibile non fare il tifo per Nives, pur con tutti i suoi umanissimi difetti, e non restare con il fiato sospeso durante il suo scontro verbale tesissimo con un amico di vecchia data. E perché, mentre le giornate si fanno più brevi, si ha l’impressione che la lunga notte di Nives sia un po’ anche la nostra.
A chi ama le rese dei conti, le figure volitive, le galline. A chi crede che non sia mai tardi per prendersi una rivincita e sa che le donne spesso hanno una capacità inconsueta di reagire agli eventi avversi, di crearsi un proprio spazio nel mondo. A chi ama leggere nella penombra della sera, magari con una buona tazza di tè.
Debora consiglia:
"Il weekend" di Charlotte Wood (NN editore)
Perché: perché forse non siamo ancora del tutto pronti a lasciar andare l'estate, l'odore di salsedine. Ma, soprattutto, perché quello di Charlotte Wood è un romanzo che pur leggendosi nel breve tempo suggerito dal titolo apre squarci e si rivela molto più ricco, stratificato e interessante di quanto di primo acchito si sarebbe portati a pensare.
A chi: sente ancora forte l'odore del mare, a chi ama le storie di amicizia e i segreti che queste si portano dentro, a chi cerca punti di vista diversi su tematiche e spunti noti, a chi non si ferma alla superficie e apparenza di leggerezza. E, soprattutto, a chi nelle storie non cerca risposte ma domande con cui confrontarsi.
Foto di Carolina Pernigo |
Elena consiglia:
"Nomadland" di Jessica Bruder (Clichy)
Perché: ciò che è invisibile agli occhi, resta spesso sommerso alla conoscenza. Questo è il motore che spinge la giornalista Jessica Bruder a compiere un'ardita indagine sul campo, mischiandosi alla colonna dei nomadi "senza casa" del XXI secolo, per indagare ciò che accade "dopo la pensione" a molti cittadini americani, che vivono in bilico sul filo della miseria. Un atto di profondo giornalismo sulla giustizia sociale, che scardina la facciata del "sogno americano", per consegnarci lo spaccato di una nazione in cui il capitalismo ha duramente fallito.
A chi: a coloro che si interessano dei fenomeni sociali, che amano comprendere, per poter avere un proprio giudizio libero da stereotipi e condizionamenti. A chi desidera conoscere la verità di ciò che accade nel mondo, spesso oscurata.
Giulia consiglia:
"Cambio di rotta" di Elizabeth Jane Howard (Fazi editore)
Perché: l'arrivo dell'autunno porta a una maggiore ricerca di intimità. Nulla di meglio del romanzo di Elizabeth Jane Howard che dispiega, come se si trattasse di un'opera teatrale, le riflessioni e l'interiorità dei quattro protagonisti: Em Joyce, drammaturgo di successo, e la moglie Lillian, il loro braccio destro Jimmy e la giovane segretaria Alberta. Quattro personaggi indagati in profondità e con un cesello psicologico raffinatissimo, com'è tipico dell'autrice, e che daranno vita un continuo ribaltamento di equilibri e di affinità elettive che non hanno mai nulla di superficiale e scontato.
E poi, l'ambientazione nel mare della Grecia potrà prolungare ancora per un po' la sensazione d'estate.
A chi: a chi ama lo scavo nei sentimenti e nell'interiorità dei personaggi e vuole arrivare a capire tutte le motivazioni, anche le meno ovvie. E poi, a chi vuole ingannare l'attesa mentre aspetta l'uscita del prossimo romanzo dell'autrice.
Foto di Debora Lambruschini |
Gloria consiglia:
"Le regole degli amanti" di Yari Selvetella (Bompiani)
Perché: per quanto tempo può durare una storia extraconiugale? Quanto può sfidare le convenzioni e anche i propri desideri più tradizionali e nascosti? Nel romanzo, i due protagonisti si incontrano da giovani e per trent'anni si vivono, con le loro presenze ma anche molto con l'assenza dell'altro. Quando sono insieme, il resto del mondo si ferma, le responsabilità restano chiuse fuori dalla porta, così come i sensi di colpa e le recriminazioni. Ma intanto la vita procede, tra malattie, problemi di lavoro e con la legge, imprevisti che mettono a dura prova la dimensione ovattata e sensuale della loro storia.
A chi: apprezzeranno questo romanzo coloro che accettano di mettere da parte l'etica e la concezione tradizionale di storia adultera, che nei classici viene sempre punita dal fato. Pagine di grande intensità rendono questo romanzo molto più di una storia d'amore, ma un romanzo pieno di sotto-strati, da leggere con grande attenzione, oltre che con trasporto.
Ilaria consiglia:
"Della gentilezza e del coraggio" di Gianrico Carofiglio (Feltrinelli)
Perché: grazie ad un viaggio lungo 8 capitoli Carofiglio elenca e spiega con metodo, precisione, semplicità e chiarezza le parole e le espressioni riconducibili alla pratica della gentilezza, come pure l'arte del confronto "non violento", il giusto approccio in una discussione, il metodo della non prevaricazione dell'altro.
Perché senza risparmiare critiche ai politici del nostro Paese, l'autore smonta falsi miti e ideologie figlie di un populismo imperante quanto nocivo, alla base non solo della mancanza di curiosità nella popolazione, ma anche di una cedevolezza non benefica come quella che nasce dal dibattito, ma di una passiva rassegnazione.
A chi: a coloro che sono consapevoli della necessità di capire ed interpretare il mondo attorno, a coloro che desiderano uno strumento agile che possa non tanto (e non solo) fornire le risposte, ma dotare i lettori dei mezzi per fare le giuste domande.
Marta consiglia:
"Gita al fiume" di Olivia Laing (Il Saggiatore)
Perché: anche se il tempo inizia a farsi freddo, la narrazione del viaggio in solitaria compiuto dalla Laing attraverso lo spazio e il tempo dello Yorkshire riesce a farci sentire addosso il calore del sole di Giugno, la sensazione rinvigorente di una lunga camminata in solitaria e di un bagno nel fiume, un conforto a modo suo simile a quello dato dalla lettura. E se il conforto della lettura è quello che cercate in qualche sera d'autunno particolarmente uggiosa, un romanzo del genere, con il suo stile lieve e i suoi profondi risvolti filosofici velati dietro le descrizioni minuziose di flora, fauna, storia e personaggi del fiume Ouse è sicuramente un balsamo perfetto per la malinconia.
A chi: a chi ama, a volte, starsene un po' da soli, per riconnettersi a se stessi, al proprio passato e alla propria storia; a chi ama la natura e soprattutto ama sentirsene parte.
Foto di Marta Olivi |
Nicola consiglia:
"La casa sull'argine. La saga della famiglia Casadio" di Daniela Raimondi (Editrice Nord)
Perché: l'autunno porta con sé quei colori, quegli odori e quelle sensazioni incomparabili con le altre stagioni. Una parte dell'anno che diffonde nell'aria piccole particelle di nostalgia che respiriamo ogni giorno e che fanno volare la nostra immaginazione. "La casa sull'argine" di Daniela Raimondi cade dunque a fagiolo. Nel 1800 a Stellata, un piccolo paesino sulle sponde del Po, dove il fiume incrocia Lombardia, Emilia e Veneto, arrivano gli zingari. Il sognatore Giacomo Casadio s'innamora della sensitiva Viollca Toska. Da qui la narrazione, che si estende fino agli anni del terrorismo in Italia, segue le fantasiose e appassionanti vicende delle generazioni della famiglia Casadio, popolate da magiche profezie, serpenti dalla pancia bianca, fantasmi, morti che parlano, santi che fanno miracoli, sogni premonitori, apparizioni profetiche e spettacoli della natura.
A chi: a chi ha bisogno di staccare dalla realtà dopo una giornata di studio o di lavoro; a chi ha voglia di sedersi in poltrona e lasciarsi trasportare dal realismo magico che impregna ogni pagina del libro. A chi ha bisogno di sognare ad occhi aperti.
"Il gioiello della corona" di Paul Scott (Fazi)
Perché è un'opera complessa e dolorosa. Perché è un romanzo di amore e di odio, ma soprattutto è un romanzo storico. Perché scuote le coscienze e porta alla riflessione su ciò che il colonialismo e i domini più ambiziosi sono stati e continuano a essere. Perché i dettagli della cultura di arrivo, quella indiana, e la cultura di partenza, quella inglese, permettono al lettore di viaggiare e attivare i sensi nella loro totalità. Perché merita di essere nelle nostre librerie.
A chi ha il desiderio di leggere un libro impegnato e in stato di grazia. A chi ha la pazienza di ricostruire i fatti pagina dopo pagina, come fosse l'indagine di un attento e scrupoloso detective. A chi ha il bisogno di perdersi e ritrovarsi.
Foto di Nicola Biasio |